Utente:Vincenzo8/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Beverate (Beveràt in dialetto brianzolo) è una frazione del comune di Brivio, in provincia di Lecco.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Beverate, come Airuno, si estende dalle propaggini del Monte Genesio fino a via ai campi. al termine di questa via termina la frazione.

Nella parte bassa del paese scorre un piccolo ramo del torrente Bevera (dove tra l'altro vi prende il nome)

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Con probabili influenze celtiche, molti nomi di città nordiche, di cui moltissime in Lombardia, si sono formati dalla radice del nome principale cui fanno rifermento con l’aggiunta di un suffisso aggettivale e di proprietà, “ate” appunto. Ad esempio, Beverate prende il nome dal torrente che vi scorre nella parte bassa del paese.

Come beverate ci sono altri paesi che prendono il nome dai corsi d'acqua come Lambrate, quartiere della provincia di Milano, deriva dal fiume su cui sorgeva, ovvero il Lambro, a cui è stata aggiunta la terminazione “ate”. Lo stesso percorso linguistico lo possiamo osservare anche per il comune di Brembate, da Brembo più “ate”, ma non sono soltanto i corsi d’acqua a influire sui toponimi. Se consideriamo uno dei luoghi più famosi della zona lombarda, ovvero Linate, ci rendiamo conto che l’antico vicus in oggetto prende il nome invece, dalle copiose coltivazioni di lino presenti nella zona.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

CHIESA DEI SANTI MARGHERITA E SIMPLICIANO

[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale chiesa parrocchiale è stata costruita su progetto dell'ing. Giuseppe Bianchi di Como tra il 1951 e il 1954. Ha pianta rettangolare ed è sostenuta da eleganti capriate in cemento armato a vista. La facciata, a tre ordini, è dotata di un pronao con portale e due ingressi laterali e di tre ampie vetrate poste al secondo ordine.

Nell'abside sono state aperte nel 1993 tre vetrate, su disegno del pittore Lodigiani di Crema, raffiguranti la Madonna, il Cristo Buon Pastore e i simboli dei Santi Patroni. La capriata che sovrasta l'altare riporta l'affresco della creazione realizzato nel 1999 dal pittore Verga. Risale almeno al sec. XII la tradizione che San Simpliciano, successore di Sant'Ambrogio e maestro di Sant'Agostino, fosse nato a Beverate

La fontana pubblica di Beverate, chiamata dai beveratesi la "Trumba", fu progettata a metà del XIX sec. per essere collocata nella piazza antistante l'Oratorio di S. Margherita; dopo vari ripensamenti e riprogettazioni fu costruita nel 1878 all'incrocio fra via Prinetti e via Ai Campi. Originariamente più vasta/ ampia e più avanzata verso la strada

ORATORIO SANTA MARGHERITA

[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio attuale fu costruito nel 1717 dal Card. Erba Odescalchi, commendatario dell'abbazia di Civate, in sostituzione di uno precedente che si trovava a poca distanza da questo, verso Est, e le cui prime notizie risalgono al XIII sec. L'oratorio ha forme classicheggianti che risultano particolarmente pregevoli nell'intero a navata unica, scandita da coppie di lesene e ricchi capitelli in una vasta campata a vela, affiancata da due brevi vani voltati a botte, sopra un dosato fascio di cornici. Lo slancio è riassunto nel piccolo presbiterio a crociera, dove al barocchetto è concessa la perfetta incorniciatura in marmi variegati della pala, attribuita alla scuola del Pittoni: vi sono raffigurati i due patroni, Santa Margherita e San Simpliciano, in venerazione della Vergine. La mensa è adornata da un raffinato paliotto con l'immagine di Margherita vittoriosa sul dragone e si accompagna ad altri pregiati arredi, come il confessionale con grate lavorate a sbalzo e la porta d'ingresso alla sacrestia. La bella architettura e completata dal campanile in viva pietra, eretto dietro l'abside nel 1752.

CASSINA GALBUSERA

[modifica | modifica wikitesto]

Già indicata nelle mappe del catasto Teresiano, è una tipica cascina lombarda a due ordini, un piano terra adibito a stalla e abitazione e un secondo ordine con ampie aperture ad arco a tutto sesto che fungeva da fienile e deposito. Davanti a detta cascina si apriva un'ampia aia lastricata con pietrosi ove i contadini portavano il grano da battere e da trebbiare.

