Diritti di broadcasting su Internet
I diritti di broadcasting su Internet regolamentano la distribuzione di materiale online da parte di quelle emittenti televisive che, attraverso un servizio di Internet Television, offrono lo streaming parziale o totale, in diretta o in differita, del loro palinsesto telediffuso.
Internet Television
[modifica | modifica wikitesto]La Internet television (nota anche come Internet Tv o Online Tv) è la distribuzione digitale di contenuti televisivi via Internet. Non deve essere confusa con la Web TV (brevi programmi o video creati da svariate compagnie o individui), o con la IPTV, uno standard per la trasmissione di contenuti audiovisivi basata sulla Suite di protocolli Internet. Internet television è il termine generale che indica la distribuzione di contenuti televisivi attraverso una tecnologia di streaming video su Internet, tipicamente da parte di grandi emittenti.
Diritti di Broadcasting
[modifica | modifica wikitesto]I diritti di broadcasting, per quanto riguarda lo streaming della Internet Television, variano di nazione in nazione, o addirittura all'interno di regioni nella stessa nazione. Si tratta dei diritti che governano la distribuzione in rete dei contenuti coperti da copyrights e che ne permettono la fruizione da parte degli utenti. Spesso questa fruizione è limitata territorialmente, ad esempio l'emittente britannica BBC, nell'offrire il suo servizio di streaming online BBC iPlayer[1], controlla l'indirizzo IP dell'utente per essere sicuro che si trovi nel Regno Unito. La BBC infatti permette la fruizione gratis dei suoi prodotti a tutti i cittadini del Regno Unito che hanno pagato il canone che la finanzia. Tuttavia il controllo dell'indirizzo IP non è sicuro poiché può essere aggirato da un utente che acceda al sito della BBC attraverso una VPN o un Server Proxy, elemento che contribuisce a rendere complicate le norme che governano la distribuzione su internet.
I diritti di broadcasting possono anche essere ristretti per permettere a un'emittente di rendere disponibile un contenuto solo per un certo periodo di tempo. Ad esempio il servizio online 4oD[2] di Channel 4 può trasmettere in streaming shows creati negli USA da compagnie come la HBO solo per trenta giorni dalla messa in onda su uno dei canali del Channel 4 Group. Questo per aumentare le vendite dei DVD delle compagnie che producono quei contenuti mediali.
Alcune compagnie pagano ingenti somme di denaro per i diritti di broadcasting in particolare di Sport e sitcom e poiché la maggior parte di questi servizi è gratuita, se si esclude il costo della connessione Internet, tutto ciò è reso possibile dall'utilizzo della pubblicità: brevi spot e banner compaiono infatti prima che il video sia riproducibile.
La problematica inerente ai diritti sulla diffusione di contenuti audiovisivi è stata più volte oggetto di valutazione da parte del Parlamento Europeo, in particolar modo con la Direttiva 2007/65/CE[3] del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2007 (DSMA - Direttiva Servizi di Media Audiovisivi).
In Italia è possibile la fruizione online della maggior parte dei contenuti Rai[4], Mediaset[5], LA7[6] e di diverse emittenti minori, sia in diretta streaming che, per un certo periodo di tempo, nei giorni successivi. Alcuni programmi sono offerti in modalità geoprotetta per tutelare i diritti di terzi; nel Diritto d'autore italiano l'autore gode del diritto di messa in commercio o in circolazione della propria opera materiale, ma è esclusa la distribuzione su internet, che fa parte dei Diritti di comunicazione al pubblico, a differenza di altre nazioni, come gli Stati Uniti d'America, che lo integrano nel diritto di distribuzione.
2007: Il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni pone sotto licenza Creative Commons[7] una considerevole parte dell'archivio Rai, rendendolo gratuitamente consultabile e riproducibile dal sito Internet.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ BBC iPlayer Radio Help, su iplayerhelp.external.bbc.co.uk. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2013).
- ^ Channel 4 announces improvements coming to 4OD catch-up service- The Inquirer, su theinquirer.net. URL consultato l'11 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).
- ^ https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:332:0027:0045:IT:PDF
- ^ Rai Replay
- ^ La TV del giorno dopo disponibile sul web | Homepage - Video Mediaset
- ^ http://www.la7.it/
- ^ Creative Commons — Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia — CC BY-NC-ND 2.5 IT
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- IPTV future The Register 2006-05-05
- As Internet TV Aims at Niche Audiences, the Slivercast Is Born New York Times 2006-03-12
- TV's future stars will come from the webThe Guardian 2008-09-11
- Your top web TVThe Telegraph 2007-08-03
- Rai Replay si aggiorna IlMessaggero.it