Diplasiotherium

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Diplasiotherium
Fossili di Diplasiotherium pampa
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
InfraclasseEutheria
OrdineLitopterna
FamigliaProterotheriidae
GenereDiplasiotherium

Diplasiotherium è un genere estinto di mammiferi litopterni, appartenente ai proteroteriidi. Visse tra il Miocene superiore e il Pliocene inferiore (circa 9 - 4 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.

Questo animale doveva essere molto simile a un odierno cavallo, benché le sue parentele con gli equidi fossero lontanissime. Come gli altri membri della famiglia dei proteroteriidi, anche Diplasiotherium doveva possedere zampe lunghe e snelle, dotate di tre dita di cui quello centrale più robusto. Diplasiotherium si distingueva dagli altri proteroteriidi soprattutto per le maggiori dimensioni: il solo cranio era lungo circa 30 centimetri, ed è stato calcolato che un esemplare adulto potesse sfiorare i 400 chilogrammi di peso. Inoltre, la dentatura di Diplasiotherium era costituita da molari dalla corona più alta rispetto a quella degli altri proteroteriidi, una condizione nota come protoipsodonte. Inoltre, i molari di Diplasiotherium mostravano un talonide dotato di un tubercolo che non si riscontra in generi simili come Diadiaphorus.

Classificazione

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Il genere Diplasiotherium venne descritto per la prima volta da Cayetano Rovereto nel 1914, sulla base di resti fossili ritrovati nella formazione Monte Hermoso in Argentina. La specie tipo è Diplasiotherium robustum; a questo genere è stata attribuita anche la specie D. pampa.

Diplasiotherium è un rappresentante dei proteroteriidi, un gruppo di mammiferi litopterni che si svilupparono nel corso del Cenozoico dando origine a numerose forme simili a cavalli, con lunghe zampe dotate di zoccoli centrali robusti. Diplasiotherium sembrerebbe essere una forma piuttosto derivata, sia per alcune specializzazioni dentarie che per le dimensioni, davvero notevoli se rapportate a quelle degli altri proteroteriidi.

  • Rovereto, C. 1914. Los estratos Araucanos y sus fósiles. Anales del Museo Nacional de Historia Natural de Buenos Aires 25: 1–247.
  • Soria, Miguel F. 2001. Los Proterotheriidae (Mammalia; Litopterna), sistemática, origen y filogenia. 167 pp.
  • Villafañe, A. L. (2005). Paleoecología de los Proterotheriidae (Mammalia, Litopterna): Un estudio basado en los cambios en la masa corporal. Tesis de Licenciatura (inédita), Facultad de Ciencias Naturales (sede Trelew), Universidad de la Patagonia San Juan Bosco, 145 p.
  • A. L. Villafañe, E. Ortiz-Jaureguizar, M. Bond, 2006. Cambios en la riqueza taxonómica y en las tasas de primera y última aparición de los Proterotheriidae (Mammalia, Litopterna) durante el Cenozoico. Estudios Geológicos, 62 (1), 155–166.

Collegamenti esterni

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