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Michael Chabon

Michael Chabon, /ˈʃeɪbɒn/ conosciuto anche con gli pseudonimi di Leon Chaim Bach, Malachi B. Cohen, August Van Zorn (Washington, 24 maggio 1963), è uno scrittore, saggista, sceneggiatore e autore di fumetti statunitense, vincitore del premio Pulitzer per la narrativa nel 2001[1][2].

Nel 1988, all'età di 25 anni, pubblica il suo primo racconto, I misteri di Pittsburgh, poi seguito da Wonder Boys (1995), e due raccolte di storie brevi. Nel 2000 pubblica Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay, un racconto che John Leonard, in un a recensione del 2007 ad uno scritto successivo, ha definito essere la sua magnum opus.[3] Nel 2001 vince il Premio Pulitzer per la narrativa.

Nel 2007 viene pubblicato il suo racconto ucronico Il sindacato dei poliziotti yiddish, vincitore dei premi Hugo,[4] Sidewise,[5] Nebula,[6] e Ignotus, mentre nell'autunno dello stesso anno vengono raccolte in un unico volume le varie storie che compongono il romanzo a puntate Gentlemen of the Road. In seguito, nel 2012, Chabon pubblica il libro Telegraph Avenue.

Il suo lavoro è caratterizzato da un linguaggio complesso, ricco di metafore[7], in cui i temi ricorrenti sono la nostalgia[7], il divorzio, l'abbandono, la paternità, e le principali questioni legate all'identità ebraica[3][8]. Nei suoi lavori si riscontra spesso la presenza di personaggi omosessuali, bisessuali ed ebrei[9][10]. Per quanto riguarda i generi letterari, dalla fine degli anni novanta si cimenta nella sperimentazione di un numero crescente di stili e, nonostante sia un noto sostenitore della scrittura narrativa e dei racconti caratterizzati da una trama molto articolata, pubblica anche sceneggiature, libri per bambini, fumetti e romanzi d'appendice.

Michael Chabon nasce a Washington, DC il 4 Maggio 1963 da Robert Chabon, un medico e avvocato, e Sharon Chabon, anche lei avvocato. Capisce già dall'infanzia di voler diventare uno scrittore grazie ad un compito per casa in cui gli viene richiesto di produrre un breve racconto. Quando lo scritto ottiene come valutazione una A [11] egli stesso racconta che: “In quel momento ho pensato tra me e me: 'Ecco, è questo. È questo quello che voglio fare. È qualcosa in cui posso riuscire.' E in seguito non ho mai avuto un ripensamento o un dubbio in proposito."[12] Riferndosi alla cultura popolare, scrive di essere stato cresciuto con "una sana dieta a base di schifezze"[13]. Nel 1974, quando Chabon ha 11 anni, i suoi genitori divorziano, per poi trasferirsi in due stati differenti. Ne consegue che Chabon si trovi a crescere sia a Pittsburgh, in Pennsylvania, che a Columbia, nel Maryland. Proprio a Columbia, dove passa nove mesi all'anno sotto la custodia della madre, si trova immerso in un "quartiere che ospitava una comunità progressista dove le diversità razziali, economiche, e religiose erano attivamente incoraggiate".[7]Ricordando quegli anni, ha scritto del consumo di marijuana della madre, soffermandosi in particolare su un episodio in cui "attorno al 1977 o giù di lì, mentre era seduta nel sedile anteriore della macchina della sua amica Kathy's, prima che andassimo a vedere un film al cinema, si faceva passare una piccola pipetta di metallo".[14] Sempre a Columbia, cresce in un ambiente ebraico dove si parla Yiddish, lingua utilizzata sia dai nonni che dagli altri parenti da parte di madre. [15]

Frequenta la Carnegie Mellon University per un anno, per poi trasferirsi alla University of Pittsburgh, dove studia sotto la supervisione di Chuck Kinder. Si laurea in Arte ne 1984.[7] Frequenta infine una scuola di specializzazione presso la University of California, Irvine, dove ottiene un master in belle arti per la scrittura creativa.

