Utente:Scivicco/Sandbox

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Ospedale delle Bambole[modifica | modifica wikitesto]

Il fondatore Luigi Grassi

L'Ospedale delle Bambole di Napoli è una bottega artigianale nota a livello internazionale per la sua unicità.

Nata da una idea di Luigi Grassi (1860-1925, scenografo attivo al teatro San Carlo, viene sviluppata dai sui successori Michele (1905-1970) e dal nipote Luigi (1930-2013) fino alla pro nipote Tiziana (1967), di fatto il quarto anello della generazione. Numerosi, nel corso degli anni, gli interessamenti di testate giornalistiche e televisive italiane ed estere che ne hanno esaltato il ruolo di continuatore della tradizione artigiana napoletana. Ad ulteriore testimonianza dell'importanza culturale della bottega storica, la costante presenza su tutte le principali guide turistiche nazionali ed internazionali quali Touring Club, Lonely Planet, Mediterranée, Louis Vuitton, Romeo, le 101 cose da fare a Napoli almeno una volta nella vita. Fonte di ispirazione per artisti e attori (da Luciano De Crescenzo al maestro Roberto De Simone), è stato perfino il set di un cortometraggio firmato dal premio Oscar Terry Gilliam, The Wholly Family.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'ingresso della nuova sede a Palazzo Marigliano

Il fondatore Luigi Grassi usava esporre le marionette e i manichini delle scenografie teatrali che erano oggetto dei suoi restauri nella sua bottega di via San Biagio dei Librai. Per analogia, gli abitanti del quartiere cominciarono ad affidargli la riparazione degli oggetti a loro più cari come statuine sacre e, soprattutto, di bambole. Il sovrapporsi nel tempo di teste, arti e pezzi di ricambio di diversi materiali degli oggetti in riparazione suscitò la curiosità dei passanti. Fu così che qualcuno esclamò: “guarda un po’, sembra proprio un ospedale delle bambole”. Fu così che Luigi Grassi, divertito ed ispirato allo stesso tempo, intitolò la sua bottega con il nome tramandato fino ad oggi. Il figlio Michele, a partire dai primi anni del secolo, fu un grande innovatore dell’attività. Egli infatti intraprese contatti con importanti case produttrici europee per rifornirsi di ricambi di qualità: parrucche, occhi, arti ecc. Ciò rese definitivamente la bottega un punto di riferimento per collezionisti e amanti delle bambole. A partire dai primi anni ’50 fu la volta di Luigi II, figlio di Michele, di ereditare l’enorme patrimonio conoscitivo dei suoi predecessori. Grande conoscitore d’arte, cominciò a collezionare egli stesso esemplari pregiati in porcellana, in legno, in cera e in celluloide, andando così a costituire una sorta di museo personale. La sua esposizione apparentemente caotica all’interno degli esigui spazi della bottega storica ha costituito per anni una delle attrazioni principali della tradizione napoletana nel cuore di Spaccanapoli. A partire dagli anni ottanta, Luigi viene affiancato nella sua attività di restauro dalla figlia Tiziana. Quest'ultima fonda nel 2007 "L'ospedale delle Bambole A.p.s." con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo artigianale artistico nella città di Napoli.

Il 20 ottobre 2017 Tiziana Grassi ha inaugurato, alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, la nuova sede dell'Ospedale delle Bambole all'interno delle ex scuderie dello storico Palazzo Marigliano in via San Biagio dei Librai, 39. Disponendo di una superficie di circa 180 metri quadri, Tiziana riesce a realizzare il sogno di famiglia di un “museo bottega”. Lo scopo è dunque quello di coniugare l’attività di restauro con l’apertura al pubblico della collezione di oggetti d’arte e con progetti di formazione per bambini rivolti alle scuole inferiori. Gli spazi del laboratorio sono inoltre a disposizione per seminari a tema condotti da artigiani napletani operanti nel centro antico.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]