Canavalia ensiformis

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Canavalia ensiformis
Canavalia ensiformis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Fabidi
OrdineFabales
FamigliaFabaceae
SottofamigliaFaboideae
TribùDiocleeae
GenereCanavalia
SpecieC. ensiformis
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineFabales
FamigliaFabacee
SottofamigliaFaboidee
TribùPhaseoleae
SottotribùDiocleinae
GenereCanavalia
SpecieC. ensiformis
Nomenclatura binomiale
Canavalia ensiformis
(L.) DC., 1825

Canavalia ensiformis (L.) DC., 1825 è una pianta tropicale della famiglia delle Fabacee, originaria dell'America tropicale[1]

La specie è ampiamente coltivata nei paesi tropicali come copertura verde per essere incorporata al suolo all'inizio della fioritura per arricchire di azoto il campo. Infatti, le sue radici sviluppano, come quelle di tante specie simili, una particolare associazione ai batteri nitro-fissatori che prende la forma di noduli radicolari e che è abbastanza spontanea in natura tanto da non essere sensibile all'inoculazione specifica.

La semina diCanavalia deve avvenire contemporaneamente a quella del suo tutore (in questo caso il sorgo) in modo che si sviluppi rapidamente e possa essere tagliata prima che soffochi la pianta con la sua vegetazione lussureggiante e impedisca la maturazione delle pannocchie.

Consociazione di sorgo (tutore) e Canavalia ensiformis, usata nell'agricoltura familiare dell'Altopiano del Niassa (Mozambico settentrionale)

La pianta è eretta, annuale e si sviluppa bene in suoli acidi, come quelli lateritici tipici delle basse latitudini. Le foglie forniscono una abbondante copertura al suolo, preservando l'umidità. Inoltre, è commestibile come verdura; per quanto riguarda i semi, la presenza di una miscela di sostanze tossiche, di cui una parte è resistente anche alla cottura, ne sconsiglia il consumo umano.

Le sementi di C. ensiformis accumulano una notevole quantità di canavanina (fino al 2% sul secco), questa sostanza - molto simile all'aminoacido arginina - ha ottime potenzialità come insetticida, pur restando innocuo per i vertebrati[2].

Da C. ensiformis si estraggono principi attivi che sono utilizzati che hanno caratteristiche di insetticida, erbicida e fungicida naturale.

  1. ^ (EN) Canavalia ensiformis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 13 maggio 2023.
  2. ^ (PT) Aspectos nutricionais da C. ensiformis, su ufrgs.br. URL consultato il 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2016).
  • Harri Lorenzi e F.J. Abreu Matos, Plantas medicinais no Brasil, Instituto Plantarum

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