Volvera

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Volvera
comune
Volvera – Stemma
Volvera – Bandiera
Volvera – Veduta
Volvera – Veduta
La cappella Pilotti
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoIvan Marusich (lista civica VolverAttiva) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate44°57′N 7°30′E / 44.95°N 7.5°E44.95; 7.5 (Volvera)
Altitudine251 m s.l.m.
Superficie20,98 km²
Abitanti8 596[1] (31-8-2021)
Densità409,72 ab./km²
FrazioniBongiovanni, Gerbole, Panealba, Serafini, Zucche
Comuni confinantiAirasca, Cumiana, None, Orbassano, Piossasco, Rivalta di Torino
Altre informazioni
Cod. postale10040
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001315
Cod. catastaleM133
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 772 GG[3]
Nome abitantivolveresi
PatronoSanta Maria Maddalena
Giorno festivo22 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Volvera
Volvera
Volvera – Mappa
Volvera – Mappa
Localizzazione del comune di Volvera nella città metropolitana di Torino
Sito istituzionale

Volvera (La Volvera in piemontese) è un comune italiano di 8 596 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il Chisola a Volvera

Il territorio del comune di Volvera, tutto pianeggiante, si estende su un antico terrazzo alluvionale. Il centro del paese si trova a una quota di 251 m sul livello del mare. I terreni sono molto diversificati, da quelli sciolti con abbondanza di sassi fino a quelli sabbioso-limosi, passando per quelli fortemente argillosi (a quest'ultima caratteristica è dovuta la presenza in passato di una fornace per la produzione di terracotta). Il comune è bagnato dal torrente Chisola.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'antichità Volvera era conosciuta come Laurera, nome probabilmente dovuto alle piante di lauro presenti nel paese e attorno alle mura dell'antico castello di Volvera.
Le prime notizie sul centro abitato risalgono all'XI secolo: nel 1029, infatti, la metà del paese venne donata dal vescovo di Asti, Alrico, al monastero di San Giusto di Susa, che ottenne l'altra metà dal prete Sigifredo nel 1037. Nel XII secolo il paese entrò a far parte dei possedimenti dei conti di Piossasco. Gualtieri I, all'interno della politica di ampliamento del suo feudo, occupò Volvera, sottraendola al controllo dei monaci. Nonostante l'appello al conte Amedeo III di Savoia, pronunciatosi a favore dei monaci, questi ultimi non riebbero il feudo, anche per il non fattivo intervento di Amedeo che non voleva inimicarsi i Piossasco, da tempo suoi fedeli seguaci. I Piossasco rimasero quindi feudatari di Volvera fino all'abolizione della feudalità alla fine del XVIII secolo.

Rievocazione storica della battaglia della Marsaglia, che si tiene ogni due anni nelle campagne di Volvera

Volvera fu sede di numerosi scontri di truppe, tra cui sono da ricordare quelli culminati nella battaglia della Marsaglia (4 ottobre 1693) e il passaggio di truppe francesi nel 1799 in occasione della presa di possesso del Piemonte, dopo la cacciata del re Carlo Emanuele IV. Dopo la battaglia della Marsaglia il centro abitato di Volvera venne rovinato, incendiato e saccheggiato con danni immensi che restarono evidenti per molto tempo e non venne risparmiata neanche la chiesa parrocchiale. A causa dei più di dodicimila soldati caduti nelle campagne e lasciati insepolti per settimane, i terreni rimasero incoltivabili per anni: una volta sepolti i caduti, i campi furono decorati da centinaia di croci in legno; oggi in memoria dei caduti è presente il monumento "Croce Barone", una grande croce in pietra installata sulla strada antica di Pinerolo nel 1913.

Piano della battaglia della Marsaglia (ottobre 1693)

Secondo conflitto mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Volvera e le campagne confinanti furono sede di vari aviolanci alleati e dal dicembre del 1944 il paese fu centro del comando della "Brigata Campana", costituita da vari gruppi partigiani per un totale di circa 200 combattenti che attuarono svariate operazioni di sabotaggio e scontri a fuoco che portarono alla liberazione dei paesi e delle valli vicine.

Ritrovamenti di epoca romana[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni del Novecento nel centro di Volvera, durante uno scavo per le fondamenta di una casa, vennero alla luce due tombe; la scoperta venne inizialmente comunicata all'autorità comunale, ma poi a nessun ufficio competente e questo portò alla distruzione del sito.

All'interno delle due tombe, una a cappuccina senza corredo e l'altra in pietra con corredo, furono rinvenuti materiali particolarmente importanti, quali una patera in bronzo e un set di strigili, tutti elementi riferibili all'attività sportiva dell'antica Roma. Questi oggetti servivano per ripulirsi dopo aver praticato attività ginnica: la patera era sostanzialmente una padella che veniva utilizzata per risciacquarsi il corpo, mentre gli strigili erano usati per detergere e pulire la pelle con olio e polvere di pomice o sabbia. La presenza di questi oggetti caratterizza alcune sepolture di ceti elevati tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 gennaio 1999.[4]

«Stemma d'azzurro, all'albero di lauro di verde, fustato al naturale, nodrito nella pianura diminuita di rosso, munito di sei rametti, tre in banda e tre in sbarra, ciascuno con tre foglie poste a ventaglio sulla sommità, e di altra foglia, posta in palo sulla sommità dell'albero, i rametti alternati da quattro ramoscelli, due in banda e due in sbarra, ognuno cimato dalla drupa di nero. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto in lettere maiuscole di nero, Ingenio VirtutiQue Decus. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Giovanni[modifica | modifica wikitesto]

Costruita intorno all'anno 1000, è stata la chiesa parrocchiale fino al 1617. Sorge al centro del cimitero comunale e presenta un ciclo di affreschi del XVI secolo e uno del XIX secolo.

