Chiesa di Sant'Antonio (Ortignano Raggiolo)
Chiesa di Sant'Antonio | |
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Esterno | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Badia a Tega (Ortignano Raggiolo) |
Coordinate | 43°39′45.94″N 11°44′34.97″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Arezzo-Cortona-Sansepolcro |
La chiesa di Sant'Antonio è una chiesa che si trova in località Badia a Tega, a Ortignano Raggiolo.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesetta, in stile romanico rurale, dipendeva in antico dall'abbazia camaldolese di Selvamonda e conserva alcune opere provenienti, secondo una tradizione orale, oltre che dall'abbazia camaldolese, anche da Badia Santa Trinita.
Una pala d'altare centinata, tardocinquecentesca, raffigura la Madonna con il Bambino tra san Giovannino e san Gualberto, ed è attribuibile ad un artista operante nell'ambito di Raffaellino del Colle. Una tela raffigurante Gli Angeli del Giudizio pendant di un'altra di uguali dimensioni e medesimo soggetto oggi all'Eremo di Camaldoli[1] e un'altra con l'Anima dannata,[2] già ritenuti di scuola fiorentina degli inizi del XVII secolo, sono invece opere legate a stimoli caravaggeschi di Venanzio l'Eremita.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lucilla Conigliello, Venanzio l'Eremita, gli Angeli del Giudizio, in Il Seicento in Casentino. Dalla Controriforma al tardo barocco, catalogo di Mostra, Poppi, 2001, pagg. 284-285.
- ^ Lucilla Conigliello, Venanzio l'Eremita, I santi Pietro e Paolo, in Il Seicento in Casentino. Dalla Controriforma al tardo barocco, catalogo di Mostra, Poppi, 2001, pagg. 286-287.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il Casentino e il Valdarno superiore. La storia, l'architettura, l'arte delle città e del territorio. Itinerari nel patrimonio storico-religioso, a cura di Laura Speranza, Firenze, 2000.
- Il Casentino, a cura di Giovanni Cherubini, Firenze, 2000.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Sant'Antonio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.