Dipodillus mackilligini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Gerbillo di Nubia
Immagine di Dipodillus mackilligini mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
FamigliaMuridae
SottofamigliaGerbillinae
GenereDipodillus
SpecieD.mackilligini
Nomenclatura binomiale
Dipodillus mackilligini
Thomas, 1904

Il gerbillo di Nubia (Dipodillus mackilligini Thomas, 1904) è un Roditore della famiglia dei Muridi diffuso in Egitto e Sudan.[1][2]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 72 e 86 mm, la lunghezza della coda tra 99 e 138 mm, la lunghezza del piede tra 22 e 26 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 14 mm.[3]

La pelliccia è di lunghezza moderata. Le parti superiori sono fulvo chiare, finemente cosparse di peli nerastri. I fianchi sono più accesi e puri. Le parti inferiori sono bianche. Sono presenti delle macchie bianche poco distinte sopra ogni occhio, alla base anteriore e posteriore di ogni orecchio. Le orecchie sono corte. Il dorso delle zampe è bianco. La coda è più lunga della testa e del corpo, marrone sopra, fulvo chiaro sotto e con un ciuffo di lunghi peli neri all'estremità. La pianta dei piedi è priva di peli.

Comportamento

[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola e probabilmente notturna.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Egitto sud-orientale e nel Sudan nord-orientale.

Vive in boscaglie e macchie in prossimità di specchi d'acqua e in villaggi abbandonati fino a 750 metri di altitudine.

Conservazione

[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica D.mackilligini come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

  1. ^ a b c (EN) Schlitter, D., Amori, G., Hutterer, R., Kryštufek, B., Yigit, N., Mitsain, G., Muñoz, L.J.P. & Aulagnier, S 2008, Dipodillus mackilligini, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dipodillus mackilligini, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Aulagnier & Al., 2011.
  • Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 9788889999707.
  • David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi