Balzola
Balzola comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Marco Torriano (lista civica Futura Balzola) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 45°11′04″N 8°24′16″E |
Altitudine | 119 m s.l.m. |
Superficie | 16,62 km² |
Abitanti | 1 217[1] (31-12-2024) |
Densità | 73,23 ab./km² |
Frazioni | Cantone Borgoratto, Cantone Cascine, Cantone Castelli - Piazza Vignazza, Cantone Giarone, Cantone Pozzarello, Cantone Quadro, Cantone Villa, Cantone Villaveri |
Comuni confinanti | Casale Monferrato, Costanzana (VC), Morano sul Po, Rive (VC), Villanova Monferrato |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 15031 |
Prefisso | 0142 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 006011 |
Cod. catastale | A605 |
Targa | AL |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 817 GG[3] |
Nome abitanti | balzolesi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Balzola (Bàlzola, Bàussla in piemontese) è un comune italiano di 1 217 abitanti[1] della provincia di Alessandria in Piemonte. Al confine tra le province di Alessandria e Vercelli, alla sinistra del fiume Po, sorge Balzola sviluppatosi all'incrocio di alcune strade secondarie.
Il territorio comunale è intersecato da una fitta rete di roggie: qui l'acqua è elemento fondamentale più che altrove in quanto la coltura prevalente è quella del riso.[4]
L'etimologia del nome sembra derivare da un cambiamento morfologico del territorio creato dall'erosione delle rive del Po e va ricollegata al termine latino balteum, il cui significato è balzo e al suo diminutivo balteola.[5]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A testimonianza dell'origine romana con il nome di Carbantia, si sono susseguiti numerosi ritrovamenti di tombe, vasellame, tratti di pavimentazione stradale, mentre il ricordo dei secoli successivi è affidato anche ai monumenti storici di pregio.[5]
Il paese fu concesso da Ottone III all'abbazia della Novalesa, da cui passò a Vercelli nella persona del vescovo Leone, facendo parte del sistema foraneo difensivo della città. Sottomesso alla giurisdizione dei marchesi del Monferrato, venne di volta in volta concesso a diversi feudatari, tra i quali i conti di Biandrate.[5]
Nel 1615 Balzola venne devastata e incendiata dalle truppe di Carlo Emanuele I di Savoia, per impedire agli spagnoli di insediarsi in un centro ritenuto strategico. Durante la Seconda guerra d'Indipendenza, nel maggio 1859, fu teatro di un aspro combattimento con gli Austriaci.[5]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma comunale è trinciato d'argento e di rosso: nella prima partizione è raffigurato un falcetto che miete un fascio di spighe, nella seconda un leone rampante d'oro.[5] Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Castello Panziera-Garofalo. Castello neogotico, costruito negli anni venti dello scorso secolo su progetto dell'Arch. Carrera, ha la torre principale alta oltre 30 metri. Sito in Via Palestro 9, è una rinomata location per cerimonie.[6][7]
- Resti del Castello vecchio, di origine medioevale, ma ampiamente rimaneggiato nel tempo.[6][8]
- La parrocchiale dell'Assunta fu eretta nel XVIII secolo su disegno di Ottavio Magnocavallo. Ospita un pregevole dipinto di Orsola Caccia, figlia del Moncalvo, di cui è presente una tela nella cappella di San Rocco.[9]
- Nella barocca chiesa di San Michele sono conservati numerosi lavori dell'artista Pietro Francesco Guala, tra i quali una Scala di Giacobbe, firmata e datata 1722.[10]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[11]

Economia
[modifica | modifica wikitesto]Dalle risaie deriva anche la principale risorsa economica del paese e alla lavorazione di questo prodotto sono indirizzate alcune attività industriali sorte in zona. La produzione dei foraggi alimenta invece l'allevamento del bestiame. La maggior parte degli abitanti dei Balzola che ha lasciato i campi per l'industria, trova occupazione nelle aziende dei vicini centri di Morano sul Po e di Casale Monferrato.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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4 giugno 1985 | 25 maggio 1990 | Francesco Bonafè | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [12] |
25 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Francesco Bonafè | Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano | Sindaco | [12] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Francesco Bonafè | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Francesco Bonafè | lista civica | Sindaco | [12] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Luigi Carturan | lista civica | Sindaco | [12] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Gianfranco Bergoglio | lista civica Futura Balzola | Sindaco | [12] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Armanda Grignolio | lista civica Balzola viva | Sindaco | [12] |
27 maggio 2019 | 9 giugno 2024 | Marco Torriano | lista civica Futura Balzola | Sindaco | [12] |
9 giugno 2024 | in carica | Marco Torriano | lista civica Futura Balzola | Sindaco | [12] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Vita da risaia, su Balzola.eu. URL consultato il 10 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).
- ^ a b c d e Storia, su Balzola.eu. URL consultato il 10 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).
- ^ a b Balzola (AL) - Castello Fassati Bertinotti e Castello Grignolio, su Castelliere, 24 novembre 2015. URL consultato il 10 marzo 2025.
- ^ Castello Grignolio, su Balzola.eu. URL consultato il 10 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).
- ^ Castello Fassati, su Balzola.eu. URL consultato il 10 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).
- ^ La Chiesa Parrocchiale dell'Assunta, su Balzola.eu. URL consultato il 10 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).
- ^ Chiesa di S. Michele, su Balzola.eu. URL consultato il 10 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g h i Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Don Giacomo Mandrino, Un mio scritto su Balzola, 1868.
- Giuseppe Niccolini, A zonzo per il circondario di Casale Monferrato, Firenze - Roma - Torino, Ermanno Loescher, 1877, pp. 17-25.
- Luigi Piazzano, Balzola e le sue vicende storiche, 1937.
- Virginio Bussi, Carbantia e Ad Medias degli itinerari romani, 1941.
- Luigi Torriano, Cinquant'anni di vita balzolese, 1943.
- Idro Grignolio, Balzola nella storia del Vercellese e del Monferrato, 1972.
- AA.VV, Il Piemonte paese per paese, Firenze, Ed. Bonechi, 1993.
- Idro Grignolio, L'abbattimento del B26 Marauder "Cindy the II", 1994.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Balzola
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.balzola.al.it.
- Balzola, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Piero Gribaudi, BALZOLA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Bàlzola, su sapere.it, De Agostini.
- Mappa del sito, su Balzola.eu. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013). Sito su Balzola.
- Pro Loco Balzola, su Pro Loco Balzola. URL consultato il 3 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2010).
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