Utente:Spqrboy/Sandbox

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Lato della Locanda al Tezzon lato che si affaccia sulla SS307

Locanda al Tezzon

La Locanda al Tezzon, risalente al secolo XVII,era in origine una stazione di posta.

Si trova lungo la statale del Santo vicino l'hotel al Tezzon. È composta da un porticato di dodici arcate che si apre verso un piazzale e ospita varie attività commerciali tra cui il ristorante dell'hotel.

L'edificio in cui si trova oggi la locanda, esisteva già nella seconda metà del XIV secolo ed era la gastaldia Carrarese che era stata ereditata dai Tiso di Camposampiero. Nell'edificio vi risiedeva un gastaldo, nominato dal signore, che aveva il compito di amministrare il luogo e di far fruttare i circa 1000 campi che si estendevano nei territori vicini di Santa Giustina in Colle, San Dono, Loreggia e Cavino.

Dopo la caduta dei Da Carrara, la gastaldia fu acquistata dal patrizio veneziano Michele Querini che ne fece la sua dimora, migliorando la qualità abitativa e costruendo una loggia, cosa solita per i signori dell'epoca, che poteva accogliere anche i lavoratori e gli ospiti. Negli anni successivi, i figli e gli eredi di Michele Querini, fecero costruire una nuova casa domenicale vicino agli spazi già esistenti e che presero nel corso del tempo un importanza secondaria rispetto alla residenza padronale, che nel frattempo diventò sempre più luogo frequentato dai signori veneziani, proprietari di beni nella terraferma, come luogo di riposo e di convivialità.

Dopo la fine della Serenissima si susseguirono diversi proprietari e i terreni legati alla locanda furono divisi in decine di proprietà più piccole. Cambiarono così anche le attività legate allo stabile, che diventò una stazione di posta, grazie anche alla sua posizione strategica tra la città e i primi rilievi collinari, I depositi di derrate furono adattati a spazi per le carrozze e per accogliere servi e cocchieri, mentre le stanze del palazzo padronale furono predisposte per mercanti e viaggiatori.

Il Tezzon iniziò a prendere l'aspetto odierno, l'edificio che funge da albergo in fondo e il portico che si affaccia sul piazzale. Si instaurò anche un atmosfera diversa, la locanda diventò luogo di incontro e di di discussione, soprattutto dei mercati e di attualità


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  1. ^ Camposampiero Tracce di Medioevo, Elda Martellozzo Forin.