Utente:Moroboshi/Corazza navale

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L'uso della corazzatura sulle navi da guerra fu reso necessario dallo sviluppo tecnologico (??? verificare su nave da battaglia- penso l'uso dei cannoni Paixhan, e della polvere ???? ) nella seconda metà del XIX secolo.

Anche se nell'estremo oriente furono costruite navi corazzate già dal 1203[1], in occidente divennero comuni quando la Francia varò la prima corazzata oceanica, La Gloire nel 1859. La Royal Navy rispose con il varo del Warrior nel 1860, scatenando una corsa agli armamenti navali, con navi corazzate sempre più grandi, armate e corazzate.

Sviluppi storici[modifica | modifica wikitesto]

La prima proposta di cui si abbia notizia di utilizzare corazze per le navi da guerra pare sia stata avanzata da William Congreve, nel Times del xx febbraio xxxx????. In questo compare un riferimento a dei progetti di Congreve per una batteria gallegiante di mortai che l'inventore riteneva sarebbero state a prove del fuoco di artiglieria. Dopo la sua morte furono ritrovate tra le sue carte inedite anche dei progetti che parevano suggerire la proposta di corazzare le installazioni in casematte. Comunque questa proposta non seguito pratico.

Neanche i piani di costruzione di un vascello corazzato sottoposti nel 1812 al congresso statunitense da John Stevens vennero sviluppati. Comunque la famiglia Stevens continuò a lavorare sul problema e per il 1841 aveva determinato mediante esperimenti pratici lo spessore di corazza in ferro forgiato sufficiente a proteggere contro i proiettili in uso all'epoca.

La necessità di corazzare le navi come protezione contro il fuoco di artiglierie venne sostenuta dal generale Paixhans nel 1841 e nel 1845 Dyoyt le Home aveva steso i progetti di una fregata corazzata per il governo francese. A partire dal 1827 vennero fatte in Inghilterra, Stati Uniti e Francia prove sperimentali mirate all'applicazione di corazze a navi e forti, ma non si procedette oltre lo stadio sperimentale fino al 1854, quando delle batterie galleggianti corazzate vennero costruite in tutte e tre le nazioni (nella primavera del 1854 fu impostato lo scafo della batteria corazzata Stevens a Oboken; qualche mese dopo furono impostati quattro scafi a Tolone e quindi altri tre in Inghilterra), probabilmente come risposta immediata alla battaglia di Sinope del 30 novembre 1853, in cui la flotta turca fu distrutta dal fuoco di artiglieria.

Nel 1855 tre batterie galleggianti francesi entrarono in azione bombardando le fortificazioni russe di Kinburn zittendone l'artiglieria dopo quattro ore di combattimento nel corso delle quali, pur essendo state colpite diverse volte, rimasero praticamente illese (eccetto che per perdite di personale).

(EN)

«This comparatively insignificant action, which had little if any effect upon the course of the Crimean War, changed the whole condition of armour for naval use from one of speculation to one of actual and constant necessity.»

(IT)

«Questa azione comparativamente insignificante, che ebbe poco o nessun effetto sullo svolgimento della guerra di Crimea, cambiò l'intera situazione dell'uso delle corazze in marina, cambiandole da speculazione a necessità reale e costante»

Corazza di ferro[modifica | modifica wikitesto]

Dato che all'epoca il ferro era di fatto l'unico metallo disponibile e utilizzabile, le prime corazze, sia per navi che per forti, furono realizzate in ferro forgiato, e formate o da una singola lastra, o da diverse lastre con inseriti strati di legno o cemento. L'uso del ferro fu all'origine del termine ironclad (clad in iron = "vestite in ferro") per questo tipo di navi.

Gli esperimenti dimostrarono che il ferro forgiato era superiore alla ghisa, e fu questo ad essere successivamente utilizzato per le corazzature navali. Le prime corazzature in ferro europee consistevano di uno lastre omogenee di ferro saldato spesso da 10 a 13 cm circa, rinforzato posteriormente da numerosi centrimetri (anche fino a un metro) di legno solido (tipicamente tek per assorbire lo schock dell'impatto del proiettile). (??? riferimenti agli esperimenti???).

Furono fatti anche esperimenti con lastre laminate con le laminazioni a contatto o con inserti in legno, ma queste non condussero ad alcun miglioramento e venne preferito l'uso di lastre singole. Molte navi costruite durante la guerra civile americana usarono corazze laminate, ma questo fu dovuto alla mancanza di impianti adatti a fabbricare lastre singole di spessore sufficiente.

L'incremento crescente dello spessore della corazza e del peso, portò fin dal principo alla proposta di indurire superficialmente il ferro o di saldare lastre d'acciaio di fronte alla corazza di ferro, per esempio già dal 1863 venne proposto da Cotchette in Inghilterra di di saldare una (blister steel)??? spessa 1 pollice (2,54 cm) a una lastra di ferro forgiato spessa 3 pollici (7,62 cm), ma principalmente a causa delle insufficienti conoscenze metallurgiche dell'epoca i tentativi di realizzare praticamente queste proposte fallirono.

Tra la metà e la fine degli anni settanta del XIX secolo, la corazza in ferro venne sostituita dalla corazza in acciaio, che prometteva di ridurre lo spessore dell'armatura e quindi il suo peso, a parità di protezione fornita.

Mentre la ghisa non venna mai usata per corazze navali, venne usata per le fortificazioni terrestri, presumibilmente a causa del suo costo inferiore. La torretta di Gruson, testata dal governo prussiano nel 1868 è un noto esempio dell'uso della ghisa per le fortificazioni terrestri.

Sviluppo della corazza in acciaio e composita[modifica | modifica wikitesto]

L'uso dell'acciaio per le corazze venne introdotto con successo dalla ditta francese Schneider et Cie, che nel 1876 in un test effettuato a La Spezia dimostrò la superiorità dell'acciaio rispetto al wrought iron (ferro forgiato ???), sebbene l'acciaio mostrasse una maggiore tendenza a frantumarsi sotto l'impatto di proiettili pesanti, un difetto che condusse all'introduzione nel 1877 dell'armatura composita.

L'armatura composita, utilizzata dalla fine degli anni ottanta venne realizzata con due tipi di acciaio differente, una lastra di acciaio al carbonio molto dura, ma fragile, con dietro un piastra in ferro forgiato basso carbonio. La piastra frontale era destinata a frantumare un proiettile in arrivo, mentre quella posteriore avrebbe dovuto fermare le schegge e mantenere l'integrità dell'armatura se la fragile piastra frontale si fosse frantumata.

L'uso di piastre di acciaio di fronte a piastre di ferro era stato tentato senza successo dalla Regia Marina a Spezia nel 1876. Il problema di saldarle assieme venne risolto indipendentemente da due ingegneri di Sheffield, A. Wilson della John Brown & Company e J. D. Ellis della Cammell Laird. La tecnica di Wilson, inventata nel 1877[2], fu di versare acciaio fuso su una piastra in ferro forgiato riscaldata al calor bianco, mentre quella di Ellis di mettere in posizione ravvicinata le due lastre e versare acciaio fuso tra le due. In entrambi i casi la piastra formata veniva rolled down??? a circa metà dello spessore originale. La piastra d'acciaio frontale costituiva circa un terzo dello spessore della piastra composita.

L'armatura composita aveva il vantaggio di una superficie frontale molto più dura di quanto non fosse possibile con una lastra di acciaio omogeneo, mentre d'altra parte il retro era molto più soffice e con una probabilità minore di frantumarsi. Il suo punto debole era la probabilità che, quando colpita da un proiettile, la lastra superficiale di acciaio si scollasse da quella retrostante in ferro.

Nel 1887 il capitano T. J. Tresidder brevettò un metodo per raffreddare la superficie riscaldata dell'acciaio per mezzo di getti d'acqua in pressione. Con questo metodo si impedisce la formazione di uno strato di vapore tra l'acqua e la superficie della lastra e si ottiene una lastra dalla durezza superficiale maggiore.

Verso il 1890 il continuo miglioramento delle tecniche metallurgiche portò alla produzione di lastre di acciaio omogeneo, con un probabilità di frantumazione estremamente ridotta e con una resistenza alla perforazione di poco superiore a quelle delle migliori lastre composite. Comunque la differenza non fu molto significativa e tra il 1880 e il 1890 la resistenza alla perforazione, sia delle lastre composite che di quelle in acciaio omogeneo era superiore di circa un terzo rispetto a quelle in ferro forgiato.

Comunque per la fine del secolo l'armatura completamente in acciaio passò definitivamente in vantaggio rispetto a quella composita. Ciò grazie all'introduzione del forged chrome-steel shot ???? nel [1886]] e delle leghe in acciaio-nichel da parte della Schneider nel 1889, che si dimostrarono particolarmente efficaci per la realizzazioni di lastre di corazza. Nel 1891 o 1892 la St Chamond aggiunse piccole percentuali di cromo all'acciaio al nichel.


Per esempio alcuni test della Marina francese??? a Gavre nel 1880 dimostrano che l'armatura composita era superiore a una completamente in acciaio. Un test a Copenaghen nel 1884 dimostrò che c'era poca differenza tra i due tipi, sebbe la Marina Danese scelse alla fine l'armatura composita, probabilmente perché più economica. Contemporaneamente in un test simile per scegliere la corazza della corazzata italiana Lepanto una lastra di corazza composita spessa 20" (??? cm) venne demolita da due colpi dei cannoni da 10" ??? destinati a essere installati sulla nave, mentre gli stessi proiettili vennero frantumati da 20" (???cm) di corazza in acciaio Cruesot francese.


Corazza Harvey[modifica | modifica wikitesto]

La corazza Harvey, introdotta nel 1891 dall'ingegnere statunitense Hayward Augustus Harvey, era realizzate con singole lastre d'acciaio la cui superficie era cementata mediante un metodo di indurimento detto dal nome del suo inventore "processo Harvey". Questo tipo di corazza venne usata fino all'introduzione della corazza Krupp alla fine della stessa decade.

Nel processo Harvey la superficie della lastra d'acciaio viene convertita in acciaio alto carbonio per "cementizzazione"???. La lastra d'acciaio viene coperta con carbone e riscaldata fino a circa 1.200 °C per un periodo da due a tre settimane. Il processo aumenta la percentuale di carbonio nella superficie a circa l'1%, percentuale che diminuisce gradatamente fino a raggiungere la proporzione originale (circa 0,1% - 0,2%) a una profondità di circa 2,5 cm. Dopo la cementificazione la piastra viene prima raffreddata in un bagno d'olio, quindi in un bagno d'acqua prima di essere ricotta per indurire il retro della piastra. Successivamente il bagno d'acqua venne rimpiazzato da getti d'acqua in pressione (il metodo introdotto da Tresidder nel 1887). Il processo venne ulteriormente migliorato dalla forgiatura a bassa temperatura della lastra, prima del trattamento termico finale

Mentre la United Navy usò l'acciaio al nickel per la produzione di corazze Harvey (rozzamente circa 0,2% di carbonio, 0,6% di manganese, 3,5% di nichel), la Royal Navy usò acciaio normale dato che i loro test avevano mostrato che l'acciaio normale sottoposto al processo Harvey aveva la stessa resistenza alla penetrazione dell'acciaio al nichel, sebbene non fosse egualmente duro.

Tutte le principali marine militari adottarono la corazza Harvey, dato che 33 cm di corazza Harvey offrivano la stessa protezione di 39,4 cm di corazza in acciaio al nichel.

Rispetto a una corazza in

Alla fine degli anni 1890 del XIX secolo lo sviluppo della corazza Krupp rese a sua volta obsoleta la corazza Harvey .

Corazza Krupp[modifica | modifica wikitesto]

La corazza Krupp venne usata per la costruzione di corazze navali a partire da poco prima della fine del XIX secolo. Venne sviluppata dalla Krupp Arms Works nel 1893 e rimpiazzò rapidamente la corazza Harvey, come metodo primario per la protezione delle navi militari.

Il metodo iniziale di produzione della corazza Krupp fu molto simile a quello della corazza Harvey, ma, mentre il processo Harvey utilizzava generalmente acciaio al nichel, il processo Krupp aggiungeva fino all'1% di cromo alla lega per aumentarne la durezza. Inoltre velocizzò e rese più efficiente il processo di cementazione applicando gas contenenti carbonio sull'acciaio riscaldato. Una volta terminato il processo di cementizzazione la superficie veniva trasformata in acciaio superficialmente indurito riscaldandola rapidamente e permettendo all'intenso calore di penetrare fino al 30/40% della profondità dell'acciaio e quindi raffreddando rapidamente prima il lato superriscaldato, quindi entrambi i lati con potenti getti di acqua oppure di olio minerale.

La corazza Krupp venne rapidamente adottata dalle principali marine militari, i test balistici mostrarono che 25,9 cm di corazza Krupp offrivano la stessa protezione di 30,4 cm di corazza Harvey. All'inizio del XX secolo venne a sua volta resa obsoleta dallo sviluppo della corazza Krupp cementata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1]???
  2. ^ Voce Amour Plate in Encyclopedia Britannica, 11a edizione, 1911.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]