Chysis laevis

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Chysis laevis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùEpidendreae
SottotribùBletiinae
GenereChysis
SpecieC. laevis
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùEpidendreae
SottotribùBletiinae
GenereChysis
SpecieC. laevis
Nomenclatura binomiale
Chysis laevis
Lindl., 1840
Sinonimi

Chysis nietana
Gojon Sánchez, 1930
Chysis orichalcea
Dressler, 2000

Chysis laevis Lindl., 1840 è una pianta della famiglia delle Orchidacee originaria dell'America centrale.[1]

C. laevis è una pianta epifita (cresce su tronchi e rami di alberi), che presenta pseudobulbi addensati, a forma di clava, con molti nodi, portanti, nelle parti apicali, foglie distiche, oblungo-lanceolate, acuminate, membranose. Fiorisce dal tardo inverno alla primavera con un'infiorescenza a racemo robusta, prima eretta e poi pendula, lunga circa 30 centimetri, portante una decina di fiori, profumati, di lunga durata, con petali e sepali con varie sfumature di giallo oro e labello bilobato, anch'esso giallo oro, screziato di rosso[2]..

Distribuzione e habitat

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Questa specie è originaria dell'America centrale e in particolare del Messico meridionale, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador.[1]

Cresce come epifita della foresta pluviale, in zone a densa ombra, ad altitudini comprese tra 700 e 1800 metri.[2].

Le piante appartenenti a questa specie sono meglio coltivate in vaso, in terreno di media consistenza, ben drenato e richiedono una posizione a mezz'ombra, temendo la luce diretta del sole e temperature calde. Nel periodo vegetativo devono essere annaffiate frequentemente.[2].

  1. ^ a b (EN) Chysis laevis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  2. ^ a b c Chysis laevis, in Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 26 aprile 2014.

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