Viadotto Moro
| Viadotto Moro | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato |  Italia
|
| Città | Ortona |
| Coordinate | 42°18′46.88″N 14°24′52.33″E / 42.313021°N 14.414535°E |
| Dati tecnici | |
| Tipo | ponte a travata |
| Materiale | calcestruzzo armato precompresso |
| Lunghezza | 1 123 m |
| Luce max. | 45 m |
| Larghezza | 19,10 m |
| Carreggiate | 2 |
| Corsie | 4 |
| Realizzazione | |
| Progettista | Ufficio progetti Vianini |
| Ing. strutturale | Vianini Lavori |
| Costruzione | 1967-1968 |
| Costruttore | Vianini Lavori |
| Mappa di localizzazione | |
| |
Il viadotto Moro è un viadotto autostradale italiano, sito lungo l'autostrada A14 (strada europea E55) nel territorio comunale di Ortona. Attraversa la valle del fiume Moro.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il viadotto, commissionato dalla Società Autostrade, fu progettato e costruito dall'impresa Vianini.[1]
I lavori ebbero inizio nel maggio 1967 e si conclusero nell'ottobre dell'anno successivo.[1] Il tronco autostradale venne aperto al traffico il 4 novembre 1969.[2]
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Si tratta di un ponte a travata, in calcestruzzo armato, costituito da 25 campate di 45 m di luce, per una lunghezza totale di 1123 m.[1]
Le travate, prefabbricate, sono appoggiate ai pilastri e hanno una larghezza di 19,10 m.[1] Le travi che sostengono la soletta sono in calcestruzzo armato precompresso, sistema BBRV.[3]
Il viadotto Moro ha caratteristiche costruttive identiche a quelle dei vicini viadotti Riccio II e Saraceni, i quali tuttavia hanno un numero inferiore di campate (rispettivamente, 8 e 4).[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e Viadotti Moro, Riccio e Saraceni... (1970), p. 64.
- ^ Una nuova dimensione per l'Abruzzo, in Autostrade, anno XI, n. 11, Roma, novembre 1969, pp. 30-31, ISSN 0005-1756.
- ^ Viadotti Moro, Riccio e Saraceni... (1970), p. 65.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gaetano Bologna, Germana Bonelli e Galileo Tarantino (a cura di), Viadotti Moro, Riccio e Saraceni ad Ortona (Chieti) per l'Autostrada Bologna-Canosa, in Realizzazioni italiane in cemento armato precompresso 1966/70, supplemento straordinario a L'Industria Italiana del Cemento, nº 6, Roma, AITEC, giugno 1970, pp. 64-69, ISSN 0019-7637.
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