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Giornata Internazionale dello Yoga

La Giornata Internazionale dello Yoga (in Hindi: अंतर्राष्ट्रीय योग दिवस: Antarāshtiya Yog Divas; IAST: Antarāṣṭrīya Yog Divas), o semplicemente Yoga Day, si celebra il 21 giugno di ogni anno, in occasione del solstizio d’estate. La ricorrenza è stata istituita e riconosciuta a livello internazionale dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA, United Nations General Assembly) l’11 dicembre del 2014. Lo yoga è una pratica e una disciplina fisica, mentale e spirituale che affonda le sue radici in India. Nell’ambito dei lavori preparatori per l’Assemblea di fine 2014, il primo ministro indiano Narendra Modi suggerì simbolicamente la data del 21 giugno per il significato speciale che le viene attribuito in molte parti del mondo in quanto giornata più lunga dell’anno nell’emisfero boreale.

Contenuti

  • Origine
  • La dichiarazione dell'ONU
  • Giornata Internazionale dello Yoga 2015
  • Critiche

Origine

Prima che l’ONU riconoscesse il 21 giugno come Giornata Internazionale dello Yoga, nel corso degli ultimi anni diversi gruppi di insegnanti e praticanti yoga hanno celebrato la Giornata Mondiale dello Yoga in date diverse. L’idea di stabilire la ricorrenza il 21 giugno è stata proposta ufficialmente in occasione di una conferenza organizzata al The Art of Living International Center.

La conferenza, intitolata “Yoga: una scienza per la pace nel mondo”, ebbe luogo il 4 e il 5 dicembre 2011 e fu organizzata da The Art of Living Foundation e dall’Università S-VYASA di Bangalore, in collaborazione con la Confederazione Portoghese dello Yoga di Lisbona.

Sebbene l’idea di celebrare una Giornata Mondiale dello Yoga risalisse al 2001, questa fu la prima volta che si ottenne il sostegno e l’appoggio di un numero significativo di guru indiani. In quell’occasione venne sottoscritta un’intesa volta a promuovere e ottenere dallONU e dall’UNESCO il riconoscimento ufficiale del 21 giugno come data della Giornata Mondiale dello Yoga.

L’idea di una giornata e di una ricorrenza internazionale dedicata allo Yoga risale al 1999, quando Avadhut H. H. Jagat Guru Dileepji Maharaj inaugurò a New York la Giornata Mondiale dello Yoga. Nel 2007 organizzò il primo World Yoga Festival al Consolato Generale dell’India a New York, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare un movimento mondiale a sostegno dello yoga. Il 21 giugno 2009, Guru Dileepji firmò un accordo con la Confederazione Portoghese dello Yoga volto al sostegno globale del movimento per la Giornata Internazionale dello Yoga, e il 21 giugno 2015 festeggiò il successo dell’iniziativa inaugurando la cerimonia di apertura della World Yoga Community, un’associazione no-profit con base a New York dedicata alla promozione mondiale dell’insegnamento dello yoga.

Da un punto di vista yogico, il solstizio d’estate segna il passaggio al Dakshinayana. La prima luna piena dopo il solstizio d’estate è nota come Guru Poornima. La tradizione vuole Shiva, il primo praticante di yoga (Adi yogi), abbia condiviso il sapere dello yoga con in resto del genere umano proprio quel giorno, diventando così il primo guru (Adj guru). Il Dakshinayana è anche considerato il periodo dell’anno più propizio per la ricerca e la pratica spirituale.

La dichiarazione dell’ONU

La richiesta di adottare il 21 giugno come ricorrenza della Giornata Internazionale dello Yoga è stata espressa dal primo ministro Indiano Narendra Modi in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 27 Settembre 2014, quando dichiarò:

“Lo yoga è un dono inestimabile dell’antica tradizione indiana, risalente a 5000 anni fa. Rappresenta l’unità del corpo e della mente, del pensiero e dell’azione, della moderazione e della realizzazione, l’armonia dell’uomo e della natura, è un approccio olistico alla salute e al benessere. Non riguarda l’esercizio fisico, ma la scoperta del senso dell’unità tra il sé, il mondo e la natura. Cambiando il nostro stile di vita e facendoci diventare più consapevoli, lo yoga può aiutarci anche a far fronte ai cambiamenti climatici. Iniziamo a lavorare affinché si possa presto condividere una Giornata Internazionale dello Yoga.”

— Narendra Modi, UNGA (Assemblea Generale delle Nazioni Unite)

L’11 dicembre 2014, Asoke Mukherji, Rappresentante Permanente indiano presso l’ONU, presentò la bozza di risoluzione all’Assemblea Generale. La proposta fu accolta con favore e ottenne il sostegno di 177 Stati Membri che adottarono il testo senza necessità di votazione. L’iniziativa ebbe il sostegno di molti leader mondiali. Un totale di 175 nazioni aderì alla proposta indiana, raggiungendo il più alto numero di nazioni sostenitrici mai registrato per una risoluzione di questa natura.

In seguito all’adozione della risoluzione da parte dell’ONU, Sri Sri Ravi Shankar (fondatore di The Art of Living) lodò l’impegno di Narendra Modi a sostegno dell’iniziativa, dichiarando che “È molto difficile per una filosofia, una religione o una cultura sopravvivere senza il sostegno di uno Stato. Fino a ora lo yoga è sopravvissuto come un orfano. Adesso, il riconoscimento dell’ONU consentirà di estendere i benefici dello yoga al mondo intero”. Enfatizzando l’importanza dello yoga, Ravi Shankar disse: “Lo yoga aiuta a ritornare bambini. Con yoga e vedanta non c’è più mancanza, impurità, ignoranza e ingiustizia. Abbiamo bisogno di portare lo yoga nelle case di tutti e di liberare il mondo dalla miseria.”

International Yoga Day 2015

La prima Giornata Internazionale dello Yoga è stata festeggiata il 21 giugno 2015. In India, il Ministero dell’AYUSH ha organizzato i preparativi e le iniziative principali dedicate allo Yoga Day. Tra i numerosi eventi è passata alla stroia la pratica collettiva di 21 asana in 35 minuti organizzata sul Rajpath di Delhi, che ha coinvolto 35.985 partecipanti — tra cui il primo ministro indiano, Narendra Modi, e un grande numero di dignitari stranieri.

Lo Yoga Day è stato festeggiato da milioni di praticanti in tutto il mondo.

Anche i cadetti dell’NCC sono entrati nel Libro dei Primati Limca per “La più grande pratica yoga collettiva eseguita da un’organizzazione giovanile simultaneamente in diverse sedi”.

L’evento al Rajpath ha guadagnato anche due record del Guinness dei primati:

- Lezione di yoga più grande (35.958 partecipanti);

- Varietà di nazionalità dei partecipanti all’evento (84 nazioni).

Critiche

Il comitato All India Muslim Personal Law Board ha protestato contro la presenza del Saluto al Sole (Surya Namaskar) nel programma ufficiale delle manifestazioni organizzate dal Ministero Indiano, poiché considerato contrario ad alcuni precetti islamici.

In seguito a queste proteste il Saluto al Sole è stato rimosso dal programma ufficiale, il governo ha detto che cantare śloka durante la manifestazione non era obbligatorio e ha fatto un appello ai musulmani perché partecipassero comunque all’evento.

Shripad Naik, ministro dell’AYUSH, ha inoltre precisato che i musulmani, durante la pratica, potevano ripetere il nome di Allah invece di recitare śloka.