Wikipedia:Vaglio/Pleiadi del Sud

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Pleiadi del Sud[modifica wikitesto]

Questa voce riguarda un oggetto celeste che dall'Italia è quasi completamente sconosciuto; non si leva mai sull'orizzonte italiano (per fortuna da me si vede :-) ), e nonostante ciò è uno degli ammassi aperti più luminosi del cielo, secondo solo alle ben note Pleiadi. Trovare del materiale su quest'oggetto è stato quasi impossibile: è da oltre un anno che pian piano cercavo, e come trovavo qualche fonte la mettevo da parte, finché alla fine ho messo su la voce. Una piccola considerazione personale: fra tutte le voci che ho scritto, ampliato o vetrinato, questa è quella a cui tengo di più in assoluto; è stata la prima voce che ho creato qui, da anonimo, anzi si può dire che è stato proprio il desiderio di crearla che mi ha avvicinato a wikipedia. Spero che con questo vaglio possano arrivare ulteriori suggerimenti per dare alla voce quell'ultimo tocco per essere davvero "perfetta". Un ringraziamento a chiunque darà anche un piccolo consiglio. --Roberto Segnali all'Indiano 10:41, 26 ott 2008 (CET)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

  1. --Roberto Segnali all'Indiano 10:41, 26 ott 2008 (CET)[rispondi]

Suggerimenti[modifica wikitesto]

