Amedeo Quondam

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Amedeo Quondam (Penna in Teverina, 31 agosto 1943Roma, 29 marzo 2024[1]) è stato uno storico della letteratura, italianista e saggista italiano.

Laureato in Lettere all'allora Università di Roma con Walter Binni nel 1966, ne fu assistente alla cattedra fino al 1976. Insegnò all'Università di Cagliari dal 1976 al 1978 e poi all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", dove fu in servizio dal novembre 1978 fino all'ottobre 2013, dirigendo il Dipartimento di Italianistica e Spettacolo dal 1996 al 2002 e dal 2005 al 2008, e concludendo la sua carriera con la nomina a professore emerito.[2][3]

Membro dell'Associazione degli Italianisti Italiani (ADI)[4], di cui fu anche uno dei fondatori nel 1996, ne divenne poi Segretario nazionale nel 2002; nel 2005 fu eletto Presidente, con riconferma nel 2008.

Fece parte del comitato di direzione scientifica del Dizionario biografico degli italiani[5] e contribuì alla costituzione del Ci-BIT, Centro interuniversitario Biblioteca Italiana telematica.[6]

Rivolse la sua attenzione in modo particolare alla letteratura italiana del Cinquecento. Pubblicò numerosi saggi e scrisse 18 curatele, tra edizioni di opere e volumi miscellanei, per i tipi Bulzoni (collana Centro Studi Europa delle Corti - Biblioteca del Cinquecento).[7]

Nel 2016 gli venne conferito il premio Viareggio alla carriera "per i suoi fondativi studi sulla cultura di corte e la sua forma del vivere quale radice dell'identità italiana e modello primario di civilizzazione europea".[8]

  • Filosofia della luce e luminosi nelle egloghe del Gravina: documenti per un capitolo della cultura filosofica di fine Seicento, Guida, 1970.
  • La parola nel labirinto. Società e scrittura del Manierismo a Napoli, Laterza, 1975.
  • Questo povero cortegiano. Castiglione, il libro, la storia, Bulzoni, 2000.
  • Cavallo e cavaliere. L'armatura come seconda pelle del gentiluomo moderno, Roma, Donzelli, 2003.
  • Petrarca, l'italiano dimenticato, Rizzoli, 2004 (finalista al premio Viareggio per la saggistica).
  • Tre inglesi, l'Italia, il Rinascimento. Sondaggi sulla tradizione di un rapporto culturale e affettivo, Liguori, 2006.
  • Tutti i colori del nero. Moda e cultura del gentiluomo nel Rinascimento, Colla Editore, 2007.
  • La conversazione. Un modello italiano, Donzelli, 2007.
  • Forma del vivere. L'etica del gentiluomo e i moralisti italiani, Il Mulino, 2010 (finalista al premio Viareggio per la saggistica).
  • Risorgimento a memoria. Le poesie degli italiani, Donzelli, 2011.
  • Rinascimento e classicismi. Forme e metamorfosi della cultura d'antico regime, Il Mulino, 2013.
  • De Sanctis e la storia, Viella, 2018.
  • Il letterato e il pittore. Per una storia dell'amicizia tra Castiglione e Raffaello, Viella, 2021.
  • Una guerra perduta: il libro letterario del Rinascimento e la censura della Chiesa, Roma, Bulzoni, 2022, ISBN 978-88-6897-257-8.
  1. ^ Paolo Di Stefano, Addio a Quondam: La morale della letteratura, in Corriere della Sera, 30 marzo 2024.
  2. ^ Copia archiviata, su lettere.uniroma1.it. URL consultato l'8 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2022).
  3. ^ Amedeo Quondam, su www.italianisti.it. URL consultato il 4 agosto 2023.
  4. ^ italianisti.it, https://www.italianisti.it/associazione/consiglio-direttivo.
  5. ^ treccani.it, https://www.treccani.it/biografico/index.html.
  6. ^ bibliotecaitaliana.it, http://www.bibliotecaitaliana.it/progetto.
  7. ^ Bulzoni Editore. Catalogo febbraio 2017 (PDF), su bulzoni.it, pp. 67, 68, 76-80.
  8. ^ "Premio Viareggio, ecco tutti i finalisti - Riconoscimento internazionale a Lampedusa, premio alla carriera a Quondam", articolo sul Corriere della Sera, ed. fiorentina, del 23 giugno 2016

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