Vetro curvo

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Vetro curvo all'interno dell'Acquario marino di Kelly Tarlton.

Il vetro curvo (o vetro curvato) è un vetro che è stato reso curvo in seguito ad un processo termico e successivo raffreddamento.[1]

Tipologie[modifica | modifica wikitesto]

Esistono tre tipologie di vetri curvi:

Processo[modifica | modifica wikitesto]

Il vetro viene sottoposto ad un processo di riscaldamento graduale a temperature comprese tra i 500 ed i 600 °C, in seguito al quale rammollisce e aderisce per forza di gravità ad uno stampo curvo (concavo o convesso) situato sul fondo dell'ambiente riscaldato.[1]

La fase di raffreddamento avviene molto lentamente, per consentire al materiale di acquisire una resistenza alla flessione maggiore rispetto ad un normale vetro piano (la resistenza è maggiore anche rispetto ad un vetro piano temprato).

Il vetro curvo può essere inoltre levigato con uno speciale flex.

È possibile curvare vetri colorati, fusi, riflettenti, stampati, di spessore compreso tra i 4 e i 19 millimetri[2] e con dimensioni non superiori a 3×4 o 2×5 metri.[2] Inoltre si possono curvare vetri rifiniti che abbiano subito operazioni quali la serigrafazione, l'incisione, la foratura, la sabbiatura, o l'inclusione di asole.

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

Gli utilizzi del vetro curvo dipendono dalla particolare tipologia:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Haldimann, p. 16.
  2. ^ a b Lyons.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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