Nel 2002 nasce il campionato mondiale Supermoto e prende il via la prima stagione iridata.
Al via i maggiori rappresentanti del supermotard europeo, come il pluricampione Thierry Van Den Bosch, che si aggiudicherà il titolo come primo campione del mondo supermoto. Il primo titolo costruttori va a KTM.
La categoria è unica e le moto ammesse hanno un limite di cilindrata fino a 750 cm³, 2t e 4t.
La formula di gara (che verrà modificata l'anno successivo) ricalca quella utilizzata nelle competizioni di Supercross. Ad ogni GP, i piloti vengono divisi a sorteggio in due gruppi, i quali corrono ciascuno una semifinale (breve gara che non assegna punti). Da ogni semifinale i primi piloti classificati accedono al "main event" (la superfinale), i piloti giunti a metà classifica finiscono alla "last chance" (ripescaggio: gara identica alla semifinale da cui i primi classificati accedono alla superfinale, mentre gli altri vengono eliminati), gli ultimi classificati vengono eliminati senza poter correre così la superfinale e ottenere punti.
La superfinale quindi vede correre i primi classificati delle due semifinali e della last chance. La superfinale, oltre ad essere più lunga delle semifinali, è anche l'unica gara del GP ad assegnare punti (25 al primo classificato).