I misteri di Pittsburgh e i primi successi letterari

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Il primo racconto di Chabon, I misteri di Pittsburgh, viene inizialmente scritto come tesi per il suo master alla UC Irvine. All'insaputa di Chabon stesso, il suo professore Donald Heiney (meglio conosciuto con lo pseudonimo di MacDonald Harris), invia lo scritto ad un agente letterario[16] che offre all'autore l'impressionante anticipo di 155.000$ (bisogna considerare che l'ammontare degli anticipi generalmente si aggira intorno ai 5.000 o 7.000$). [17] I misteri di Pittsburgh viene così pubblicato nel 1988 diventando subito un best seller ed elevando Chabon allo status di celebrità letteraria. Tra le sue maggiori fonti di ispirazione in quel periodo si possono annoverare Donald Barthelme, Jorge Luis Borges, Gabriel García Márquez, Raymond Chandler, John Updike, Philip Roth e F. Scott Fitzgerald.[18] Come Chabon stesso sottolineerà nel 2010: "Ho solo copiato gli scrittori nelle cui parole mi immedesimavo, e penso che questo rimanga il miglior modo per imparare".[18]

Chabon si comporta però in modo ambivalente nei confronti della sua appena ottenuta celebrità. Rifiuta di apparire come testimonial in una pubblicità della Gap e di essere incluso nell'elenco delle "50 Persone più Affascinanti" pubblicato dalla rivista People .[19] Proprio riguardo a questa offerta, in seguito dichiarerà: "Non me ne frega niente [di questo]... Mi sento orgoglioso solo delle cose che effettivamente ottengo solo con i miei sforzi. Essere celebrato per qualcosa come questo è semplicemente assurdo. Mi è sembrato come se qualcuno mi avesse chiamato per dirmi: " Sai, vogliamo metterti in una rivista perché dove vivi fa davvero bel tempo".[10]

Nel 2001, Chabon, riflettendo sul successo del suo primo libro, dirà: "il lato positivo era che non solo ero stato pubblicato, ma avevo anche dei lettori... il lato negativo... era che, emozionalmente, tutte queste cose avevano cominciato ad accadere ed io ero bloccato chiedendomi 'Ho già finito di scrivere la tesi?'. Mi ci è voluto un po' per assimilare il tutto"[10] Nel 1991 pubblica A Model World, una raccolta di storie brevi, la maggior parte dei quali era stata precedentemente pubblicata sul New Yorker.

Fountain City e Wonder Boys

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Dopo il successo ottenuto con I misteri di Pittsburgh, si dovranno aspettare cinque anni prima che Chabon pubblichi il suo secondo racconto: Fountain City. La storia viene descritta come: "un'opera estremamente ambiziosa... riguardo al tentativo di un architetto di costruire un perfetto campo da pallacanestro in Florida,"[20] che finisce per crescere a dismisura fino ad arrivare a 1.500 pagine, senza un finale in vista.[12] Il processo creativo è risultato estremamente stressante per Chabon, che ha ammesso di "sentirsi sempre come se, concettualmente, gli tremasse la terra sotto i piedi".[20]

Ad un certo punto Chabon decide di sottoporre le prime 672 pagine del racconto al giudizio del suo agente editoriale, che gli ..... Nonostante questo, Chabon è riluttante ad abbandonare il progetto. "Era veramente spaventoso" ha successivamente dichiarato "Avevo già firmato il contratto ed ero stato pagato parecchi soldi. E poi c'è stato il divorzio e metà di quei soldi è andata a mia moglie. Il mio istinto mi diceva: questo libro non ha futuro. Mollalo e basta. Ma non alla fine non l'ho fatto, perchè ho pensato che non avrei saputo come fare, nel caso avessi dovuto ridare indietro i soldi." Avevo preso l'abitudine di andare in ufficio e fantasticare su tutti i libri che avrei potuto scrivere al posto di quello."[21]

