Utente:Philonous75/Sandbox

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Liceo classico "Marcantonio Flaminio"
SoprannomeFlaminio
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàVittorio Veneto (TV)
Indirizzovia Dante, 6
Organizzazione
TipoLiceo classico, Liceo scientifico, Liceo delle scienze umane
OrdinamentoPubblico
Fondazione1905
PresideEmanuela Da Re
Sito web

Il Liceo cassico "Marcantonio Flaminio", meglio conosciuto semplicemente come Liceo Flaminio, è una scuola secondaria di secondo grado, con sede centrale a Vittorio Veneto, nello storico edificio di Via Dante 6.

L'attuale offerta formativa comprende gli indirizzi di studio del liceo classico, liceo scientifico (opzioni ordinaria e opzione scienze applicate) e liceo delle scienze umane (opzione ordinaria).

Intesa in senso ampio, la storia del Liceo Flaminio si estende per più di tre secoli.[1]

Origini dal tardo medioevo alla fine del XIX secolo

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Le origini dell'istituzione possono essere fatte risalire al tardo medioevo e in particolare al 1485, anno in cui Giovanni Antonio Flaminio si trasferì a Serravalle, ingaggiato dalle famiglie nobili e benestanti per la formazione dei propri figli (1485-1489, 1517-1520). In età moderna, verso la fine del XVI secolo, lo studio delle humanae litterae trovò una collocazione istituzionale nell'ambito del Seminario vescovile, fondato a Ceneda nel 1587 e rimasto fino al XIX secolo la sola istituzione di formazione superiore con un piano di studi umanistico nell'intero territorio della Diocesi di Ceneda.

Nella prima metà del XIX secolo, sia in età napoleonica (1797-1798, 1805-1815) sia sotto la dominazione asburgica (1798-1805, 1815-1866), il Seminario vescovile funzionò come Liceo convitto, con una frequenza media di trecento allievi tra chierici e laici, ed acquistò una buona fama per la qualità dell'insegnamento impartito.[2]

Tra il 1866 e il 1871, in seguito al passaggio del Veneto al Regno d'Italia e a causa delle situazione critica in cui versava il Seminario vescovile, il Comune di Vittorio Veneto, nato il 22 novembre 1866 dall'unione delle Comunità di Ceneda e Serravalle, assunse la gestione diretta dell'istituto, con approvazione del Ministero della Pubblica Istruzione e contro la resistenza dell'autorità eccelsiastica e di parte dell'opinione pubblica. A questo periodo risale l'intitolazione dell'istituto all'umanista serravallese, Marcantonio Flaminio (1489-155), figlio di Giavanni Antonio Flaminio (Delibera consiliare del 31 maggio 1869).[3][4]

Sviluppi a partire dal XX secolo

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Liceo Flaminio - ingresso della sede di via Dante

La formale istituzione del Regio Ginnasio, distinto in inferiore (tre anni) e superiore (due anni), risale al 1905, con concessione del governo centrale a coronamento dell'iniziativa della Giunta comunale presieduta dal sindaco Wassermann. Le attività didattiche per una settantina di alunni, distribuiti nelle diverse classi, ebbero inizio il 16 novembre 1905, all'interno di aule poco idonee ricavate da abitazioni civilli di un edificio posto sul lato nord dell'allora piazza Vittorio Emanuele (oggi piazza del Popolo; l'edifico fu in seguito abbattuto per far posto al cosiddetto "Quadrilatero"). Nel 1906, in continuità storica con l'esperienza ottocensca e in continuità ideale con l'istituzione medievale, il Consiglio Comunale ripropose l'intitolazione del Regio Ginnasio a Marcantonio Flaminio.[5]

