Utente:Tubi 89/Sandbox

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Cartaditalia
StatoBandiera della Svezia Svezia
Bandiera del Belgio Belgio
Linguaitaliano, svedese, francese, olandese, inglese
Periodicitàsemestrale, annuale
FondatorePaolo Grossi
Fondazione1º aprile 2009
 

Proposta di chiusurasettembre 2019

Cartaditalia è una rivista di cultura pubblicata tra il 2009 e il 2019 in due diverse edizioni (2009-2012: Stoccolma; 2015-2019: Bruxelles). La rivista ha cessato le pubblicazioni nel mese di settembre del 2019.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La rivista è stata fondata nel 2009 da Paolo Grossi, allora direttore dell'istituto italiano di cultura "Carlo Maurilio Lerici" di Stoccolma, con lo scopo di offrire al pubblico svedese, e in particolare agli operatori culturali, degli strumenti di aggiornamento in vari ambiti dell'arte e della cultura italiana contemporanea[1].

Dal 2009 al 2012 la rivista è stata pubblicata, con cadenza semestrale, dall'istituto italiano di cultura di Stoccolma[2] in edizione bilingue (italiano-svedese), per un totale di sette numeri. Parallelamente, fra il 2010 e il 2012, sempre a Stoccolma, è stata pubblicata una collana di libri intitolata Cartaditalia bokserie (i libri di Cartaditalia), di cui sono apparsi dodici volumi[3][4].

Dal il 2015 e il 2019 "Cartaditalia" ha ripreso le pubblicazioni con cadenza annuale presso l'istituto italiano di cultura di Bruxelles diretto da Paolo Grossi. La nuova serie quadrilingue (italiano, francese, olandese e inglese) consta di cinque numeri e di un numero speciale dedicato all' Anno europeo del patrimonio culturale", pubblicato con il supporto dell'Unione europea e distribuito all'evento di presentazione ufficiale dell'Anno europeo del patrimonio culturale come testo di riferimento[5].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La rivista è strutturata per numeri monografici ogni volta affidati a esperti di vari settori disciplinari. Ogni numero propone una "mappa" – da qui il suo nome – di un territorio della creatività italiana contemporanea; dalla letteratura al cinema, dal teatro alle arti visive.

Il comitato scientifico delle rivista è composto da: Guido Davico Bonino, Silvia Fabrizio-Costa, Maurizio Ferraris, Luisa Finocchi, Goffredo Fofi, Jean A. Gili, Elio Grazioli, Nicola Lagioia, Claudio Magris, Vittorio Marchis, Carlo Ossola, Salvatore Silvano Nigro, Martin Rueff, Nicola Sani, Domenico Scarpa, Maurizio Serra, Antonio Tabucchi (fino al 2012, data della sua morte), Gianfranco Vinay.

La prima serie svedese[modifica | modifica wikitesto]

La prima serie di "Cartaditalia" comprende sette numeri, apparsi a cadenza semestrale in edizione bilingue. Ognuno di essi è strutturato in maniera differente in base alle scelte dei rispettivi curatori[6].

  1. Dieci scrittori, un Paese. Romanzi italiani di oggi a cura di Paolo Grossi e Domenico Scarpa (Stoccolma, aprile 2019)[7].
  2. A corpo a corpo. Undici poeti contemporanei, a cura di Martin Rueff (Stoccolma, novembre 2009)[8].
  3. 2000-2010. Dieci anni di cinema italiano a cura di Jean Gili con la collaborazione di Alain Bichon, Jacopo Chessa, Vincenzo Maggitti, Jean-Claude Mirabella, Stefano Missio, Paolo Modugno, Oreste Sacchelli e Christian Viviani (Stoccolma, aprile 2010).
  4. Il nuovo teatro italiano, a cura di Guido Davico Bonino (Stoccolma, novembre 2010).
  5. Un numero speciale a cura Gilles Pécout (Stoccolma, maggio 2011), viene pubblicato in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e concerne il ruolo svolto dalle maggiori città italiane durante il processo di unificazione nazionale.
  6. Nuova fotografia italiana, a cura di Elio Grazioli (Stoccolma, novembre 2011)[9].
  7. Compositori italiani di oggi, a cura di Nicola Sani (Stoccolma, ottobre 2012). Il numero include anche un CD, realizzato in collaborazione con la casa discografica Stradivarius, contenente alcune esecuzioni musicali degli autori trattati.

