Villa La Barbolana

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Villa La Barbolana
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàAnghiari
IndirizzoTavernelle
Coordinate43°33′02.62″N 12°01′07.96″E / 43.550728°N 12.018877°E43.550728; 12.018877
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1556-1582
Stilerinascimentale-barocco
Usoabitativo
Realizzazione
Committentefamiglia Barbolani di Montauto

Villa La Barbolana è situata in località Tavernelle di Anghiari, in provincia di Arezzo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La Barbolana rappresenta un singolarissimo esempio di villa fortificata in territorio aretino. L'originale impostazione tipologica e volumetrica con l'eccezionale sviluppo in altezza della torre centrale e la non comune posizione geografica ne fanno un elemento emergente e determinante nel paesaggio della Valtiberina.[1]

La villa è collegata al Convento dei Cappuccini, posto più in alto, attraverso un rettilineo affiancato da cipressi. La sua storia è legata a quella del feudo imperiale di Montauto governato fin dal secolo XI dalla famiglia Barbolani di Montauto. L'edificio, voluto da Federigo di Antonio Barbolani e costruito tra 1556 e il 1582, rappresenta un momento di sintesi tra la villa, il palazzo e il castello. Ha una pianta quadrata con bastioni angolari lievemente sporgenti; la mole del volume è scandita dalle finestrature, alcune delle quali finte o ritamponate, ed alleggerita dall'altezza della torre centrale.[2]

Il disegno dell'edificio è d attribuire a Simone Genga.

Gli ambienti interni risultano in gran parte voltati con portali rinascimentali in pietra e pavimentazione in cotto. Al piano terreno è posta la cappella del secolo XVIII. Fin dalla sua costruzione la villa fu funzionale ad una grande tenuta agricola in allestimento e svolse quindi anche il ruolo di centro di fattoria, consolidatosi fra il XVII e XVIII secolo. L'edificio è stato oggetto di ammodernamento nel secolo scorso in occasione del matrimonio tra Carlotta Barbolani di Montauto e Simone Francesco Velluti Zati, duca di San Clemente.[3]

Il pianoro in cui sorge la villa è attualmente sistemato a prato con siepe di bosso perimetrale e una cortina di cipressi sul lato che affaccia verso la val Sovara. Pregevole infine il pozzo in pietra che sorge al lato del vialetto d'ingresso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Toscana, pag. 151
  2. ^ Caciagli, pag. 75
  3. ^ Caciagli, pag. 76

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Caciagli, I feudi medicei, Pacini, Pisa, 1980.
  • Toscana, Milano, Touring Club Italiano, 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]