Utente:SandyZanchin/Sandbox

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SandyZanchin/Sandbox
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Veneto
LocalitàPadova
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
Inizio costruzioneXIV secolo
CompletamentoXIV secolo

L'oratorio come lo vediamo oggi è quanto rimane dell'antica chiesa di san Michele e dei santi Arcangeli, costruita in prossimità del castello, residenza della famiglia carrarese; l'edificio costituiva la cappella dedicata a Maria. Questa cappella fu eretta a seguito di un incendio, avvenuto durante l'assedio del vicino Castelvecchio nel corso della riconquista di Padova ai Visconti da parte dell'ultimo signore, Francesco Novello da Carrara. La costruzione fu rimaneggiata nel corso dei secoli, quello che si vede oggi è frutto di un ampliamento ottocentesco.

All'interno si conservano gli affreschi eseguiti nel 1397 da Jacopo da Verona, forse aiuto di Altichiero da Zevio all'oratorio di San Giorgio, eseguiti su commissione di Pietro de Bovi, cugino del direttore della zecca carrarese. Sono l'ultimo lavoro artistico documentato in città prima della caduta della Signoria carrarese e la conquista veneziana.

Gli affreschi sono incentrati sulla vita di Maria: sono raffigurati l'Annunciazione, la Natività e la Adorazione dei magi, la Ascensione, la Pentecoste, la Dormitio Virginis e San Michele. Alcuni affreschi sono stati staccat e sono stati collocati nei Musei civici agli Eremitani. Nel sottarco della cappella vi sono i busti di evangelisti e dottori della Chiesa. Una lapide ancora in sito conferma la paternità di Jacopo da Verona e testimonia che la cappella fu voluta nel 1397 da Piero, figlio di Bartolomeo de Bovi, cugino di Piero di Bonaventura, ufficiale della zecca dei Carraresi. Altri lacerti di affreschi, anche cinquecenteschi, decorano le parti già pertinenti alla navata.

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