Quando finalmente decide di abbandonare Fountain City, Chabon si ricorda di aver fissato lo schermo del suo computer per ore, per poi immaginarsi all'improvviso un uomo con una tendenza al melodramma che voleva farla finita.[12]Ha così cominciato a scrivere e, nel giro di pochi giorni, aveva già pronte le prime 50 pagine di quello che sarebbe poi diventato il suo secondo romanzo: Wonder Boys. Chabon trae ispirazione dalla sua esperienza con Fountain City per caratterizzare il personaggio di Grady Tripp, un frustrato scrittore che ha passato gli ultimi anni a lavorare ad un immenso quarto romanzo. Chabon scrive Wonder Boys sette frenetici mesi, senza dire al suo agente o al suo editore di aver abbandonato il progetto di Fountain City. Il libro, pubblicato nel 1995, diventa un enorme successo sia dal punto di vista commerciale che da quello della critica.

Verso la fine del 2010 Un'edizione commentata di quattro capitoli tratti dall'incompiuto manoscritto di 1'500 pagine Fountain City, completata da una introduzione e da un poscritto, scritti da Chabon stesso, viene inclusa in McSweeney's 36.[22]

Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay

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Tra i sostenitori dell'opera Wonder Boys c'è anche Jonathan Yardley, uno dei critici del Washington Post. Nonostante avesse definito Chabon "la giovane stella nascente della letteratura americana" Yardley sostiene che, in tutti i suoi lavori fino a quel momento, Chabon si sia interessato "semplicemente ad una sperimentazione letteraria fine a se stessa. è tempo che vada oltre, che si distacchi dalla prima persona e che esplori più ampi universi":[23] Chabon, in risposta a questa critica, ha più tardi affermato di averla apprezzata e trovata molto utile: "Mi sono reso conto che rispecchiava il mio stesso pensiero e che avevo ambizioni più grandi":[24] Nel 1999 pubblica una seconda raccolta di storie brevi: Lupi Mannari Americani, nella quale appare In the Black Mill che rappresenta la prima incursione dello scrittore nella narrativa di genere horror. [25]

Poco dopo aver completato Wonder Boys, Chabon ritrova in uno scatolone dei fumetti di quando era bambini che risvegliano il suo interesse per gli albi a colori. Insieme al ricordo delle tradizioni di Brooklyn di cui suo padre gli aveva parlato lo ispirano a cominciare a lavorare ad un nuovo libro.[26] Nel 2000 pubblica Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay, uno storico racconto epico che presenta 16 anni della vita di Sammy Clay e Joe Kavalier, due cugini ebrei che che nei primi anni del 1940 creano una popolare serie di fumetti, proprio prima che l'America entrasse in guerra. Il racconto riceve una del tutto quasi unanime critica positiva ed entra a far parte dei Best Seller del New York Times [7] per poi vincere nel 2001 il Premio Pulitzer per la Narrativa. Chabon dichiarerà che nello scrivere Kavalier e Clay ha scoperto di avere una capacità che sperava di possedere - l'abilità di gestire più punti di vista, diversi periodi storici e il passare degli anni- che però non aveva mai avuto occasione di mettere alla prova.[27]

Summerland, Soluzione finale, Gentlemen of the Road, e Il sindacato dei polizziotti yiddish

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Nel 2002 Chabon pubblica Summerland, un racconto fantastico che si rivolge ad un pubblico di giovani adulti e che riceve critiche contrastanti, ma che nonostante questo ottiene un grande successo di vendite e vince, nel 2003, il Mythopoeic Fantasy Award. [28] Due anni dopo pubblica La soluzione finale, un racconto che parla di un investigatore guidato nelle sue indagini da un anziano sconosciuto, nel quale il lettore può riconoscere la figura di Sherlock Holmes, che opera durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale. Il suo progetto per la Dark Horse Comic, The Amazing Adventures of the Escapist, un'antologia trimestrale pubblicata tra il 2004 e il 2006, si proponeva di riportare le storie della carriera lunga quasi sessant'anni dell'escapista creato dai protagonisti de Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay. Viene premiato nel 2005 con l'Eisner Award per la migliore antologia e con un paio di Harvey Awards per la migliore antologia e la migliore serie emergente.

