Annibale Sterzi
Annibale Sterzi | |
---|---|
Nascita | Salerno, 1º gennaio 1915 |
Morte | Malta, 26 maggio 1942 |
Cause della morte | caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Aeronautica |
Specialità | Caccia |
Anni di servizio | 1935-1942 |
Grado | capitano |
Guerre | guerra di Spagna seconda guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia delle Alpi Occidentali |
Comandante di | 358ª Squadriglia, 2º Gruppo, 52º Stormo Caccia Terrestre |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Aeronautica di Caserta |
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1] | |
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Annibale Sterzi (Salerno, 1º gennaio 1915 – Malta, 26 maggio 1942) è stato un militare e aviatore italiano, asso dell'aviazione nel corso della seconda guerra mondiale con sei vittorie accertate, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Salerno il 1 gennaio 1915.[1] Arruolatosi nella Regia Aeronautica nel 1932 iniziò a frequentare la Regia Accademia Aeronautica di Caserta, Corso Marte, da cui uscì con il grado di sottotenente pilota in servizio permanente effettivo nel 1934.[2] L'anno successivo divenne pilota militare, e fu assegnato alla specialità bombardamento, prestando successivamente servizio 15º e poi nell'11º Stormo Bombardamento Terrestre. Promosso tenente nell'aprile 1936 fu trasferito in servizio al 4º Stormo Caccia Terrestre nell'aprile 1937. Nell'aprile 1938 partì volontario per combattere nella guerra di Spagna, in forza al XXIII Gruppo dell'Aviazione Legionaria, distinguendosi particolarmente, tanto da conseguire una vittoria aerea[3] e venire decorato con due Medaglie d'argento al valor militare.[2] Ritornò in Italia nel febbraio 1939 fu promosso capitano qualche tempo dopo. Trasferito in forza al 52º Stormo Caccia Terrestre, all'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, assunse il comando della 358ª Squadriglia del 22º Gruppo CT,[4] equipaggiato con i velivoli Fiat G.50 Freccia, partecipando marginalmente alle operazioni sul fronte occidentale.[5] Il 16 dicembre la squadriglia entrò a far parte del 2º Gruppo Autonomo C.T. e il 21 dello stesso mese partì per la Libia,[6] dove arrivò sul campo d'aviazione di Castelbenito il giorno 23.[3] Rimase in Africa Settentrionale fino al luglio 1941, conseguendo ulteriori tre vittorie aeree. Il 25 gennaio 1941 abbatte un caccia Gloster Gladiator su Mechili, il 22 aprile un Hawker Hurricane nella zona di Tobruk, e il 16 giugno un altro Hurricane nella zona di Sidi Omar.[3] Il suo reparto ritornò in Italia, basandosi a Ravenna, per effettuare la conversione sui nuovo cacciabombardieri Reggiane Re.2001.[3] Rientrato in servizio con la sua squadriglia nel marzo 1942, conseguì altre due vittorie nel corso delle operazioni sull'isola di Malta.[3] Il 15 maggio abbatte un caccia Supermarine Spitfire sui cieli di Malta, cui ne seguì un secondo il 25 maggio.[3]
Cadde in combattimento il giorno successivo nel corso di una missione di scorta ai bombardieri sull'isola di Malta.[3] Quando il suo aereo fu colpito da uno Spitfire decise di lanciarsi con il paracadute, che però si aprì solo parzialmente tanto che il suo corpo toccò violentemente terra vicino a Luqa.[3] Il relitto dell'aereo precipitò al suolo in un campo vicino a Ghaxaq.[3] Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1] Una via di Fiumicino e un largo a Salerno portano il suo nome.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Regio Decreto 2 giugno 1944.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 268.
- ^ a b Combattenti Liberazione.
- ^ a b c d e f g h i Surfcity.
- ^ Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1977, p. 172.
- ^ Dunning 1988, p. 29.
- ^ Dunning 1988, p. 20.
- ^ Bollettino Ufficiale 1944, suppl.2, pag.4 e Bollettino Ufficiale 1959, suppl.7, pag.8.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Apostolo, Ali d'Italia n.3. Reggiane Re.2001, Torino, La Bancarella Aeronautica, 1996.
- (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
- I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
- Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
- (EN) Giovanni Massimello e Giorgio Apostolo, Italian Aces of World War 2, Osprey Aircraft of the Aces No 34, Osprey Publishing, 25 novembre 2000, ISBN 1-84176-078-1.
- Mirko Molteni, L'aviazione italiana 1940-1945 – Azioni belliche e scelte operative, Bologna, Odoya, 2012, ISBN 978-88-6288-144-9.
- Gianni Rocca, I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale, Milano, A. Mondadori, 1993, ISBN 88-04-44940-3.
- Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
- Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sterzi, Annibale, su Combattenti Liberazione, http://www.combattentiliberazione.it. URL consultato il 5 febbraio 2021.
- Capitano Annibale Sterzi Medaglia d’oro al valor militare, su Surfcity, http://surfcity.kund.dalnet.se. URL consultato il 5 febbraio 2021.
- Militari italiani del XX secolo
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