Wikipedia:Bar/Discussioni/Cos'è una "pubblicazione scientifica"

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Cos'è una "pubblicazione scientifica"


Cari tutti, segnalo un dibattito intercorso con Daniele Pugliesi nelle rispettive pdd.

Premesso che esso si connette al confronto avvenuto in sede universitaria il 15 gennaio corrente (Wikipedia:Raduni/15º anniversario di Wikipedia/Palermo) e che io mi occupo professionalmente anche di Bibliometria, segnalo che il Consiglio Universitario Nazionale ha sottoposto al Ministro competente le definizioni di "pubblicazione scientifica" basate anche sul Manuale di Frascati: https://www.cun.it/uploads/4532/proposta_cun_criteri_scientificit%C3%A0.pdf?v=

In particolare richiamo la Vostra attenzione su questa definizione:

"Contributo a opere di carattere lessicografico o enciclopedico: è una pubblicazione scientifica se si propone come esposizione sistematica e critica delle conoscenze specialistiche sviluppate in merito al soggetto identificato dal lemma o dalla voce, è parte di un’opera che esprima un progetto di sistemazione delle conoscenze riferite ad ambiti dotati di interesse scientifico ed è imputata a uno o più autori chiaramente identificabili."

ItWiki è al limite: il vero problema è l'identificazione dei Collaboratori che non firmano col nome reale. Un altro problema potrebbe essere nell'assenza d'una redazione e di uno o più direttori, che caratterizza il sistema Wiki e lo diversifica da altre enciclopedia, su carta e digitali. Ciò perché il controllo di qualità e la valutazione, nelle altre compilazioni enciclopediche, su carta o digitali, sono affidate alla redazione.

Poiché la soluzione di questi problemi potrebbe davvero invogliare esperti di estrazione universitaria a collaborare pongo qui il problema.

Grazie dell'attenzione e cordiali saluti, --Alessandro Crisafulli (msg) 09:19, 19 feb 2016 (CET)[rispondi]

Onestamente non vedo come l'inserimento di un testo che può essere modificato da chiunque possa essere fatto rientrare nel concetto di pubblicazione scientifica. Potrei immaginare che si riesca a ottenere lo status di pubblicazione scientifica per monografie pubblicate su wikibooks: è vero che anche in quel caso possono essere modificate da chiunque, ma resta sempre disponibile (il permalink del)la versione originale dell'autore, e il controllo della comunità potrebbe essere equiparato a quello della redazione. -- .mau. ✉ 09:29, 19 feb 2016 (CET)[rispondi]
La domanda è posta male, premesso che il manuale di Frascati è del 2002, da allora ci sono 14 anni di sviluppo di WP. Per questo dico la definizione deve adattarsi, cambiando. In altri termini non sono i processi che vengono descritti dalla definizioni ancorchè universalmente accettate, ma sono le definizioni che devono seguire adattandosi ai processi (tempestivamente). La modalità di produrre cultura è cambiata come è cambiato il paradigma della stessa grazie a WP. Chi non lo capisce e/o accetta sta fuori, il problema è solo suo. L'anonimato è un falso problema la metrica della produzione di un contributore di WP è tracciata integralmente basta consultarla e conosci lo spessore del soggetto, si giudicano i risultati e non i titoli accademici. La mancanza di redazione nei fatti non è neanch'essa un problema i fatti lo dimostrano, fatto salvo il fatto che le voci "calde" sono iper-revisionate. Alla prossima.--OppidumNissenae (msg) 16:50, 1 mar 2016 (CET)[rispondi]
Addendum: per mesi ho cercato di convincere dei fotoamatori a cedere le loro opere a Commons. L'asino cadeva sempre sullo stesso punto: non si può più lucrare e si perde il diritto di farsi pagare da altri che le userebbero liberamente con la CCSYSA (fatto salvo il diritto d'autore). Vero ma in cambio c'è una visibilità universale che mai avresti altrimenti, rispondevo io.
Niente da fare, a questo punto credo il problema sia loro le foto, che loro hanno, WP prima o poi le troverà.
Lo stesso vale per gli accademici di PA e in generale tutti gli accademici restii a collaborare con WP. Esiste una scienza che si chiama webometrics e altmetrics, alternativa all'IF, che ti misura la tua produzione WPediana quindi ti ripaga accademicamente del tuo lavoro come una rivista o quasi, fatte le dovute differenze. Se vogliono partecipare in cambio di VISIBILITA' e che visibilità, benvenuti! Altrimenti il problema resta a loro è solo loro il problema oggi. Io la vedo così sarò anche un Talebano, ma a questo punto non vedo alternative. Ciao--OppidumNissenae (msg) 17:54, 1 mar 2016 (CET)[rispondi]
OppidumNissenae, non sono d'accordo sul tuo punto: se i ricercatori non vogliono collaborare su Wikipedia per i motivi anzidetti, è compito di noi wikipediani (dato che ne sappiamo di più di loro sul funzionamento di Wikipedia) proporre ad esempio Wikibooks (come suggerito da mau) in modo che il loro operato possa rientrare nell'ambito delle "pubblicazioni scientifiche".
Oltre a ciò sarebbe bene creare una pagina di aiuto su Wikibooks che spieghi la questione, indicando tutti i punti che debbono essere rispettati affinché una raccolta di pagine su Wikibooks possa essere considerata una pubblicazione scientifica a tutti gli effetti. Ciò vuol dire che il volontariato su Wikibooks rientrerebbe a tutti gli effetti nelle attività che un ricercatore può aggiungere al proprio CV. Già questo dovrebbe invogliarli abbastanza a collaborare. Inoltre tra una pagina di Wikibooks e un'altra è molto probabile che i ricercatori diano un'occhiata anche alle pagine di Wikipedia per fare qualche piccola correzione e che aggiungano qualche immagine su Commons. --Daniele Pugliesi (msg) 16:13, 3 mar 2016 (CET)[rispondi]
p.s.: Oltre a Wikibooks, si potrebbe proporre ai ricercatori Wikinotizie come mezzo per pubblicizzare le loro ricerche. --Daniele Pugliesi (msg) 16:34, 3 mar 2016 (CET)[rispondi]
Diciamo la stessa cosa!. Io dico che va certamente illustrato e bene il meccanismo di WP e quanto serve per avvicinare i potenziali contributori. Ma se si arenano come è successo a me per il discorso Licenza CCSYSA oppure per il meccanismo di peer-review, che su WP sembra non esserci, che fare? Il Problema è loro. Wikibooks certo ma diventa un obbiettivo surrogato a questo punto, se serve per avvicinarli ok, ma non me lo porrei come fine. Anche perchè sembra che così wikibooks faccia concorrenza a riviste open-source come PLOS e simili.--OppidumNissenae (msg) 16:37, 3 mar 2016 (CET)[rispondi]
Wikibooks in un certo senso si avvicina più ad arXiv che a PLOS, però il fatto che ci sia un certo tipo di review (che può essere riconosciuta dall'autore originale con un'altra modifica al suo testo) aiuta. Onestamente non so se la licenza CC-BY-SA dia problemi dal punto di vista burocratico: sulla mancanza di peer review vera e propria i problemi sono maggiori ma qui ho il sospetto che bisognerebbe fare lobbying sul CUN.
Non essendo mai entrato nel mondo universitario se non da studente, non so se le pubblicazioni debbano essere solo di ricerca o anche didattiche: in questo secondo caso il problema della peer review non è più così importante. -- .mau. ✉ 09:48, 4 mar 2016 (CET)[rispondi]

[ Rientro] Non conoscevo arXiv, che in realtà è lontano dai miei interessi, dopo averlo studiacchiato penso che wikibooks non può entrare in concorrenza con lo stesso, per diversi motivi. Pensandoci, però vedo wikibooks come un modo che consente una certa peer-review quando lo si usi per fare tipo delle dispense universitarie. Ai miei tempi dei ragazzi creavano dispense delle lezioni seguite che poi venivano venduta ad un prezzo politico; parlo degli anni 70-80. Credo che si potrebbe fare la stessa cosa oggi, il vantaggio per chi ci lavora è la visibilità. Il prof. vedrebbe allargata la sua audience su scala nazionale o internazionale se scritte in inglese. Gli studenti UNI potrebbero così entrare nel mondo Wiki facendo un servizio a se stessi ed ad altri; infondo si tratta di mettere in rete sistemandole le lezioni seguite. I Prof. devo concettualizzare le proprie lezioni per un pubblico più ampio. Su questa base penso si possa sviluppare qualcosa che poi servirà per arruolare ai tutti i progetti di Wiki. Servirebbe una squadra di lobbisti che batta le UNI per arruolare studenti e prof. al progetto. Mi piace come idea! Si mi piace. Il passo successivo sarebbe quello di mettere in rete le tesi di laurea, e quello di creare pagine in n0 su temi prefissati per le interrogazioni d'esame.--OppidumNissenae (msg) 12:37, 4 mar 2016 (CET)[rispondi]