Artemisia dracunculus
Dragoncello | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Tracheobionta |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Asteridi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Sottotribù | Artemisiinae |
Genere | Artemisia |
Specie | A. dracunculus |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Phylum | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Anthemideae |
Sottotribù | Artemisiinae |
Genere | Artemisia |
Specie | A. dracunculus |
Nomenclatura binomiale | |
Artemisia dracunculus L. | |
Nomi comuni | |
Dragoncello, Estragone (I) |
Il dragoncello o estragone (Artemisia dracunculus, L.) è una pianta perenne, aromatica e amara, appartenente alla famiglia delle Asteracee. È detto anche "dragone", "tarfone", "tragone", "serpentaria".[2]
Origine
[modifica | modifica wikitesto]È originario della Siberia meridionale e della Russia meridionale. In Italia è una specie coltivata, raramente cresce spontanea[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il dragoncello è una pianta erbacea. Il fusto forma dei cespugli che possono raggiungere l'altezza di circa un metro; ha fiori piccoli e di colore verde-giallastro, riuniti in infiorescenze a forma di pannocchia. Le foglie sono sottili, lucenti e di colore verde scuro. Il frutto è di colore scuro ed è grande 1-2 millimetri. I semi sono generalmente sterili.[1]
Uso
[modifica | modifica wikitesto]Culinario
[modifica | modifica wikitesto]È coltivato nell'Europa occidentale per i suoi usi gastronomici. Foglie e fiori vengono raccolti nei mesi più caldi. È molto utilizzato nella cucina toscana e in quella francese per insaporire pesce, uova e altre pietanze. È uno dei componenti principali della salsa bernese che si usa per accompagnare la carne alla griglia.
Medicinale
[modifica | modifica wikitesto]Ha proprietà antisettiche e digestive. Le foglie contengono sali minerali e le vitamine A e C. Masticare le foglie riduce la sensibilità delle papille gustative, favorendo l'assunzione di medicine amare. Solitamente le foglie si usano tramite un infuso. Le radici danno sollievo al mal di gola e l'infuso di foglie stimola l'appetito.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'estragone
- Wikispecies contiene informazioni sull'estragone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) tarragon, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.