Angelo Petracca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Angelo Petracca
NascitaCasarano, 6 gennaio 1970
MorteCeglie Messapica, 22 gennaio 1990
Cause della morteconflitto a fuoco
Luogo di sepolturaCimitero comunale di Casarano
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataEsercito italiano
ArmaArma dei Carabinieri
RepartoStazione Carabinieri di Ceglie Messapica
Anni di servizio1989-1990
GradoCarabiniere ausiliario
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare alla memoria
Fonte: Arma dei Carabinieri[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Angelo Petracca (Casarano, 6 gennaio 1970Ceglie Messapica, 22 gennaio 1990) è stato un carabiniere italiano.

Petracca si arruolò nell'Arma dei carabinieri come carabiniere ausiliario nel 1989. In servizio presso la Stazione Carabinieri di Ceglie Messapica, il 22 gennaio 1990 egli intervenne, insieme al proprio comandante di Stazione e a un altro carabiniere ausiliario, in occasione di una tentata rapina ad una locale filiale di un istituto bancario. Nel corso del conflitto a fuoco che ne scaturì fu colpito a morte. Quel giorno, nella locale Stazione, il Brigadiere Raffaele lacuzio, in sottordine, e il Carabiniere ausiliario Oronzo Spagnolo, ambedue in uniforme, stavano terminando di pranzare prima di intraprendere il servizio; con loro il Carabiniere ausiliario Angelo Petracca, a riposo settimanale e in abiti borghesi. Alle 13.35 giunse l'allarme telefonico dalla Banca Popolare di Lecce, sita in via Ovidio, neanche 400 metri dalla caserma; già l'anno precedente l'Istituto era stato obiettivo di una rapina, conclusasi col ferimento del Comandante della Stazione e di uno dei rapinatori, catturato. Prontamente i tre militari indossarono i giubbetti antiproiettile, impugnarono due pistole mitragliatrici M12 e, a bordo della Fiat Uno del Reparto, raggiunsero l'agenzia di credito. Lì, quattro criminali, giunti a bordo di una Lancia Thema 2000 rubata, travisati con passamontagna, tre dei quali armati di fucili a pompa e il quarto con due revolver, erano intenti a sfondare la porta d'ingresso della banca, in vetro antiproiettile, con delle mazze ferrate.[2]

Al sopraggiungere dei carabinieri, nel frattempo scesi dall'automezzo per posizionarsi in maniera più efficace, i due che fungevano da pali aprivano immediatamente il fuoco da due direzioni diverse e da una distanza di circa 60 metri: i militari rispondevano rapidamente, sia con le armi lunghe che con quelle corte. Il Carabiniere Spagnolo veniva attinto al ginocchio sinistro e cadeva a terra in posizione esposta; il collega Petracca, resosi conto del pericolo che correva il commilitone ferito, bersaglio facile della ferocia dei rapinatori che continuavano a sparargli contro, senza esitare si esponeva, per aiutarlo a porsi al riparo, spianando I'M12 con la quale esplodeva alcune raffiche contro gli aggressori, consentendo così al commilitone di porsi al riparo, ma nel contempo venendo egli stesso colpito alla testa, stramazzando al suolo. Il Brigadiere lacuzio, che aveva utilizzato tutti i colpi della sua pistola d'ordinanza, a sua volta abbandonava il riparo e raggiungeva Petracca a terra per soccorrerlo e nel contempo raccoglieva la M12 che il morente ancora stringeva ed apriva con essa nuovamente il fuoco, costringendo i malfattori ad allontanarsi, rinunciando al crimine, prima a piedi, quindi su una Lancia Y10 rapinata ad una passante.[2]

Il Carabiniere Petracca, subito soccorso e trasportato in ospedale, morirà poco dopo in sala operatoria; il Brigadiere Raffaele lacuzio, incolume, per il suo ardimento, la coraggiosa determinazione e la spiccata generosità, sarà decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare il Carabiniere ausiliario Spagnolo, ferito (40 giorni di prognosi), per aver dimostrato un altissimo senso del dovere, riceverà la Medaglia di Bronzo al Valor Militare[2]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«A riposo settimanale in caserma, appreso che in un istituto di credito della sede era in corso un tentativo di rapina, con altissimo senso del dovere, volontariamente si univa a Sottufficiale e parigrado, accorrendo sul posto. Fatto segno a proditorie e reiterate azioni di fuoco da parte dei malviventi e visto cadere ferito il commilitone, incurante del grave e manifesto rischio personale si esponeva coraggiosamente ai colpi dei malfattori. Reagiva quindi con l'arma in dotazione consentendo al carabiniere di porsi al riparo finché veniva mortalmente attinto al capo da una scarica di pallettoni. Fulgido esempio di elette virtù militari, eroico ardimento e generoso altruismo spinto fino al supremo sacrificio della vita.»
— Ceglie Messapica 22 gennaio 1990[3]

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  • Il 224º corso Allievi Carabinieri Ausiliari presso la scuola allievi di Fossano e Benevento è stato intitolato alla sua memoria.
  • Il comune di Casarano ha intitolato a Petracca una piazza con monumento
  • Il 3 dicembre 2010, nel comune di San Vito dei Normanni è stata inaugurata la caserma dei Carabinieri intitolata ad Angelo Petracca.
  • Via Moretto a Ceglie Messapica, la via nella quale fu colpito a morte, è stata rinominata Via Angelo Petracca e vi è stata posta una lapide commemorativa.
  • il 22 gennaio 2020, in occasione del trentennale della sua morte, il sacrificio è stato ricordato in maniera solenne dall'Arma dei Carabinieri e dalle autorità locali[4]. Per tale ricorrenza sono stati organizzati una mostra e un convegno[5].
  1. ^ [1] sul sito dell'Arma dei Carabinieri
  2. ^ a b c Giancarlo Barbonetti, Oltre il dovere, i carabinieri decorati di Medaglia d'oro al Valor Militare, 2023ª ed., ISBN 9-788889-242575.
  3. ^ Dettaglio Decorato Petracca Angelo, su Sito della Presidenza della Repubblica. URL consultato il 3 novembre 2014.
  4. ^ Filmato audio Video M Italia, Ceglie Messapica: 30º anniversario della morte del Carabiniere Angelo Petracca, su YouTube, 22 gennaio 2020. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  5. ^ Una mostra di cimeli ed un convegno: Casarano ricorda il carabiniere Angelo Petracca a 30 anni dalla sua morte violenta, su piazzasalento.it. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie