Utente:Mozzico adriani/Sandbox

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La Beretta 92 è una pistola semi-automatica con chiusura geometrica (o stabile) a chiavistello oscillante e corto rinculo di canna, ad azione mista, in calibro 9mm Parabellum, progettata e prodotta dalla casa Gardonese Pietro Beretta, storica fabbrica d'armi italiana fondata nel 1526.

Storia

Brevetto del 1976, evoluzione del mod. 1951, a tutt'oggi, icona e standard delle moderne pistole semiautomatiche. Oltre alla validità indiscussa del progetto in sé, una parte non indifferente del suo successo "legendario" è dovuta alla sua adozione negli anni 80, quale arma da fianco adottata dai reparti di Law Enforcement e dall'esercito degli Stati Uniti.

In quel periodo infatti, l'egemone ed impenetrabile industria armigera degli USA, dovette, non senza ricalcitranti resistenze ed incalcolabili ricorsi legali, piegarsi ed ammettere la sua superiorità. Si impose infatti, dopo una stracciante vittoria sul campo, rispetto alle rivali (pari classe) con cui si misurò nelle più severe prove meccaniche imposte dagli standard statunitensi, nel concorso per sostituire la storica e decorata Colt 1911 A1 quale arma da fianco dell'esercito considerato il più potente e prestigioso del mondo.

Vincolo insormontabile al quale l'azienda valtrupina (Fabbrica d'Armi Pietro Beretta S.p.A) dovette sottostare, per accedere, ed espandersi nel più grande e redditizio mercato delle armi da fuoco del mondo, fu quello di avallare la fabbricazione in loco, aprendo un suo stabilimento sul suolo Nord Americano.

In patria, è a tutt'oggi adottata da tutte le forse di polizia, e corpi militari dello Stato, rimanendo inarrivabile all'amatore in campo civile, o al professionista operante nell'ambito della sicurezza, per motivi legali, che ne determinano una ferrea restrizione d'uso, in base al calibro da essa adottato (9 mm Parabellum. impiegato come standard dalle forze NATO). Infatti nel nostro Paese, tale munizionamento è considerato come "da guerra", e ne è limitato l'utilizzo, precludendolo al libero mercato civile.

Tecnica

La pistola semiautomatica è un arma da fuoco che ricarica automaticamente, da un serbatoio a capienza variabile, il colpo (munizione) in canna, ed espellendo il precedente spento (bossolo) ogni volta che venga esploso (tramite percussione di innesco) e lanciato il proietto (ogiva) dalla canna, mediante l'azione di tiro del grilletto.

L'energia che permette questi automatismi, viene ricavata da una parte dell'espansione dei gas che si sviluppano al momento della deflagrazione delle polveri di caricamento delle munizioni utilizzate secondo le leggi della termodinamica.

A differenza dei revolver, la cui meccanica di funzionamento è inalterata rispetto al munizionamento incamerato (unica differenza sono gli spessori e la resistenza meccanica con cui sono prodotti i vari componenti dell'arma), le pistole semiautomatiche, rispetto alla meccanica complessa che ne determina gli automatismi propri al suo funzionamento, si suddivide principalmente in due categorie. La prima, denominata "a chiusura labile" (o a massa) per i calibri dal 22 (5,72 mm) al 32 (7,65 mm Browning) e 380 ACP (9 mm x 17, o 9 corto), la seconda denominata "a chiusura stabile" (o geometrica) per i calibri dal 30 Luger (7,65 mm x 21, o 7,65 Parabellum), al 45 ACP (11,50 mm x 22,81) e 45 GAP (11,51 mm x 19,20). Ciò non toglie che vi siano alcune eccezioni che utilizzano quest'ultima, atte a determinare una riduzione delle masse , delle dimensioni e degli ingombri dell'arma, in quei contesti operativi in cui il 'porto occulto' sia determinante, anche per il calibro 380 ACP. Gli esempi sotto riportati li limitiamo a soli modelli Beretta per semplicità, e per campanilismo. Labile; cal. 22LR - Beretta 74, cal. 6,35 Br - Beretta 950, cal. 7,65 Br - Beretta 70, cal. 380 ACP - Beretta 84. Stabile; cal. 7,65 PB - Beretta 52, cal. 380 ACP - Beretta Pico, cal. 9 PB + 9x21 IMI + 40 S&W + 45 ACP - Beretta Px4.