Utente:SunOfErat/Sandbox4

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In Dreams è un brano composto e interpretato dal cantautore rock 'n' roll Roy Orbison, pubblicato come singolo dalla Monument Records nel febbraio del 1963. Divenne la title track dell'album omonimo, pubblicato nel giugno dello stesso anno. Il brano ha una singolare struttura in sette movimenti musicali nei quali Orbison esibisce un'estensione vocale di due ottave, al di sopra delle consuetudini dei cantanti rock 'n' roll.

La canzone raggiunse la settima posizione nella classifica Billboard Hot 100 ed entrò nella classifica inglese restandoci per cinque mesi nel periodo in cui Orbison condivise il tour con i Beatles.

In Dreams ottiene nuovamente fama negli anni 80 quando Orbison ha ri-registrato l'antologia dei suoi successi e quando è stata inclusa provocatoriamente nella colonna sonora del thriller Velluto blu di David Lynch. Il tema della canzone fu intrecciato a quello di commposizioni simili...???? Pertanto numerose raccolte condividono con il brano lo stesso titolo.[non chiaro] Nel 2004 la rivista Rolling Stone inserisce In Dreams al 319esimo posto nella Lista delle 500 migliori canzoni.[1]

Nel 1956, Roy Orbison ottiene un contratto discografico con la Sun Records, la stessa etichetta che lanciò leggende del rockabilly come Elvis Presley e Carl Perkins. Le prime pubblicazioni di Orbison riflettevano lo stile di ????? Il successo di Orbison con la Sun Records fu marginale ???

Nel 1960 lo stile del cantautore cambiò quando cambiò etichetta, trasferendosi alla Monument Records, per la quale fu conosciuto per il resto della sua carriera. Con Only the Lonely, scritta con Joe Melson, le canzoni di Orbison mutarono in introspettive e dolorose ballate, sfruttando al meglio la sua potenza canore di tre ottave supportata inoltre da un consistente accompagnamento vocale. Secondo Peter Lehman, un elemento ricorrente nelle canzoni di Orbison è la vetta emozionale della storia sottolineata da una cruda ed emozionante confessione cantata con un «falsetto suggestivamente alto».[2]

Orbison è stato un performer piuttosto singolare: mentre molti concerti rock n roll erano accompagnati da esibizioni frenetiche, egli raramente si muoveva sul palco perché la sua voce era l'elemento sufficiente ad attrarre l'attenzione del pubblico. k.d. lang, che ha duettato con lui in Crying disse: «Non era come Elvis, non era come se i tuoi lombi fossero infuocati o cose del genere. È come se Roy fosse un luogo privato dove andare, una consolazione o un rifugio.» Fred Foster, il fondatore della Monument Records, disse di lui: «Realizzava queste intricate e bellissime melodie. Ha portato questa sorta di stile barocco e classico nella musica pop.»[3]

Orbison ha più tardi affermato che l'idea per In Dreams, come per molte altre canzoni, gli venne mentre stava dormendo. Era infatti solito ascoltare ???? Per questo brano comunque era tra la veglia e il sonno mentre l'ha immaginata e ha pensato: «Ragazzi, questa è bella! Dovrei terminarla. Peccato che le cose non accadono nei miei sogni.» Quando si svegliò la mattina seguente, l'intera composizione fu scritta in 20 minuti.[4]

Come per altre sue composizioni, In Dreams rifiuta la struttura strofa-ritornello-strofa-bridge-ritornello tipica delle canzoni rock dell'epoca. Rispecchia invece il processo di addormentarsi e immergersi in una fantasia sfuggente.[5] Il brano viene introdotto dalla voce mezza cantata e mezza parlata tipicamente Sprechgesang di Orbison «A candy-colored clown they call the sandman» («Un clown color caramella che chiamano "omino del sonno"») sotto delle minimali pennate di chitarra come fosse una ninna nanna