La seconda serie belga[modifica | modifica wikitesto]

La rivista "Cartaditalia" torna in pubblicazione, dopo una pausa di circa due anni, in una nuova veste quadriligue, le cui copertine sono opera di Guido Scarabottolo.

  1. Cinema del reale: il nuovo documentario italiano 2000-2015, a cura di Emiliano Morreale (Bruxelles, novembre 2015).
  2. Il design italiano. Unità e pluralità a cura di Beppe Finessi (Bruxelles, ottobre 2016).
  3. Nuove frontiere della ricerca scientifica italiana a cura di Luca De Biase e Guido Romeo (Bruxelles, ottobre 2017).
  4. Graphic novel e fumetto italiano, redatto e curato da Giovanni Russo (Bruxelles, ottobre 2018).
  5. Letteratura italiana: il nuovo secolo, a cura di Emanuele Zinato (Bruxelles, maggio 2019)[10] con un dossier fotografico di Antonino Costa.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Parallelamente alla serie svedese, l’istituto italiano di cultura di Stoccolma, ad opera del suo direttore, ha pubblicato una collana di volumi denominata I libri di Cartaditalia. Articolata in due sezioni, la collana comprende, da un lato, titoli di autori italiani contemporanei, dall'altro, testi di autori classici e studi di storia letteraria.

  • Antonio Tabucchi, Beato Angelico Flygande varelser (titolo originale I volatili del Beato Angelico), prefazione di Luminitza Beiu-Paladi, traduzione svedese di Barbro Andersson, luglio 2010.
  • Pier Paolo Pasolini, Amado mio, prefazione di Rinaldo Rinaldi, traduzione svedese di Gustav Sjöberg, settembre 2010.
  • Claudio Magris, Alfabet. Essaäer om litteratur (titolo originale: Alfabeti. Saggi di letteratura), traduzione di Barbro Andersson, ottobre 2010.
  • Italo Calvino, Varför läsa klassikerna (titolo originale: Perché leggere i classici), prefazione di Domenico Scarpa, traduzione di Gustav Sjöberg, luglio 2011.
  • Giuseppe Dessì, San Silvano, prefazione di Anna Dolfi, traduzione svedese di Johanna Hdenberg, luglio 2011.
  • Eugenio De Signoribus, De omvändas rond (titolo originale: Ronda dei conversi), prefazione di Kjell Espmark, traduzione svedese di Julian Birbrajer, ottobre 2011.
  • Andrea Zanzotto, Blikarna häldelserna och senhal (titolo originale: Gli sguardi i fatti e senhal), prefazione di Stefano Agosti, traduzione svedese di Gustav Sjöberg; con un ricordo di Antonio Tabucchi, novembre 2011.
  • Primo Levi, I oviss timme och övriga dikter (titoli originali: Ad ora incerta e Altre Poesie), prefazione di Emanuele Zinato, traduzione svedese di Rogert Fjellström e Louise Kahan, novembre 2011.
  • Elsa Morante, Den andalusiska sjalen (titolo originale: Lo scialle andaluso), prefazione di Massimo Onofri, traduzione svedese di Camilla Storskog, luglio 2012.
  • Pier Paolo Pasolini, Pylades (titolo originale: Pilade), prefazione e traduzione svedese di Carl Henrik Svenstedt, agosto 2012.

