Casa del Capitano (Martinengo)
Casa del Capitano | |
---|---|
![]() | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Lombardia |
Città | Martinengo |
Indirizzo | Via Natale Morzenti 61 |
Coordinate | 45°34′10.64″N 9°45′55.65″E |
Informazioni generali | |
Tipo | fortificazione e residenza nobiliare |
Costruzione | xV secolo-xV secolo |
Materiale | pietre di fiume |
Proprietario attuale | Ente pubblico |
Visitabile | no |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
La casa del Capitano si trova sul territorio di Martinengo, comune alle porte di Bergamo.[1] L'edificio è stato abitato dal condottiero Bartolomeo Colleoni per questo conosciuta come casa del Capitano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Entrando nella località di Martinengo dall'antica porta Tombino, poi porta Garibaldi,[2] è subito presente a destra l'imponente mole della casa turrita conosciuta come torre e casa del Capitano, presso l'antica strada che collegava con Bergamo e Soncino.[3]
La torre, contrariamente a quanto si pensi, non è stata edificata dal condottiero Bartolomeo Colleoni, è stata edificata dai Visconti, signori di Milano, durante la loro dominazione sul territorio della bergamasca, per rafforzare le mura a difesa della cittadina. Non fu la sola torre costruita, ma risulta che furono ben sedici quelle che erano presenti lungo la cinta muraria. La torre, o casa, aveva funzione di avvistamento e controllo della porta stessa.
In prossimità del fabbricato vi era il “Fossato Communis” che fu modificato ampliandone il vallo da Bartolomeo Colleoni che lo aveva acquistato nel 1467 per questo conosciuto come “Vallo Colleonesco”. L'anno successivo il condottiero usò la struttura oltre che come rifugio e in parte destinato all'accoglienza di ammalati e pellegrini, anche come abitazione per sé, ma particolarmente per la moglie Tisbe Martinengo e le figlie mantenendone inalterata la struttura a torre merlata guelfa. Si narra che il condottiero vi avesse nascosto un tesoro che però non fu mai trovato.[4] Il castello e la torre erano la parte che chiudeva il giro delle mura, la sola sopravvissuta.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio dalla forma di torre, è costituito da muri in pietra e pietrame, con parti in laterizio. Culmina con la copertura del tetto ligneo a padiglione.[5] Integra è la zona prossima al fossato con una bifora posta sulla corte interna.
La torre presenta aperture a arco e altre protette da inferriate, così come tracce di antiche aperture che indicano ristrutturazioni e modifiche eseguite durante i secoli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gabriele Medolago, Guida ai Percorsi Colleoneschi nella Bergamasca, Terno d'Isola, 2010, p. 63.
- ^ Porta Garibaldi, Largo Antonio Sporchia Martinengo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'11 febbraio 2025..
- ^ Torre Casa del Capitano Martinengo, su Catalogobeniculturali.it. URL consultato l'11 febbraio 2025.
- ^ Casa del Capitano, su martinengo.org. URL consultato l'11 febbraio 2025..
- ^ Torre casa del Capitano, su lombardiabeniculturali.it, LombardiaBeniCulturali. URL consultato l'11 febbraio 2025.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Pavoncelli, Guida Storico-Artistica di Martinengo, Comune di Martinengo, 2008, SBN LO11112132.
- Flavio Conti, Vincenzo Hybsch, Antonello Vincenti, I castelli della Lombardia, IV, Novara, 1993, p. 91, SBN CFI0167312.
- Gabriele Medolago, Guida ai Percorsi Colleoneschi nella Bergamasca, Terno d'Isola, 2010, p. 79, SBN LO11545060.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Casa del Capitano, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Il castello e la torre, su martinengo.org.