Verdi colline d'Africa

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Voce principale: Romanzi di Ernest Hemingway.
Verdi colline d'Africa
Titolo originaleGreen Hills of Africa
AutoreErnest Hemingway
1ª ed. originale1935
Genereromanzo
SottogenereAutobiografia
Lingua originaleinglese
AmbientazioneKilimanjaro (Africa)

Verdi colline d'Africa (Green Hills of Africa, 1935) è un romanzo autobiografico dello scrittore statunitense Ernest Hemingway.

Racconta del primo safari in Africa Orientale a cui Hemingway e la moglie Pauline Pfeiffer parteciparono nel dicembre del 1933, con la guida del leggendario Philip Percival. Quasi tutta la storia si svolge nella regione del Lago Manyara, fra Kenya e Tanzania. L'opera fu pubblicata per la prima volta a puntate su Scribner's Magazine, dal maggio al novembre del 1935, con illustrazioni di Edward Shenton.

Il safari del 1933 fu anche ispirazione per due racconti brevi di Hemingway: La breve vita felice di Francis Macomber e Le nevi del Chilimangiaro. Il secondo safari di Hemingway, compiuto fra il 1953 e il 1954, è narrato in Vero all'alba (True at First Light).

Il romanzo fu accolto tiepidamente dai critici, che peraltro in un passaggio del libro chiamava "pidocchi che strisciano sulla letteratura". Edmund Wilson lo definì il "solo libro veramente debole" di Hemingway e Bernard de Voto disse di ritenerlo "un libro proprio piccolo per essere scritto da un grande uomo". Hemingway dichiarò di ritenere ingiusti questi giudizi. Ormai prossimo alla morte, nel novembre del 1958, Hemingway offrì i diritti della traduzione polacca di Verdi colline d'Africa come premio per il miglior romanzo polacco del 1959.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Ernest Hemingway accanto a un leone abbattuto nel 1934

Il libro è un diario in forma romanzata del safari compiuto dal protagonista-autore in Africa. Vi trovano ampio spazio le colorate descrizioni sia della caccia grossa che del paesaggio africano. In diversi momenti dell'opera Hemingway introduce digressioni sul mestiere dello scrittore e sulla storia della letteratura, in particolare statunitense.
Durante una conversazione che avviene tra l'autore e Kandinsky, che è colui che organizza il reclutamento degli indigeni, i due parlano di libri e di scrittori e quando Kandinsky chiede a Hemingway quali siano i buoni scrittori, egli risponde che tutta la Letteratura Americana moderna deriva da Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain.

(EN)

«The good writers are Henry James, Stephen Crane, and Mark Twain. That's not the order they're good in. There is no order for good writers....All modern American literature comes from one book by Mark Twain called Huckleberry Finn. If you read it you must stop where the Nigger Jim is stolen from the boys. That is the real end. The rest is just cheating. But it's the best book we've had. All American writing comes from that. There was nothing before. There has been nothing as good since.»

(IT)

«Sono Henry James, Stephen Crane e Mark Twain. Ma badi, non li ho messi in ordine di valore. Non è possibile fare una classifica dei buoni scrittori...Tutta la letteratura americana moderna viene fuori da un libro di Mark Twain: Huckleberry Finn. Se lo legge si fermi però quando i ragazzi perdono il negro Jim. Quella è la fine, il resto è un trucco. Ma è il nostro libro più bello, e tutto quanto è stato scritto in America viene di lì: prima non c'è niente e dopo niente che lo valga.»

Edizioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ernest Hemingway, Verdi colline d'Africa, Arnoldo Mondadori, Milano, 1961 pag.30

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