Diocesi di Cartenna
Cartenna Sede vescovile titolare Dioecesis Cartennitana Chiesa latina | |
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Vescovo titolare | Luigi Infanti della Mora, O.S.M. |
Istituita | 1927 |
Stato | Algeria |
Diocesi soppressa di Cartenna | |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Cartenna (in latino Dioecesis Cartennitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Cartenna, corrispondente alla città di Ténès (provincia di Chlef) nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Cesariense.
Diversi sono i vescovi conosciuti di questa diocesi africana. Il primo è il donatista Rogato, che diede origine alla corrente che da lui prese il nome di rogatismo; di lui parla Agostino d'Ippona.[1] Rogato si separò dalla Chiesa donatista dopo il regno dell'imperatore Giuliano (361-363) e fu durante la rivolta di Firmio, principe moro, contro i romani (circa 371-372) che si intensificò la repressione del movimento rogatista.[2] Rogato ebbe come successore Vincenzo, cui Agostino indirizzò una lettera,[3] datata al 407/408, e che sperava di veder ritornare nella Chiesa cattolica. Vincenzo morì prima di dicembre 419.[4]
Alla sede di Cartenna, Mesnage assegna il vescovo Peregrino, menzionato in due lettere che Agostino scrisse a Alipio di Tagaste[5]; nella sua prosopografia, Mandouze ritiene che si tratti piuttosto di un vescovo di Tene.[6]
Apparteneva certamente alla sede di Cartenna il vescovo Rustico il quale, assieme a Deuterio di Cesarea, Alipio di Tagaste, Possidio di Calama e Palladio di Tigava, fu chiamato il 20 settembre 418 a essere testimone del confronto tra Agostino e il donatista Emerito di Cesarea,[7] e di cui il primo ha lasciato una relazione nell'opera Atti del confronto con Emerito vescovo donatista.[8]
Dopo Rustico è noto il vescovo Vittore, di cui parla Gennadio di Marsiglia nel suo De viris illustribus[9] come contemporaneo del re vandalo Genserico (verso il 450) e autore di diverse pubblicazioni e omelie.[10] Alcuni autori hanno voluto identificare questo vescovo con l'omonimo personaggio, che ebbe relazioni con Agostino, che fu un ex rogatista, seguace di Vincenzo, ma che poi si convertì al cattolicesimo e infine fatto vescovo di Cartenna.[11]
Ultimo vescovo conosciuto di questa diocesi africana è Lucido, il cui nome appare al 50º posto nella lista dei vescovi della Mauritania Cesariense convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Lucido, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[12]
Dal 1927 Cartenna è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 30 agosto 1999 il vescovo titolare è Luigi Infanti della Mora, O.S.M., vicario apostolico di Aysén.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi
[modifica | modifica wikitesto]- Peregrino ? † (dopo il 414)
- Rustico † (menzionato nel 418)
- Vittore † (menzionato tra il 429 e il 477)
- Lucido † (menzionato nel 484)
Vescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- Bertoldo Bühl, O.F.M. † (3 gennaio 1931 - 26 ottobre 1951 nominato vescovo di Oruro)
- André Jacquemin † (20 dicembre 1951 - 29 ottobre 1954 succeduto vescovo di Bayeux)
- Bruno Wechner † (31 dicembre 1954 - 9 dicembre 1968 nominato vescovo di Feldkirch)
- József Vajda † (10 gennaio 1969 - 8 luglio 1978 deceduto)
- José Luis Serna Alzate, I.M.C. † (15 novembre 1978 - 9 dicembre 1985 nominato vescovo di Florencia)
- Tarcisio Pillolla † (3 maggio 1986 - 3 luglio 1999 nominato vescovo di Iglesias)
- Luigi Infanti della Mora, O.S.M., dal 30 agosto 1999
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lettera 87,10; Contro la Lettera di Parmeniano I, 10.16.
- ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 990-991, Rogatus 5.
- ^ Lettera 93,1.
- ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 1208-1209, Vincentius 2.
- ^ Lettera 170 e 171.
- ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 852-853, Peregrinus 5.
- ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1013, Rusticus 5.
- ^ Atti 1.
- ^ Capitolo 77.
- ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1175, Victor 63.
- ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 1173-1174, Vincentius Victor 62.
- ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 648, Lucidus 2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 465
- (LA) Stefano Antonio Morcelli, Africa christiana, Volume I, Brescia 1816, pp. 122–123
- (FR) Joseph Mesnage, L'Afrique chrétienne, Paris, 1912, pp. 469–470
- (FR) Anatole-Joseph Toulotte, Géographie de l'Afrique chrétienne. Maurétanies, Montreuil-sur-mer 1894, pp. 54–57
- (FR) André Mandouze, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org