In seguito alla sconfitta nella battaglia di Tolentino, la 4ª Divisione dell'esercito napoletano, comandata dal generale Andrea Pignatelli di Cerchiara, si era staccata dall'esercito principale comandato dal loro re, Gioacchino Murat, e si stava ritirando a sud. Il comandante delle forze austriache, Federico Bianchi, inviò all'inseguimento la sua avanguardia, composta da ussari ungheresi e cacciatori (jägers) tirolesi. Gli austriaci raggiunsero alla fine i napoletani il 13 maggio nel comune di Castel di Sangro. Vedendo gli ussari, i napoletani formarono delle piazze. Tuttavia a causa della disastrosa campagna, la 4ª Divisione era stata ridotta a meno di 2 000 uomini. Gli ussari fecero irruzione nella piazza napoletana e mandarono allo sbando le truppe rimaste.