Chiesa patronale dell'Assunzione di Maria Vergine[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione della chiesa parrocchiale fu ordinata dall'arcivescovo di Torino Carlo Broglia nella sua visita pastorale del 1595, perché quella vecchia - l'attuale chiesa di San Giovanni Battista del cimitero, risalente al XIII secolo - era diventata scomoda per il paese che si andava espandendo. Furono necessari 20 anni, dal 1598 al 1618, per portare a termine l'opera. Già in origine la chiesa era composta da tre navate, ma nel corso degli anni, in seguito alle varie ristrutturazioni, è stata arricchita via via da statue, cornici e capitelli (da ricordare i due principali cambiamenti, che furono la ricostruzione del pavimento in losoni di pietra e la sostituzione dell'originale altare di legno con uno di marmo).

Chiesa dello Spirito Santo o della Confraternita[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa dello Spirito Santo, conosciuta come la "cappella della confraternita", sorge in via XXIV Maggio e presenta una facciata intonacata con timpano triangolare. Il campanile barocco in mattoni e con cupola in rame è notevole per l'armonia del disegno di impostazione juvarriana. All'interno è presente un'opera pittorica attribuita a C. Sacchi, della scuola di Guglielmo Caccia detto "il Moncalvo". [5]

Cappella Pilotti[modifica | modifica wikitesto]

La cappella Pilotti (Capela 'd Pilòt)[6] è un'opera architettonica di particolare pregio di Volvera. Si trova fuori del paese a ridosso dell'autostrada Torino-Pinerolo, nei pressi dello svincolo di Volvera. Era stata costruita come cappella privata da un certo Giuseppe Pilotto all'inizio del XVIII secolo. Fu successivamente ampliata e divenne nel tempo luogo di devozione della comunità cristiana di Volvera. È stata recentemente restaurata in occasione della costruzione dell'autostrada e ospita occasionalmente eventi culturali.

Cappella San Pancrazio[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione di inizio secolo XX, quasi contemporanea della Mole Antonelliana, è modulata secondo un canone tardo neoclassico. La parte inferiore della facciata presenta lesene e colonne in muratura. Al centro dell’ordine superiore si apre un rosone rotondo tra due angeli in cemento e stucco. Un timpano triangolare e due pinnacoli laterali concludono la facciata. Anticamente esisteva sul luogo una cappella dedicata a san Pancrazio martire, patrono di quel rione. Inoltre, la cappella dedicata a San Sebastiano martire venne distrutta dalle soldatesche francesi nelle primavere del 1799 e del 1814, quando saccheggiarono Volvera.

Cappella della Consolata[modifica | modifica wikitesto]

Fu la prima chiesa delle frazioni di Volvera, costruita nel 1849 in un piccolo spazio vicino alla strada antica di Pinerolo. Nel 1918 la cappella fu acquistata dall’avvocato Stefano Bertolini che la affidò alla figlia e, insieme, si impegnarono tenacemente a regolarizzare la posizione canonica e giuridica della chiesetta e a promuoverne un suo devoto utilizzo da parte dei gerbolini (abitanti della frazione Gerbole di Volvera).

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Negli ultimi cinquant'anni, a partire dall'anno 1961, la popolazione residente si è quadruplicata.

Abitanti censiti[7]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

A Volvera è stata inaugurata la biblioteca comunale nel 2008. Ha sede in una vecchia cascina, adiacente al teatro[8].

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

A Volvera è presente il Teatro Bossatis, edificio polifunzionale in cui vengono ospitati spettacoli di teatro e circo, con corsi annessi[9]. Il teatro è gestito dall'associazione no profit "Arte Della Commedia", che gestisce la parte teatrale[10], e dal 2017 dall'Associazione di promozione sociale Jaqlé, che gestisce la parte del circo[11]. Il teatro è stato inaugurato nel 2008 e ha sede nella ex-cascina Bossatis, accanto alla biblioteca[8].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 luglio 1988 9 giugno 1990 Angelo Finello Democrazia Cristiana Sindaco [12]
9 giugno 1990 21 ottobre 1993 Angelo Finello Democrazia Cristiana Sindaco [12]
11 novembre 1993 24 aprile 1995 Benito Sciarappa Partito Socialista Italiano Sindaco [12]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Marco Porporato centro-sinistra Sindaco [12]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Marco Porporato centro-sinistra Sindaco [12]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Attilio Vittorio Beltramino lista civica Sindaco [12]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Attilio Vittorio Beltramino lista civica Sindaco [12]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Ivan Marusich lista civica Volverattiva Sindaco [12]
27 maggio 2019 in carica Ivan Marusich lista civica Volverattiva Sindaco [12]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il Volvera Rugby partecipa, con la seniores maschile, al campionato italiano di rugby di serie C, con la seniores femminile al campionato italiano di serie A ed ha uno dei più numerosi gruppi di "mini rugbisti" del Piemonte
L'Atletico Volvera Calcio partecipa al campionato piemontese di calcio di seconda categoria.
Entrambe le squadre giocano le partite interne al campo comunale di via Castagnole.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Volvera, su Archivio Centrale dello Stato.
  5. ^ Comune di Volvera - Chiesa dello Spirito Santo | Comune di Volvera
  6. ^ La cappella barocca in autostrada, su thelightcanvas.com. URL consultato il 25 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2016).
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ a b Guida alle Biblioteche dell'Area Metropolitana Torinese, Regione Piemonte.
  9. ^ Teatro Bossatis Home, su teatrobossatis.com.
  10. ^ ADC Staff e mission, su teatrobossatis.com.
  11. ^ Chi siamo, su jaqule.com.
  12. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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