Utente:Vituzzu/Memorie del Terzo Reich

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Memorie del Terzo Reich
Titolo originaleErinnerungen (Memorie)
AutoreAlbert Speer
1ª ed. originale1969
Generestoria
Sottogenereautobiografia

«Abbagliato dalle possibilità della tecnica, l'ho servita negli anni decisivi della mia esistenza. Ora, al termine di questa mia esistenza, essa, la tecnica, trova davanti a sé il Dubbio.»

Memorie del Terzo Reich (conosciuto anche col titolo originale Memorie o con quello con cui venne pubblicato nei paesi anglofoni Dentro al Terzo Reich) è un memoriale autobiografico scritto da Albert Speer, ex-architetto personale e ministro degli armamenti di Adolf Hitler. Il libro frutto della rielaborazione delle oltre 2000 pagine[1] di appunti scritte dallo stesso Speer durante i venti anni di dentenzione nel carcere di Spandau cui fu condannato al processo di Norimberga.

Struttura del libro

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Speer al banco dei testimoni al processo di Norimberga

Il libro (che nell'edizione italiana conta quasi 700 pagine) è formato da trentacinque capitoli divisi in tre sezioni che abbracciano la vita di Speer dall'infanzia alla sentenza di condanna al processo di Norimberga, il 30 settembre 1946. Le tre sezioni del libro ricalcano tre fasi della vita di Speer: la prima in cui lui è l'architetto ufficiale del Regime, la seconda (in seguito alla morte di Fritz Todt) in cui è ministro al munizionamento e poi alla produzione bellica ed infine (dopo il complotto del 20 luglio)) il disfacimento della Germania hitleriana. Secondo quanto affermato dall'autore nella prefazione al libro questo fu scritto in una prima stesura terminata il 26 dicembre 1954, in una seconda stesura terminata il primo ottobre 1966 (giorno della sua scarcerazione) ed infine nell'edizione definitiva data alle stampe presso Verlag Ullstein Gmbh di Francoforte nel 1969.

  1. Le mie origini, la mia giovinezza
  2. Professione artistica e professione ideologica
  3. Su un nuovo binario
  4. Il mio catalizzatore
  5. Architettura da megalomani
  6. Il mio lavoro più importante
  7. L'Obersalzberg
  8. La nuova Cancelleria del Reich
  9. Ventiquattr'ore alla Cancelleria
  10. In piena esaltazione imperiale
  11. Il globo terraqueo
  12. Inizio del declino
  13. L'eccesso

Parte seconda

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  1. Il nuovo compito
  2. Improvvisazione organizzata
  3. Troppo tardi
  4. Hitler comandante supremo
  5. Intrighi
  6. Numero due della gerarchia dello stato
  7. Bombe
  8. Hitler nell'autunno 1943
  9. In discesa
  1. La mia malattia
  2. La guerra perduta tre volte
  3. Ordini sbagliati, armi miracolose ed SS
  4. Operazione "Walküre"
  5. L'ondata da Occidente
  6. Il crollo
  7. La dannazione
  8. L'ultimatum di Hitler
  9. Cinque minuti dopo le dodici
  10. L'annientamento
  1. Tappe della prigionia
  2. Norimberga
  3. Conclusione

Contenuti del libro

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Discendente dal lato materno da una ricca famiglia di industriali del Baden e dal lato paterno da una famiglia di architetti renani Speer nel primo capitolo del libro narra della sua infanzia ad Heildeberg del suo precocissimo amore per l'architettura culminato in una cattedra al Politecnico di Berlino ottenuta subito dopo la laurea. Nel terzo capitolo invece Speer racconta della sua adesione al Nazismo (si iscrisse all'NSDAP nel 1931) e di come fu attratto più dalla figura di Hitler che dal movimento nazista in sè[2]: in una Germania in preda al caos della crisi del '29 Hilter gli sembrò l'unico politico dotato di una visione organica e pragmatica della situazione.

Architetto del Regime

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La Kongressehalle a Norimberga

La figura di Hitler

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Il Regime visto dall'interno

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Valore storico e critiche

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Speer fu uno dei più alti esponenti del regime nazista a sopravvivere alla guerra, l'unico inoltre ad esser considerato da ambo le parti come un uomo lucido ed intelligente. Come affermato da lui stesso al processo di Norimberga Speer poteva considerarsi uno dei pochi amici di Hilter[3] rimase inoltre all'interno del Führerbunker fino a quasi una settimana prima della sua conquista da parte dell'Armata Rossa

  1. ^ Prefazione dello stesso Speer al volume
  2. ^ Ibidem - Cap. III
  3. ^ Idibem cap. XXXIV