Coppa Intercontinentale 1976 (calcio)

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Coppa Intercontinentale 1976
Competizione Coppa Intercontinentale
Sport Calcio
Edizione 16ª
Organizzatore UEFA e CONMEBOL
Partecipanti 2
Risultati
Vincitore Bayern Monaco
(1º titolo)
Secondo Cruzeiro
Cronologia della competizione

La Coppa Intercontinentale 1976 è stata la sedicesima edizione del trofeo riservato alle squadre vincitrici della Coppa dei Campioni e della Coppa Libertadores, dopo la mancata disputa dell'edizione 1975 a causa di un mancato accordo sulle date.

Saltata l'edizione del 1975 a causa del fallito accordo fra i campioni d'Europa del Bayern Monaco (che nel 1974 avevano rinunciato alla partecipazione) e quelli sudamericani dell'Independiente, nel 1976 la squadra tedesca, che aveva ripetuto per la terza volta la sua affermazione in Coppa dei Campioni, riuscì a trovare l'accordo con i brasiliani del Cruzeiro, fresco vincitore della sua prima Copa Libertadores.

La gara di andata fu giocata all'Olympiastadion di Monaco di Baviera su un campo curiosamente coperto di neve[1], e vide la compagine brasiliana reggere con discreto successo agli assalti della squadra tedesco (la cui squadra titolare costituiva l'ossatura della Nazionale tedesca campione del mondo due anni prima) fino ai minuti finali, nei quali i sigilli di Müller e di Kapellmann sbloccarono il risultato in favore dei bavaresi.

Nonostante le aspettative, la gara di ritorno disputata in Brasile non fu all'altezza dell'ampio pubblico presente sugli spalti. Poche le idee della squadra di casa, incapace di penetrare lo schieramento difensivo degli ospiti, che venne addirittura fischiata dai propri tifosi presenti ad assistere alla partita [1]. Il pareggio a reti inviolate permise al Bayern di festeggiare la prima affermazione tedesca nel torneo.

Nel 2017, la FIFA ha equiparato i titoli della Coppa del mondo per club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell'Intercontinentale come detentori del titolo ufficiale di "campione del mondo FIFA", inizialmente attribuito soltanto ai vincitori della Coppa del mondo per club.[2][3][4]

Monaco di Baviera
23 novembre 1976
Bayern Monaco 2 – 0
referto
CruzeiroOlympiastadion (22.000 spett.)
Arbitro: Argentina (bandiera) Luis Pestarino

Belo Horizonte
21 dicembre 1976
Cruzeiro 0 – 0
referto
Bayern MonacoMineirão (123.715 spett.)
Arbitro: Inghilterra (bandiera) Patrick Partridge

  1. ^ a b Carlo F. Chiesa, Regine del mondo - La storia della Coppa Intercontinentale, in Calcio 2000, n. 27, febbraio 1999, p. 67.
  2. ^ Cfr. (EN) FIFA Council approves key organisational elements of the FIFA World Cup, su fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, 27 ottobre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).; (EN) FIFA Club World Cup 2017: Statistical Kit (PDF), su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, pp. 15, 40-42. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017).; Mondiale per club: il Real cerca l'allungo, su it.uefa.com, 13 dicembre 2017.
  3. ^ Sebbene non promuova l'unificazione statistica dei tornei, la FIFA è l'unica organizzazione con giurisdizione mondiale al di sopra delle confederazioni continentali e quindi, l'unica che può conferire un titolo di tale livello, ergo, il titolo assegnato dalla stessa federazione mondiale ai vincitori della Coppa Intercontinentale è formalmente un titolo mondiale FIFA, cfr. (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).; (EN) FIFA, FIFA Statutes, April 2016 edition (PDF), su resources.fifa.com, aprile 2016, p. 19.
  4. ^ Cfr. (ES) FIFA acepta propuesta de CONMEBOL de reconocer títulos de copa intercontinental como mundiales de clubes, su conmebol.com, 29 ottobre 2017.; (ES) La FIFA reconoció de manera oficial a la Copa Intercontinental, su diariovivo.com, 27 ottobre 2017.; (ES) FIFA reconoce Intercontinentales como Mundiales, su espndeportes.espn.com, 27 ottobre 2017.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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