VM Giornale

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VM Giornale
PaeseItalia
Anno1991-1996
Generetelegiornale
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
IdeatoreDaniela Brancati
Rete televisivaVideomusic

Il VM Giornale è stato il telegiornale trasmesso dalla rete televisiva nazionale Videomusic dal 1991 fino alla chiusura della stessa emittente, avvenuta nel 1996[1].

Il notiziario[modifica | modifica wikitesto]

Data l'esigenza di Videomusic di trasmettere un telegiornale, in applicazione della legge Mammì che prevedeva tale obbligo per tutte le reti nazionali private italiane, l'editore dell'emittente Marialina Marcucci affidò alla giornalista de la Repubblica Daniela Brancati il compito di ideare e dirigere un notiziario per la sua emittente, che fosse orientato prevalentemente ad un pubblico giovane[1], di un'età compresa tra i 14 e i 35 anni[2]; la prima edizione del telegiornale andò in onda il 6 novembre 1991 sostituendo il Super Channel Headline News, notiziario prodotto a Londra per l'emittente Super Channel che dal 7 ottobre 1991 veniva trasmesso da Videomusic in attesa di proporre una testata propria[1]; le notizie per il nuovo notiziario venivano comunque fornite da Super Channel[2].

Dopo due anni di direzione, Brancati venne chiamata in RAI dove le affidarono la direzione del TG3; venne sostituita così, dal primo dicembre 1994, da Tana De Zulueta, giornalista inglese già corrispondente per il The Economist[3], che mantenne la carica solo per pochi mesi a causa di contrasti con la nuova direzione dell'emittente, passata in mano a Vittorio Cecchi Gori, che si dichiarò contrario alla presenza di una giornalista straniera alla direzione di una testata italiana.[1] Al suo posto arrivò quindi, dall'aprile 1995, Marco Giudici, che cambiò il titolo al notiziario in VMG[1].

Il telegiornale andava in onda da Roma, prodotto dalla società televisiva Artes e, in seguito, dalla Cecchi Gori News & Sport. Tra i giornalisti che hanno lavorato per la testata, che in media era composta da una redazione di 15 elementi, c'erano Gianni Riotta, che confezionava servizi di costume dagli Stati Uniti d'America, Demetrio Volcic, arrivato nel 1995 con la nuova direzione di Giudici[1] e alcuni giornalisti che poi, dopo l'acquisto di TMC da parte di Cecchi Gori, sono confluiti in TMC News, poi TG LA7, come Alessandra Sardoni, Damiano Ficoneri, Francesca Todini, Andrea Molino e Flavia Fratello, che condusse la prima edizione del tg insieme a Roberto Pavone[2].

Stile e innovazione[modifica | modifica wikitesto]

Il telegiornale si impose nel panorama televisivo italiano con uno stile fortemente innovativo e differente da quello delle testate giornalistiche delle altre reti nazionali, anche a causa del target di riferimento di Videomusic, emittente interamente dedicata alla musica e al mondo dei ragazzi; i giornalisti si presentavano al pubblico in piedi (e non dietro una scrivania, come in tutti gli altri telegiornali)[4], salutando con un semplice "Ciao" in luogo del convenzionale "Buongiorno", in uno studio avente come sfondo una terrazza metropolitana.[1] Anche il ritmo che scandiva le notizie e i servizi - realizzata con una tecnica simile a quella dei videoclip musicali - era serrato, mentre i temi trattati erano prevalentemente legati al mondo dei giovani, con notizia sulla scuola, l'università, l'ecologia, la musica e il cinema,[1][2] che solitamente venivano esclusi dai principali notiziari italiani.[5]

Nel corso degli anni, la formula venne ancor di più approfondita riducendo lo spazio dei giornalisti in studio e riducendo il tempo dedicato a servizi e inchieste, fino ad un massimo di un minuto e mezzo per ciascuno. Nel 1995 debuttò inoltre la rubrica Count Down, una sorta di tg flash che conteneva sei o sette notizie raccontate nel tempo massimo di 60 secondi, formula poi riproposta da Le iene.[1]

Attento anche agli eventi, il telegiornale produsse degli speciali dedicati ad alcuni concerti, come il "No alla droga" voluto dal Consiglio dei Ministri trasmesso il 22 novembre 1992,[6] o una serata di servizi e inchiesta sulla pace nel mondo in occasione della Giornata della Nazioni Unite che si tenne ad Assisi il 24 ottobre 1993.[7]

Collocazione oraria[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente, il notiziario veniva trasmesso tutti i giorni con due appuntamenti fissi, alle 19:30 e alle 23:30, supportato durante la giornata da dei brevissimi notiziari della durata di due minuti con cadenza oraria.[2] Dal 18 maggio 1995 il notiziario subì un restyling, in concomitanza con la direzione di Marco Giudici, mentre nel 1996, a causa della crisi finanziaria che l'emittente stava vivendo, il telegiornale fu ridotto ad una sola edizione quotidiana fino alla sua chiusura, avvenuta in concomitanza con il termine delle trasmissioni di Videomusic e l'avvio della nuova emittente TMC 2, che propose il nuovo notiziario Flash[1].

Scoop e inchieste[modifica | modifica wikitesto]

Il notiziario nel corso degli anni suscitò l'attenzione anche per aver realizzato diversi scoop, tra i quali un'intervista a Carlo De Benedetti in cui smentì le insistenti voci in merito al suo interesse nella realizzazione di un terzo polo televisivo, o un servizio di Laura Riccetti e Roberto Pavone del 10 novembre 1995 in cui rivelarono che il latitante Delfo Zorzi, accusato di essere l'esecutore materiale della strage di Piazza Fontana, si trovava a Tokyo.[1]

Secondo una rilevazione indipendente, il telegiornale ottenne buoni ascolti, oscillando sempre tra i 250.000 e il mezzo milione di spettatori,[1] ma arrivando nel 1994 anche a 700.000.[3]

Conduttori[modifica | modifica wikitesto]

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

Nome Periodo
Daniela Brancati 1991-1994
Tana De Zulueta 1994-1995
Marco Giudici 1995-1996

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l Baroni, pp. 531-533.
  2. ^ a b c d e Silvia Fumarola, Parte il "TG - Giovani" di Videomusic, in la Repubblica, 6 novembre 1991. URL consultato il 30 giugno 2016.
  3. ^ a b Leandro Palestini, "Un piccolo tg con grandi nomi", in la Repubblica, 9 novembre 1994. URL consultato il 30 giugno 2016.
  4. ^ Laura Putti, Tanti auguri Videomusic. Festa grande il primo aprile, in la Repubblica, 24 marzo 1994. URL consultato il 30 giugno 2016.
  5. ^ Leandro Palestini, Aspettando TMC Videomusic riparte, in la Repubblica, 8 ottobre 1993. URL consultato il 30 giugno 2016.
  6. ^ Musica italiana in diretta su 4 reti, in la Repubblica, 22 novembre 1992. URL consultato il 30 giugno 2016.
  7. ^ Oggi la Messa di Battiato, in la Repubblica, 24 ottobre 1993. URL consultato il 30 giugno 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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