Vincenzo Andriani

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Vincenzo Andriani (Carovigno, 10 novembre 178829 aprile 1851) è stato un medico e archeologo italiano.

Studi[modifica | modifica wikitesto]

Fu autore di studi e ricerche inerenti alle scoperte effettuate nella sua città e nel territorio. All'archeologia, alla numismatica e all'epigrafia si dedicò con passione, ma con formazione da dilettante.

Studioso del dialetto mesopotamico, fu citato nel Bollettino Archeologico Napoletano in merito a un ritrovamento di patera capuana, sulla quale comparivano scritte mesopotamiche da lui stesso analizzate[1].

Scambiò diverse epistole di aggiornamento sulla progressione di analisi e lavoro sulla decifrazione di geroglifici mesopotamici con il sacerdote Don Giovanni Padalino.[1]

L'Andriani lasciò anche notizie storiche inedite sul Santuario di Maria SS. di Belvedere di Carovigno, relative al dipinto della Madonna, del quale, insieme a un altro storico, sostenne che fu realizzato da seguaci del cristianesimo in fuga a causa dell'editto del 726 dell'imperatore Isaurico.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Sull'aria di Brindisi, Napoli 1827
  • Dell'Antica città di Rudia, patria di Ennio, Napoli, 1851
  • Carbina e Brindisi, memorie storiche-filologiche, Ostuni, 1889

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

A suo nome è intitolata la scuola dell'infanzia presso Carovigno, suo paese natale, in memoria dei suoi studi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dal Bullettino Archeologico Napoletano, pubblicato da Francesco M. Avellino nel 1846.
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