  1. Ciao Roberto! Ho letto la voce e fatto un paio di piccolissime modifiche al testo. Davvero notevole, complimenti! Mi permetto di fare solo una piccola segnalazione: il periodo Lo studio di queste stelle ha contribuito a determinare la metallicità degli astri dei giovani ammassi aperti, nonché di accertare con maggior precisione quali stelle minori osservabili nello stesso campo fossero membri reali di questi ammassi, studio reso possibile proprio tramite la quantità di litio nell'atmosfera di queste stelle e tramite lo studio delle velocità di rotazione e della loro attività. nel capitolo dedicato alle "indagini ai raggi X" mi risulta poco chiaro. Non so se eventualmente vale la pena riformularlo. A presto! Paperoastro (msg) 12:14, 26 ott 2008 (CET)[rispondi]
    Ora dovrebbe andar meglio. --Roberto Segnali all'Indiano 12:32, 26 ott 2008 (CET)[rispondi]
    Così è perfetto! Paperoastro (msg) 13:06, 26 ott 2008 (CET)[rispondi]
  2. Da profano, segnalo quel (poco) che ho notato (perdonatemi qualche ingenuità; semmai prendetevela con Roberto, che mi ha incautamente voluto coinvolgere):
    • Perché "dall'ingelese Southern Pleiades"? La fonte indicata (che ovviamente non conosco) indica una derivazione del nome italiano da quello inglese? E, se sì, come mai? Mi pare una cosa curiosa, eventualmente da esplicitare (tanto più che il primo osservatore fu francese).
    ✘ Non fatto la fonte è inglese, il nome è stato credo dato da qualche osservatore inglese. Ho una pubblicazione dove si riporta questo termine italiano, ma non ho gli estremi bibliografici perché al momento quel libro non è con me.
    Il punto è: se si dice che il nome italiano deriva da quello inglese, occorre una fonte che lo provi; se si dice soltanto che il nome inglese è taldeitali, no (ma in tal caso mi chiederei perché mai riportarlo).
    ✔ Fatto seconda opzione.
    • "Sigle di catalogo": gli ignoranti come me non capiscono: un link?
    ✔ Fatto inserito link alla voce catalogo astronomico.
    ✘ Non fatto Via Lattea australe = Via Lattea visibile nell'emisfero australe. Alla voce Via Lattea sta spiegato tutto, compreso il fatto che appare come una scia che compie 360° nella volta celeste, transitando da entrambi gli emisferi.
    O Via Lattea non spiega tutto, o lo spiega in modo che un profano non capisce. La parola "australe" appare solo in un paio di didascalie della galleria fotografica, senza spiegazione, mentre che la si veda in modo diverso a Nord e a Sud lo si intuisce soltanto dalla didascalia della prima foto e, ancora, da quelle della galleria. Sarà un limite mio, ma in quella voce una spiegazione chiara della diversità (percepita) tra Nord e Sud non la trovo.
    ✔ Fatto inserita spiegazione, ma nella voce Via Lattea.
    ✔ Fatto eliminati doppioni.
    • Di astronomia, come si è visto, non capisco un tubo. Ma di felini (gatto domestico, ovviamente), un po' sì: e allora non mi trovo con la similitudine "Ha una forma che ricorda vagamente quella di un'impronta di felino lasciata al suolo, dove le tre stelle ad est sono le dita centrali e la stellina a nord di θ Carinae il primo dito". Nei felini, il primo dito è quello che non poggia a terra; i quattro che compongono l'orma sono il 2°, il 3°, il 4° e il 5°, tutti ravvicinati. Non saprei come ovviare, perché effettivamente l'immagine ricorda una zampata.
    ✘ Non fatto, mi servono informazioni sull'anatomia delle zampe feline.
    Allora: nell'"orma" appaiono solo 4 dita (2, 3, 4, 5), equidistanti [1], [2]. Il 1° dito appare solo nei segni lasciati da un'artigliata; in questo caso, è proprio questo ad apparire discosto.
    ✔ Fatto da Castagna.
    • Attenzione alla coerenza stilistica: una volta c'è Croce di diamante, un'altra "Croce di diamante", poi subito dopo Croce del Sud non ha né corsivo né virgolette. Occorre uniformità (credo che non servano né corsivi né virgolette).
    ✔ Fatto eliminato corsivo.
    • "Incisioni megalitiche": sarebbe interessante saperne di più (dove sono? Come si chiamano? Chi le ha fatte? Esistono immagini?).
    ✘ Non fatto eliminata direttamente la parte, non si riferiva alle vere "Pleiadi del Sud", ma ad un asterismo a cui hanno dato questo stesso nome.
    • "dovevano essere note sia ai Greci che ai Romani" non mi convince, per via del seguito "tuttavia, nessun nome risalente a quell'epoca ci è pervenuto". Meglio "è possibile che fossero note..."?
    ✔ Fatto aggiunta anche una nota esplicativa.
    • "si è pensato che l'assenza di nebulosità residue nelle Pleiadi del Sud potesse essere indicatore di un'età maggiore di quella della sua "controparte" boreale": {{cn}}.
    ✘ Non fatto ma magari ci starebbe un rimando alla formazione degli ammassi aperti.
    Quando c'è un "si pensa che" la nota è di rigore (Wikipedia:Uso delle fonti, 2, b: "interpretazioni dei fatti e opinioni di qualunque genere")
    ✔ Fatto cambiata la frase.
    ✔ Fatto, nana bianco-azzurra, volgarmente nota come stella azzurra.
    E un redirect? Se non per le voci, potrebbe essere utile per la ricerca.
    • "Dintorni" è un termine tecnico, o è possibile usare qualcosa di meglio?
    ✔ Fatto anche perché non si tratta di dintorni reali, ma solo apparenti.
    • Note: da Aiuto:Note, non c'è la necessità di metterle su due colonne (caricare i template costa tempo, un po' di risparmio non fa mai male).
    ✘ Non fatto ogni volta che ho portato voci con note in una colonna, me le hanno sempre divise. Lascio così per evitare possibili problemi e guerre.
    • Ancora note: occorre uniformità: in alcune l'anno è tra parentesi dopo gli autori, in altre dopo il titolo e senza parentesi. Tra l'altro, essendo i testi riportati in bibliografia, non è necessario (benché non vietato) riportare anche in nota l'indicazione bibliografica completa.
    ✘ Non fatto per le note io sono solito scrivere sempre anche i nomi dei singoli parametri, pertanto gli stessi vengono riconosciuti e ordinati dai template stessi; dunque potrebbe dipendere da una questione di diversità di stili dei template usati, i vari "cita...". Io poco ci posso fare.
    • Bibliografia: occorre riportare tutti i testi citati in nota, anche quelli online. Poi, quel "libri" è proprio bruttino; in mancanza di meglio, si può tranquillamente cassare il titoletto.
    Mi pare una ripetizione, mai è stato fatto in voci astronomiche. O si deve fare così?
    Sì: Aiuto:Bibliografia: "la sezione dal titolo Bibliografia contiene i riferimenti bibliografici necessari per reperire i testi utilizzati nella stesura dei contenuti, nonché le letture consigliate".
    ✔ Fatto inserite.
    • Anche "Argomenti generici" e "Argomenti affini" non sono il massimo della bella prosa.
    Idem, abbiamo sempre usato lo stesso stile sempre. Suggerimenti?
    Eh no, qui ci vuole un astrofilo :-)
    • Bruttini quei template di dimensione disomogenea a pie' di pagina.
    ✘ Non fatto Io sono contrario all'omogeneità sempre e comunque, mi rendo conto che sono diversi, ma sono stati progettati per essere funzionali il più possibile (immensi spazi bianchi in template larghi sarebbero pessimi, non ho mai trovato accordo neppure fra i sostenitori dei template aperti o chiusi; inoltre, data la diversità degli oggetti trattati nei template, volerli ridurre tutti ad uno schema preimpostato mi pare folle. In definitiva, scontentiamo tutti per non accontentare nessuno. :-)
    De gustibus. Ma non credo che il Template:NavIC soffrirebbe, se fosse largo come il Template:CatalogoCaldwell. Tanto più che così si potrebbe scrivere che cos'è quella serie di sigle.
    Da fare.
    Men che minuzie, quindi. Ringrazio Roberto per avermi fatto conoscere queste simpatiche stelle a forma di zampa di gatto :-) --CastaÑa 00:25, 9 nov 2008 (CET)[rispondi]
    Grazie a te. --Roberto Segnali all'Indiano 06:15, 9 nov 2008 (CET)[rispondi]
    Firma riassuntiva per le contro-risposte:--CastaÑa 16:30, 9 nov 2008 (CET)[rispondi]