L'isituto assunse una forma compiuta nel corso del Ventennio fascista. Tra il 1920 e il 1925, grazie soprattutto all'iniziativa del Commissario prefettizio avv. Vincenzo Taormina, fu costruito l'edificio di via Dante, attuale sede centrale del liceo;[6] mentre nel 1935, la ferma volontà dell'amministrazione comunale, sostenuta dall'azione di un Comitato cittadino pro-Liceo promotore di una pubblica sottoscrizione, ottenne finalmente l'istituzione del triennio liceale.[7] Il 12 gennaio 1945, dieci studenti del Liceo vengono fatti oggetto di un'umiliante reprimenda da parte del comandante del battaglione repubblichino "Valanga" taglio dei capelli a zero ed esposizione alla neve privi di giacca - a causa di una presunta tiepidezza nei confronti del regime; azione che provoca la protesta del preside Talin e astensione dalle lezioni degli studenti.[8]

Nel secondo dopoguerra, tra il 1956 e il 1960, il "Ginnasio e Liceo" si ampliò, in seguito alla progressiva statalizzazione e annessione di un liceo scientifico "civico" intitolato al gen. Cantore, fondato e gestito da Emilio Ricci, promossa dal sindaco Poldemenego.[9] A partire dal 1960 furono istituite tre sezioni staccate del "Liceo classico con annesso Liceo scientifico” (in seguito resesi istiuti autonomi): a Conegliano (1960-1971), Motta di Livenza (1969-1977) e Pieve di Soligo (1970-1990).

A causa all'unione con l’I.T.I.S. di Vittorio Veneto, l'istituto assume temporaneamente la denominazione di "Istituto d’Istruzione Superiore" (2000-2009);[10] mentre, dopo il ritorno alla precedente denominazione a seguito di un diverso accorpamento delle scuole vittoriesi e dopo l'avvio della riforma/riordino delle Scuola superiore, vengono attivatate l'opzione "scienze applicate" del liceo scientifico (2010) e l'indirizzo di studio del liceo delle scienze umane (2015).

Presidi e Dirigenti Scolastici [11]

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  • 1905-?: Settimio Rasia Dal Polo
  • ?-1917: Numa Costantini
  • 1917-1933: Ugo Salvagno
  • 1933-1935: Angelo Alverà
  • 1933-1936: Augusto Levi
  • 1936-1939: Lamberto Chiarelli
  • 1939-1942: Umberto Picone
  • 1942-1943: Francesco Franceschini
  • 1944-1963: Enrico Talin
  • 1963-1965: Ferruccio Bianchi
  • 1965-1984: Ippolito Pinto
  • 1984-1985: Francesco Rivaldo
  • 1985-2005: Luigi Floriani
  • 2005-2012: Piero Panzarino
  • 2012-2014: Franca Braido
  • 2014-2015: Letizia Cavallini
  • 2015-oggi: Emanuela Da Re
  1. ^ AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X.
  2. ^ L. Floriani, "Storia e preistoria del Liceo 'Flaminio'" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 7-12.
  3. ^ D. Foltran, "Il Ginnasio Liceo Comunitativo (1867-1871)" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 13-63.
  4. ^ L. Floriani, "Il periodo della transizione (1870-1905)" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 64-80.
  5. ^ S. Piccoli, "L'istituzione del Regio Ginnasio" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 67-81.
  6. ^ S. Piccoli, "La costruzione del nuovo edificio scolastico" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 81-86.
  7. ^ S. Piccoli, "L'istituzione del Regio liceo classico" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 87-96.
  8. ^ L. Floriani, "Aspetti della vita dell'istituto dal 1922 al 1945" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 108-109.
  9. ^ S. Piccoli, "Il Liceo Scientifico vittoriese" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 111-125.
  10. ^ L. Floriani, "Dal dopoguerra ai giorni nostri" in AA.VV., Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, pp. 126-128.
  11. ^ Per una storia del Liceo Marcantonio Flaminio 1905-2005, Dario De Bastiani Editore: Vittorio Veneto 2005, ISBN: 88-8466-067-X, p. 138.