Alla fine del 2006, Chabon completa il suo romanzo d'appendice in quindici puntate Gentlemen of the Road, che era stato pubblicato sul New York Magazine dal 28 Gennaio al 6 Maggio 2007. La serie (che ad un certo punto aveva avuto il titolo provvisorio di Jews with Swords) è stata descritta dallo stesso autore come una avventurosa storia ambientata attorno all'anno 1000. [29]Poco prima che Gentlemen of the Road venisse terminato, Chabon pubblica il suo ultimo romanzo, Il sindacato dei polizziotti Yiddish, sul quale aveva lavorato sin dal Febbraio del 2002. è un forte poliziesco ambientato in un futuro alternativo, nel quale Israele è collassato nel 1948 e gli ebrei europei hanno eletto a loro terra promessa l'Alaska.[30] Il racconto viene lanciato il primo Maggio 2007 e riceve recensioni entusiastiche[31], restanto per sei settimane in cima alla classifica dei Best Seller del New York Times e vincendo, nel 2008, uno Hugo Award.[32]

Manhood for Amateurs and Telegraph Avenue

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Nel Maggio del 2007, Chabon dice di stare lavorando ad un fantastico racconto per ragazzi.[33] Un mese dopo l'autore ritratta, affermando di aver accantonato il progetto del libro per ragazzi per dedicarsi alla scrittura di altri due volumi per la casa editrice Harper Collins. [34]

Il suo primo racconto che si distacca dal genere narrativo: Manhood for Amateurs: The Pleasures and Regrets of a Husband, Father, and Son, pubblicato nella primavera del 2009 parla "dell'essere uomo in tutta la sua complessità - un figlio, un padre e un marito." [35] La collezione riceve una nomina per il Northen California Book Award del 2010 nella categoria Creative Nonfiction. [36] Nel 2008 McSweeney's pubblica Maps and Legends una collezione dei saggi letterari scritti da Chabon.

Telegraph Avenue, adattato da un'idea per il pilot di una serie TV che a Chabon era stato chiesto di scrivere nel 1999, è un romanzo ambientato al confine tra Oakland e Berkeley nell'estate del 2004 e che vede: "un variegato gruppo di personaggi alle prese con infedeltà, paternità, politici corrotti, razzismo, nostalgia e segreti nascosti".[37] Chabon dice che la storia parla della possibilità e dell'impossibilità di creare comunità di condivisione che cerchino di trascendere i limiti che ci vengono imposti dalla tradizione e della storia. [37] Dopo cinque anni di gestazione Telegraph Avenue è stato difficile da dare alla luce, rivela l'autore in un'intervista con il Guardian: "Erano già due anni che tentavo di scrivere questo racconto, mi sentivo bloccato e avevo la sensazione che sarebbe stato un fisco... Ho dovuto ricominciare daccapo, mantenendo i personaggi, ma reinventando la trama, eliminando ogni elemento superfluo."[38] Dopo aver cominciato il suo percorso con la narrativa realista nei suoi primi due racconti per poi passare alla sperimentazione con la narrativa di genere, Chabon sente che Telegraph Avenue sia un'importante riunificazione del suo lavoro.[39] Il racconto viene preso in considerazione dal produttore cinematografico Scott Rudin e attualmente Cameron Crowe sta lavorando, almeno secondo l'autore, ad un adattamento cinematografico del romanzo.[37]

Durante una lettura pubblica ad Oakland, Chabon cita come influenze creative Sir Arthur Conan Doyle, Robert Altman, e William Faulkner.[40]

Moonglow e i lavori in corso

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L'ultimo racconto di Chabon, Moonglow, almeno secondo la presentazione che ne ha fatto la casa editrice Harper Collins, parla di "verità e bugie, leggende di famiglia ed avventure esistenziali e delle forze che lavorano per distruggerci" ed è stato pubblicato il 22 Novembre 2016. [41]

