Barbacane di Cracovia
Barbacane di Cracovia barbakan krakowski | |
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Stato | Polonia |
Città | Cracovia |
Coordinate | 50°03′55.91″N 19°56′29.96″E |
Informazioni generali | |
Stile | gotico |
Inizio costruzione | XV secolo |
Sito web | www.mhk.pl/branches/barbican |
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Il Barbacane di Cracovia è un barbacane, cioè un avamposto fortificato, che in passato collegava le mura di Cracovia.
Il Barbacane è la storica via di accesso al centro storico di Cracovia e uno dei pochi resti della complessa rete di fortificazioni e barriere difensive che un tempo circondava la città.[1][2] Oggi funge da attrazione turistica e come sede di mostre.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il barbacane è stato costruito intorno al 1498 in stile gotico ed è uno dei tre soli avamposti fortificati che ancora sopravvivono in Europa, nonché quello meglio conservato.
Si tratta di una struttura cilindrica in mattoni con un fossato e un cortile interno di 24,4 metri di diametro e 7 torrette. Le sue pareti sono spesse 3 metri e su queste si aprono 130 feritoie.
Originariamente il barbacane era collegato alle mura della città da un passaggio coperto che passava attraverso la Porta di San Floriano e serviva come punto di controllo per tutti coloro che entravano in città.[4] Considerato un capolavoro dell'ingegneria militare del Medioevo, la fortezza circolare del Barbacane venne aggiunta alle fortificazioni della città lungo la via dell'incoronazione verso la fine del XV secolo, prendendo spunto dalla strategia difensiva araba piuttosto che europea.[3] Sulla sua parete orientale, una tavoletta commemora l'impresa di un borghese di Cracovia, Marcin Oracewicz, che, durante la Confederazione di Bar, difese la città contro i russi e sparò al loro colonnello Panin.[5][6]
Galleria d'immagini
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Il Barbacane negli anni 30 del Novecento
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Accesso al precedente passaggio fortificato di fronte alla Porta di San Floriano
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Accesso attuale al Barbacane
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Le mura difensive del barbacane e il ponte di collegamento prima dello smantellamento del XIX secolo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ministry of Foreign Affairs 2002-2009, The Sites on the UNESCO List. Archiviato il 29 gennaio 2009 in Internet Archive. Krakow, at Poland.gov.pl Archiviato il 29 ottobre 2008 in Internet Archive.
- ^ Jane Perlez, Cracow Emerges From the Shadows in the New York Times, July 18, 1993.
- ^ a b Mieczyslaw Kasprzyk, The Walls, Barbakan and the Florianska in "Krakow" from the Internet Archive
- ^ Vedi anche Barbacane di Cracovia, including English text at Verbia - Guided tours of Krakow Archiviato il 31 maggio 2008 in Internet Archive.
- ^ Beata Moore, Cracow: City of Treasures, 112 pages. Published by Frances Lincoln,
- ^ Kraków – City portrait Archiviato l'8 giugno 2008 in Internet Archive. at Compress VerlagsgesmbH, Wien, Österreich
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barbacane di Cracovia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su mhk.pl.