Alexandra Schwartzbrod

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Alexandra Schwartzbrod (Nancy, 24 febbraio 1960) è una scrittrice e giornalista francese.

Nata a Nancy nel 1960[1], si è diplomata nel 1982 in lingua inglese e russa alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Parigi[2].

Giornalista specializzata in armamenti e aeronautica, è stata corrispondente per il quotidiano economico Les Echos dal 1989 al 1994, anno in cui è entrata nella redazione di Libération[3].

Reporter a Gerusalemme durante la Seconda intifada dal 2000 al 2003, ha tratto dall'esperienza il romanzo Balagan, vincitore del Premio SNCF du polar nel 2004[4].

Autrice di 4 saggi e 6 romanzi gialli, nel 2010 ha vinto con Addio Gerusalemme il Grand prix de littérature policière[5].

Opere principali

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  • Kuciuk (Koutchouk, 2000), Milano, Garzanti, 2002 traduzione di Piero Pagliano ISBN 88-11-66493-4.
  • Balagan (2003)
  • Petite Mort (2005)
  • La Cuve du Diable (2007)
  • Addio Gerusalemme (Adieu Jérusalem, 2010), Milano, Leone, 2012 traduzione di Virginie Gaugey ISBN 978-88-6393-080-1.
  • Le Songe d'Ariel (2012)
  • Dassault, le dernier round (1991)
  • Le Président qui n'aimait pas la guerre - Dans les coulisses du pouvoir (1995)
  • L'Acrobate - Jean-Luc Lagardère ou les armes du pouvoir (1998)
  • Jérusalem (2008)

Premi e riconoscimenti

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  1. ^ (FR) Pagina dedicata all'autrice, su babelio.com. URL consultato il 10 luglio 2019.
  2. ^ (FR) Cenni biografici, su polar-villeneuvelezavignon.fr. URL consultato il 9 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2019).
  3. ^ (FR) Alexandra Schwartzbrod, marraine des Journalistes 2017, su emi.coop. URL consultato il 10 luglio 2019.
  4. ^ (FR) Informazioni salienti, su livredepoche.com. URL consultato il 10 luglio 2019.
  5. ^ (FR) Palmarès, su lalettredulibraire.com. URL consultato il 10 luglio 2019.

Collegamenti esterni

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