Un seguito di Moonglow dovrebbe uscire nell'estate del 2017 con il titolo: Kindom of Olives and Ash: Writers Confront the Occupation, all'interno di una raccolta di saggi di vari autori che trattano dell'occupazione da parte di Israele di Gaza. Tra i vari contribuenti possiamo trovare: Dave Eggers, Colum McCann e Geraldine Brooks.[42] Il racconto breve di Chabon, invece, avrà la particolarità di essere redatto a quattro mani, grazie al contributo della scrittrice Ayelet Waldam[43]

Dopo la pubblicazione de I misteri di Pittsburgh, Chabon viene erroneamente inserito in un articolo del settimanale Newsweek che tratta di scrittori gay emergenti (dal momento che il protagonista del libro nel corso della storia si trova ad intrattenere rapporti con persone di entrambi i sessi). Nel New York Times viene in seguito riportato che "in un certo modo [Chabon] era stato felice" per l'errore commesso dal periodico, e che le sue esatte parole in proposito siano state: "Mi sento molto fortunato che mi sia successo. In effetti ha aperto le porte dei miei romanzi ad un nuovo tipo di pubblico, oltretutto molto fedele."[19] In un'intervista del 2002 ha aggiunto che se I misteri di Pittsburgh parla in qualche modo di identità sessuale, analizza ed espone il fatto che le persone non possano essere categorizzate con la facilità che ci si aspetterebbe.[44] Ne I misteri di Pittsburgh un saggio che ha scritto successivamente nel 2005, l'autore, ribadisce che delle esperienze personali lo hanno ispirato nella scrittura del romanzo: "ho dormito con un uomo che amavo e ho imparato ad amarne un altro così intensamente, che non mi è mai venuto in mente di voler dormire con lui."[45]

Nel 1987 Chabon sposa la poetessa Lollie Groth. Secondo Chabon, la fama de i misteri di Pittsburgh ha avuto delle conseguenze negative sul loro rapporto: "ero sposato con qualcuno che era, come me, uno scrittore agli esordi e il successo alla fine ha creato un grosso sbilanciamento tra le nostre carriere, il che è stato davvero problematico." Infatti, nel 1991, lui e Groth divorziano.[10]

Nel 1993 si risposa con la scrittrice Ayelet Waldman. Attualmente vivono insieme a Berkley, in California dove crescono i loro quattro figli.[46] Chabon ha detto che il flusso creativo che intercorre tra lui e la moglie ha ispirato la relazione tra Sammy Clay e Rosa Saks alla fine de Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay.[47]

L'interesse per la narrativa di genere

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In un saggio del 2002, Chabon descrive le condizioni attuali del racconto breve (includendo i suoi stessi lavori), dicendo che, a parte rare eccezioni, consiste semplicemente "nella quotidianità senza trama, in un momento di verità rivelatrice"[48] In quella che si potrebbe definire una reazione a queste "storie senza trama tronfie di epifanie ridondanti", i lavori che Chabon pubblica dopo il 2000 sono caratterizzati da un crescente interesse nella narrativa di genere e nello sviluppo della trama. Mentre Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay era, come del resto I misteri di Pittsburgh e Wonder Boys, una prevalentemente realistica, storia contemporanea (la cui trama ruotava attorno alle figure dei supereroi dei fumetti), le seguenti opere di Chabon come La soluzione finale o i suoi albi a fumetti, e le Avventure swashbuckling " di Gentlemen of the Road— si concentrano quasi esclusivamente sul mescolare aspettidi diversi generi con la narrativa di finzione. Forse il più lampante esempio di questo cambio di rotta è The Yiddish Policemen's Union, che vince cinque premi, tra i quali lo Hugo award e il Nebula award.[16]Chabon seeks to "annihilate" not the genres themselves, but the bias against certain genres of fiction such as fantasy, science fiction and romance.[16]