ICONA DI SAN GIOBBE

[modifica | modifica wikitesto]

Da considerarsi con ogni probabilità come la più interessante delle tre icone che raffigurano il Santo e che si trovano nelle corti interne di un insieme di antichi fabbricati situati nel centro storico di Beverate. Benché di difficile datazione, l'immagine votiva è sicuramente una delle più importanti del territorio. Il Santo, tipico della devozione popolare e destinatario di numerosi exvoto legati alla bachicoltura, appare dipinto entro una rosacea inghirlandata. In ossequio all'iconografia diffusa in Occidente, è raffigurato in luogo desolato, in vesti da pastore con bastone e con il corpo ricoperto di pustole. Sotto il dipinto si legge "B. Giobbe. di B."

PARCO DIANA NORSA

[modifica | modifica wikitesto]

Questa installazione a ricordo di Diana Norsa, vittima della Shoah, è frutto del lavoro congiunto degli alunni delle terze medie anno scolastico 2006/2007 con l'artista Alfredo Colombo. L'opera è composta da tre elementi: terra, legno e aria. La Terra: questa terra su cui Diana Norsa ha camminato nella sua permanenza a Beverate. Il Legno: il legno delle piante del parco dove sicuramente ha cercato e trovato l'ombra nelle giornate assolate. L'Aria: l'aria pulita della Brianza degli anni trenta, l'aria di un luogo di ristoro e tranquillità. Ma... La Terra è la terra dove il corpo di Diana Norsa non ha trovato la degna sepoltura. Il Legno è il legno delle traversine dei binari su cui sono corsi i convogli diretti ai campi di concentramento. L'Aria è l'aria irrespirabile dove milioni di uomini, in un disegno folle, sono stati gassati. Questa terra, questo legno, quest'aria sono legati tra loro da una corda che li unisce per sempre. E la stessa terra, è lo stesso legno, e la stessa aria, siamo gli stessi uomini, in cui il bene e il male sono mischiati e solo con una coscienza retta possiamo saper distinguere e scegliere. La corda lega anche Diana Norsa a Beverate, un legame che non potrà più essere sciolto e rimmarrà per sempre. Nessuna follia umana avrà la forza di spezzare i legami che da oggi sono riannodati. In questa installazione non abbiamo riprodotto immagini di Diana Norsa la dittatura nazifascista ha voluto cancellare ogni traccia. Nemmeno un numero marchiato sul braccio e riportato in un registro ci parla di lei. Ma nessuno poteva immaginare che la Terra, il Legno, l'Aria di Beverate e la terra, il legno, l'aria del mondo ci avrebbero parlato ancora di Diana Norsa, perchè il suo spirito è stato più forte della violenza subita e attraversando il tempo ha raggiunto noi. E noi con questa installazione la ricorderemo sempre.

FILATOIO DI BEVERATE

[modifica | modifica wikitesto]

Il filatoio di Beverate, risalente alla seconda metà dell'Ottocento è stato completamente stravolto e reso quasi irriconoscibile dalla destinazione residenziale cui è stato fatto oggetto dopo la caduta in disuso. La presenza dell'attività tessile e la bachicoltura in Beverate è testimoniata anche dalla devozione legata al culto di San Giobbe.

FORNACI DI BEVERATE (EX TESTOR)

[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio dell'antica fornace adiacente alla strada che collega Milano a Lecco, riportato nella cartografia storica del secolo XVIII (catasto Teresiano), oggi non esiste più. Al suo posto si trova un insediamento industriale la cui costruzione risale alla fine dell'800. La casa di tipo padronale, posta a fianco, rappresenta il classico edificio ottocentesco.

IL DOSSO (CANOVA)

[modifica | modifica wikitesto]

Casa colonica tipicamente ottocentesca di grandi dimensioni, con ampio portale di ingresso. Interessante la muratura a vista del paramento murario parte cancellata dall'intervento di

intonacatura che ha interessato la porzione settentrionale dell'edificio. Della serie di loggiati occlusi che si intravedono, rimane aperto il perfetto portico terreno a tre luci su colonne in toscane.

<mapframe>: Il JSON non può essere analizzato: Errore di sintassi