Sezione I classici di Cartaditalia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dante Alighieri, Om vältalighet på folkspråket (titolo originale: De vulgari eloquentia), prefazione di Gustav Sjöberg, traduzione svedese di Eric Cullhed e Gustav Sjöberg, marzo 2012.
  • Anders Bergman, Petrarca och litteraturen, settembre 2012.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ITFR) Paolo Grossi, Cartaditalia: une initiative éditoriale de promotion de la culture italienne contemporaine en Suède, in Silvia Fabrizio-Costa, Paolo Grossi e Laura Sannia Nowé (a cura di), «… che solo amore e luce ha per confine». Per Claudio Sensi (1951-2011), Berna, Peter Lang, 2012, pp. 413-424, DOI:10.3726/978-3-0352-0173-4, ISBN 978-3-0352-0173-4.
  2. ^ Paolo Grossi, Carlo Maurilio Lerici e la creazione dell'istituto italiano di cultura di Stoccolma, in AA.VV. (a cura di), Scritti per Guido Davico Bonino. In occasione del suo ottantesimo compleanno, Torino, edizione non venale, 2018, pp. 77-86.
  3. ^ Antonio Tabucchi, Sfogliando il made in Italy, in la Repubblica, 4 gennaio 2012. URL consultato il 17 giugno 2019.
  4. ^ Antonio Tabucchi, Sfogliando il made in Italy, in la Repubblica, 25 marzo 2012. URL consultato il 17 giugno 2019.
  5. ^ Cartaditalia – Édition de l’Année européenne du patrimoine culturel, su europa.eu.
  6. ^ Francesca Matteoni, Cartaditalia, i primi due numeri, su nazioneindiana.com, 21 gennaio 2010. URL consultato il 17 giugno 2019.
  7. ^ (ITSV) Domenico Scarpa e Paolo Grossi (a cura di), Cartaditalia. Rivista di cultura italiana contemporanea (PDF) (abstract), n. 1, Stoccolma, Istituto italiano di cultura "Carlo Maurilio Lerici", aprile 2009, ISSN 2000-2807 (WC · ACNP). URL consultato il 17 giugno 2019. Ospitato su nazioneindiana.com.
  8. ^ (ITSV) Martin Rueff (a cura di), Cartaditalia. Rivista di cultura italiana contemporanea (PDF) (abstract), n. 2, Stoccolma, Istituto italiano di cultura "Carlo Maurilio Lerici", novembre 2009, ISSN 2000-2807 (WC · ACNP). URL consultato il 17 giugno 2019. Ospitato su nazioneindiana.com.
  9. ^ Giacomo Giossi, Cartaditalia. Nuova fotografia italiana, su doppiozero.com, 5 aprile 2012. URL consultato il 17 giugno 2019.
  10. ^ La letteratura italiana nel nuovo millennio, su doppiozero.com.
  11. ^ (ITFRDEEN) Pier Luigi Sacco (a cura di), Cartaditalia 2018. Anno europeo del patrimonio culturale (PDF), nuova serie, vol. 1, numero speciale, Bruxelles, Istituto italiano di cultura, novembre 2017. URL consultato il 17 giugno 2019. Ospitato su iicbruxelles.esteri.it.
  12. ^ Beda Romano, Per l'anno 2018 del Patrimonio, «Cartaditalia» disegna le bellezze d'Europa, su bedaromano.blog.ilsole24ore.com, 3 dicembre 2017. URL consultato il 17 giugno 2019.
  13. ^ Pier Luigi Sacco, L'Europa consacra il 2018 ai suoi tesori, in Il Sole 24 ORE, 4 dicembre 2017. URL consultato il 17 giugno 2019.
  14. ^ Valentina Montalto (a cura di), 2018 anno europeo del patrimonio culturale: la «distruzione creativa» come presupposto di conservazione e di sviluppo, su ilgiornaledellefondazioni.com, 15 febbraio 2018. URL consultato il 17 giugno 2019.

Da verificare[modifica | modifica wikitesto]

[1]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]