Le incursioni di Chabon nella narrativa di genere vengono accolte con pareri discordanti. Il fantascientifico racconto breve "The Martian Agent," viene descritto da un critico come "sufficiente per rispedire i lettori tra le fredde, ma confortevoli braccia del The New Yorker."[49] Un altro critico, invece, descrive la stessa storia come "ben struttirata e ricca di azione" e che "Chabon ha sapientemente saputo elaborare il suo mondo e dipingere non solo l'universo steampunk con parole simili a quelle di William Gibson, Bruce Sterling e Michael Moorcock, ma anche alternare il racconto con un'abilità pari a quella di Avram Davidson e di Howard Waldrop."[50] Mentre The Village Voice definosce The Final Solution "una ingegnosa, immaginifica, e matura produzione letteraria ventriloquism, e un meraviglioso omaggio alle storie della giovinezza di Chabon,"[51] The New York Times descrive i polizieschi come, "un genere per sua natura così noioso, così privo di trasgressione, che non attirerebbe mai l'attenzione di un vero scrittore", ma aggiunge che"... Chabon hafatto ls mossa giusta, un buon poliziesco non può mancare in un curriculum letterario."[49]

Nel 2005 Chabon mette in discussione il fatto che la narrativa di genere e la narrativa d'intrattenimento non dovrebbero interessare il "vero scrittore", infatti la percezione generale è che "Se è divertente allora è spazzatura... [Ma] magari la ragione per cui ciò che ci piace sembri essere spazzatura è che lo abbiamo accettato come un dogma...Mi piace pensare che, visto che leggo per divertirmi, scrivo perchè gli altri si divertano. Punto"[52]

Una delle recensioni più positive alla parentesi dicertita della produzione di Chabon è stata pubblicata sul Time il cui critico Lev Grossman scrive che "Questa è letteratura nel mezzo di una trasformazione.... [T]he highbrow and the lowbrow, once kept chastely separate, are now hooking upe uno può quasi riuscire a scorgere il futuro della letteratura."[53] Grossman include Chabon in un movimento di artisti che sperimentano il connubio tra letteratura e racconto popolare, che include autori come Jonathan Lethem,[54] Margaret Atwood, and Susanna Clarke.

L'universo di Chabon

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Chabon nasconde molti indizi nei suoi lavori che lasciano pensare che tutti, alla fine, si svolgano in una sorta di comune universo parallelo. Un personaggio ricorrente, che viene nominato in tre libri di Chabon, ma che non fa mai una vera e propria apparizione è Drinkwater, un personaggio immaginario dei Pittsburgh Pirates che muore improvvisamente dopo un incidente in macchina sulla Mt. Nebo Road.[55] Una più dettagliata descrizione della vita di Drinkeater si più trovare nel racconto breve "Smoke," che ha luogo durante il funerale dello stesso Drinkeater, che viene descitto come un amicone, un e una sorta di persona affettuosa.[55] Drinkwaterviene nuovamente nominato, anche se non per nome, in Wonder Boys, nel quale il narratore Grady Tripp spiega che il suo amico cronista sportivo Happy Blackmore era stato assunto per: "rintracciare l'autobiografia di un personaggio, una stella nascente che aveva giocato per il Pittsburgh e che batteva il genere di home run che non si scordano col tempo."[56]

Tripp spiega che Blackmore si era rivelato inadeguato per l'incarico, che il suo contratto era stato cancellato e che il personaggio sarebbe morto poco dopo, " non lasciando nulla nei ricordi importanti di Happy, se non i frammenti e gli strascichi di un fantasma."[56] Nell'infantile Summerland (2002), di Chabon, si accenna al fatto che Blackmore era riuscito, alla fine, a trivare un editore per la sua biografia; il personaggio di Jennifer T. sOstiene di aver letto un libro intitolato Eli Drinkwater: A Life in Baseball, scritto da Happy Blackmore.[57] Il nome di Drinkwater potrebbe essere un omaggio allo scrittore contemporaneo a Chabo: John Crowley. Ammirato dallo scrittore, nel racconto di Crowley Little, Big c'è un personaggio chiamato Alice Drinkwater.

