Utente:Ugo Cacciatori/Sandbox

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Ugo Cacciatori (La Spezia, 24 Aprile 1970) è uno stilista, designer e imprenditore italiano e fondatore nel 1998 dell'omonimo marchio Ugo Cacciatori.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato e cresciuto nella zona delle Alpi Apuane di Carrara, Ugo Cacciatori fa parte di una dinastia di proprietari di cave di marmo e artisti tra i quali Benedetto Cacciatori che a Milano diede lustro alla famiglia Estense con importanti sculture neoclassiche. Educato sin da bambino alla materia e alle lavorazioni, sviluppa una profonda passione per le forme fino ad iscriversi, alla fine degli anni ‘80, alla facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Nel 1995 si trasferisce a Londra e dopo due anni di pratica in rilevanti studi di architettura decide di confrontarsi con l’industria della moda collaborando con giovani talenti britannici dai quali apprende metodo e tecniche.

Nel Settembre 1998 presenta il suo primo progetto di collezione a Modamilano. È una piccola ma completa selezione di abiti femminili, innovativa e minimalista. I materiali tradizionali sono mutati in forme e superfici futuribili, un’anteprima di quello che sarà la moda anni dopo. Col nome Ugo Cacciatori esce anche una collezione in argento e pelle e nel Gennaio 2000 la linea uomo viene presentata a Pitti Immagine di Firenze. Rientrato in Italia, decide di vivere a Lerici, un paese al confine tra Liguria e Toscana, già luogo di ispirazione dei poeti romantici Lord Byron e Percy Shelley. Qui prende forma un nuovo atteggiamento creativo espresso con uno stile personale e riconoscibile fatto di dettagli e riferimenti intellettuali. Dopo l’apertura di un piccolo atelier nella storica Piazza Alberica a Carrara, si trasferisce a Milano dove, nel 2005, apre il suo primo showroom. Nel 2007 inaugura la sede di New York consolidando così la presenza internazionale del brand.

Ugo Cacciatori si è recentemente stabilito a Los Angeles dove vive ed ha il suo atelier in una delle più prestigiose ville di Lloyd Wright, la Samuel-Novarro House, luogo in cui il designer ha unito creatività e stile di vita, ispirato e coinvolto dalla città californiana.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Sin dall’inizio della propria carriera, Ugo Cacciatori intraprende un vasto lavoro di consulenza che lo vedrà impegnato in parallelo allo sviluppo del proprio marchio. Nel 1999 una piccola collezione di bijoux in argento in co-branding con Byblos e una serie di abiti-gioiello per la casa di alta moda Lancetti, presentata in occasione di una delle ultime sfilate di Piazza di Spagna, attirano l’attenzione di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, allora responsabili accessori del marchio Valentino, con i quali sviluppa numerose collezioni. Contemporaneamente collabora con Giambattista Valli, allora a capo della Maison Ungaro, poi con Fendi, Marni e Veronique Branquinho e lavora al fianco di Romeo Gigli col quale condivide l’atteggiamento poetico e il senso della materia.

Nel 2006 ricopre per due anni il ruolo di Direttore Creativo di Santacroce, marchio del gruppo Prada. Nel 2008 nasce la collaborazione con Renzo Rosso per la realizzazione della linea di preziosi Diesel e Diesel Black Gold [1], rapporto che durerà quattro anni. Dopo una breve parentesi di consulenza col gioielliere Pascal Mouawad, Ugo Cacciatori decide di dedicarsi completamente al proprio marchio e di sviluppare un concetto di life-style unendo le proprie competenze in un concetto più vicino al design che alla moda.

Marchio[modifica | modifica wikitesto]

Ugo Cacciatori fonda l’omonimo marchio alla fine degli anni ’90. La collezione di abbigliamento, sebbene realizzata in Italia da laboratori esperti, soffre ritardi di produzione dovuti alla distribuzione di nicchia. Senza esitazione, Ugo Cacciatori decide di aspettare momenti di mercato migliori e di sviluppare la propria esperienza disegnando accessori per altre case di moda. Tre anni dopo assisteremo alla particolare rigenesi del marchio. È il 2003 e, mentre viaggia il mondo per ricerca e consulenze, Ugo Cacciatori si rende conto della crescente attenzione verso le sue creazioni. Una clientela sofisticata di buyers, affascinata dalle forme preziose e inusuali, inizia a richiedere i suoi oggetti.