Ci sono anche dei casi nei quali i soprannomi dei personaggi riappaiono in diverse storie. Cleveland Arning, che viene nominato per la prima volta nel racconto che segna il debutto di Chabon, ovvero I misteri di Pittsburgh, viene descritto come appartenente ad una famiglia benestante ,[58]. Verso il finale di Wonder Boys (1995), viene scritto che, nel campus senza nome dove insegna Grady Tripp, c'è un edificio chiamato Arning Hall "dove si trovano gli studi della facoltà di lettere."[59] Allo stesso modo, nel racconto breve del 1989 A Model World, un personaggio chiamato Levine scopre, o meglio plagia, una formula per la "nephokinesis" (o controllo delle nuvole) che gli fa ottenere un certo rispetto nel campo meteorologico.[60] Ne Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay (2000), viene fatto uno sfuggente riferimento alla "Scuola di Levine per la meteorologia applicata" un enorme edificio nel campus della New York University.[61]

I rapporti con Hollywood

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Nonostante Chabon si dichiari cinico nei confronti degli ambienti Hollywoodiani[17] per anni l'autore ha cercato di allacciare, con scarsi risultati, dei rapporti con l'ambiente cinematografico. Nel 1994, Chabon ppresenta uno sceneggiato intitolato The Gentleman Host al produttore Scott Rudin, una commedia romantica che parla delle avventure di un ebreo imbarcatosi in una crociera di terza classe per Miami."[62] Rudin compra il prodotto lo sviluppa con Chabon, ma nonostante qyesto non arriverà mai alle riprese, in parte a causa di un film simile: Out to Sea del 1997. Negli anni novanta, Chabon scrive delle bozze per entrambi gli X-Men[63] and the Fantastic Four [64]movies, ma vengono rifiutate.

Quando Scott Rudin propone di adattare Wonder Boys allo schermo, l'autore declina l'offerta di scrivere la scenografia, sostenendo di essere troppoimpegnato con la scrittura de Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay. [65]Directed by Curtis Hanson and starring Michael Douglas, Wonder Boys viene trasmesso nelle sale nel 200, ottenendo un successo di critica, ma risultando un fallimento economico b.[66] Avendo acwuistato i diritti per Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay, Rudin chiede a Chabon di lavorare almeno alla sceneggiatura di questo film. Nonostante l'autore passi 16 mesi tra il 2001 e il 2002 lavorando sull'adattamento cinematografico dell'opera, il progetto risulta bloccato in pre-produzione ormai da anni.

Nonostante questo, grazie all'acquisto da parte di Rudin dei diritti de Il sindacato dei poliziotti Yiddish, poi modificato in Hatzeplatz il lavoro di Chabon mantiene una certa popolarità negli ambienti di Hollywood. [67]. The same year, Miramax bought the rights to Summerland and Tales of Mystery and Imagination (a planned collection of eight genre short stories that Chabon has not yet written), each of which was optioned for a sum in the mid-six figures.[68] Chabon also wrote a draft for 2004's Spider-Man 2, about a third of which was used in the final film. Soon after Spider-Man 2 was released, director Sam Raimi mentioned that he hoped to hire Chabon to work on the film's sequel, "if I can get him,"[69] but Chabon never worked on Spider-Man 3.

In October 2004, it was announced that Chabon was at work writing Disney's Snow and the Seven, a live-action martial arts retelling of Snow White and the Seven Dwarfs to be directed by master Hong Kong fight choreographer and director Yuen Wo Ping.[70] In August 2006, Chabon said that he had been replaced on Snow, sarcastically explaining that the producers wanted to go in "more of a fun direction."[71]

Although Chabon was uninvolved with the project, director Rawson Marshall Thurber shot a film adaptation of The Mysteries of Pittsburgh in fall 2006.[72] The film, which stars Sienna Miller and Peter Sarsgaard, was released in April 2008. In February 2008, Scott Rudin reported that a film adaptation of The Yiddish Policemen's Union was in pre-production, to be written and directed by the Coen brothers.[73][74]

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  5. ^ Winners and Finalists, in Sidewise Awards for Alternate History, Uchronia, su uchronia.net.
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  14. ^ (EN) Michael Chabon, Manhood for Amateurs: The Pleasures and Regrets of a Husband, Father and Son, Fourth Estate,, 2009, p. 32.
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Collegamenti esterni

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