All’inizio del 2004, lo stilista conta già numerosi clienti famosi come Maxfield e Barneys negli Stati Uniti, Harrods e Harvey Nichols in Inghilterra, Antonia, Antonioli e Luisa Via Roma in Italia. Una volta aperto lo showroom di Milano, il nome Ugo Cacciatori diventa rapidamente conosciuto grazie all’apprezzamento dell’ambiente della moda e all’interesse della stampa internazionale [2] che porta il marchio a essere regolarmente rappresentato sulle più importanti testate. I fotografi Steven Klein, Ellen Von Unwerth, Paolo Roversi, Peter Lindbergh, Steven Meisel nonché Karl Lagerfeld, che ne colleziona i gioielli, permettono a Ugo Cacciatori di consolidare la propria immagine. La lista delle celebrities affascinate dal marchio è lunga e trasversale: Madonna[3], Lenny Kravitz, Steven Tyler, Keith Richards, Dita Von Teese, Rihanna, Jay-Z, August Alsina[4] e ASAP Rocky hanno utilizzato le sue creazioni in video, copertine e in numerose apparizioni pubbliche.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

A Ugo Cacciatori si deve l’inizio della gioielleria italiana di moda contemporanea. Il tema dei teschi, di cui è riconosciuto antesignano già dalla fine degli anni ’90 [5] [6], assieme ai ricorrenti elementi scultorei floreali, zoomorfi e sottomarini, sono stati ripresi da numerosi designer, ma il suo stile rimane originale e riconoscibile. Un innato senso decorativo unito a una passione verso l’architettura creano un insolito mix che il designer definisce "modernismo neoromantico" in contrapposizione con le correnti neo-gotiche, post-minimaliste e brutaliste che caratterizzano il gioiello di moda degli ultimi 20 anni. Nelle creazioni di Ugo Cacciatori la costruzione sofisticata delle forme e il trattamento delle superfici diventano l’espressione del più alta dell’artigianato Italiano.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La nota linea di gioielli in oro e argento è caratterizzata da tipici chiaroscuri, realizzati con processi di ossidazione controllata, e dall’uso di una selezione precisa di pietre preziose e perle mabé. Sin dall’inizio è affiancata da una linea di piccola pelletteria e borse rigorosamente in pellami a concia vegetale. Tutte le linee sono prodotte interamente a mano in Italia.

Nel 2012 è stata aggiunta una linea di occhiali realizzata artigianalmente che unisce metalli preziosi a materiali innovativi. Le montature in M49, un polimero biodegradabile fatto con cotone e polpa di legno, brevetto della ditta Mazzuchelli 1849; le lenti sono in cristallo antiurto temperato, sia fotocromatiche che polarizzate, garantite dal marchio Barberini.

Negli anni di vita del marchio, il designer ha sviluppato anche collezioni estemporanee di abbigliamento sartoriale, capi in tessuto e in pelle e scarpe da uomo di manifattura napoletana. Ugo Cacciatori ha continuato a inoltre a disegnare interni per suoi clienti [7] e per le sedi operative del marchio [8]. Nel 2014, il progetto C21Edition [9], innovativa ala dello storico grande magazzino Century 21 di New York, ha dato il via a una serie di commesse internazionali. Nel 2016 prende l’incarico di direzione creativa per gli interni della residenza privata di Zoe Saldana. Dal 2017 il design di interni e di mobili è stato accorpato al marchio.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ugo Cacciatori, con il suo atteggiamento riservato ma pronto a farsi portavoce dei significati delle sue storie, raramente si lascia intervistare o fotografare. Oggi vive a Los Angeles col suo fedele cane Etna, un cirneco che dal 2009 lo accompagna ovunque. Oltre al design, Ugo Cacciatori coltiva una grande passione per la cucina.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ugo Cacciatori per Diesel Black Gold - Fashion Magazine, Ottobre 2012
  2. ^ Vogue Italia, video e intervista, 2010
  3. ^ Madonna, Jump video
  4. ^ August Alsina, Wait video
  5. ^ Skull Style: Skulls in Contemporary Art and Design, Curated Collection 2011
  6. ^ Rock Star Chic: The Dark Side of High Fashion, Curated Collection 2013
  7. ^ Gufo, Nagoya, Japan
  8. ^ Ugo Cacciatori Showroom, New York, pubblicato sulla rivista Places of Spirit, Ottobre 2012
  9. ^ C21 Edition, New York

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]