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Fondazione filantropica Packard Humanities Institute

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La Fondazione filantropica Packard Humanities Institute (PHI), fondata e presieduta dal magnate californiano David W. Packard, opera dal 2001 all’interno del sito archeologico di Ercolano, sostenendo e integrando l’attività della Soprintendenza Archeologica con un programma di attività, che prende il nome di “Herculaneum Conservation Project” (HCP). Il progetto è stato ideato per proteggere, valorizzare e gestire il sito e promuovere la sua relazione con il territorio che lo circonda, ad opera di un team composto da funzionari pubblici dell'Ente di tutela e da specialisti dei Beni Culturali, provenienti da diversi Paesi, che lavorano insieme durante l'intero arco dell'anno.

“Herculaneum, Storie Sepolte” è un percorso guidato nell’antica città, proposto nel 2013, che ha mescolato il reale e il virtuale attraverso una proiezione in 3D dell’eruzione del Vesuvio, realizzata grazie alla collaborazione con il MAV, e la visita del sito attraverso percorsi sensoriali e luminosi. Nel settembre 2016 la società della Regione Campania “Scabec” ha promosso un programma di rilancio per vari siti, tra cui quello degli Scavi di Ercolano. Il progetto è stato caratterizzato da visite notturne presso il Parco, denominate “Le notti di Plinio, le ultime ore di Herculaneum” attraverso suggestivi percorsi illuminati.

Il 16 maggio 2017 è stato inaugurato il percorso "Maiuri pop up" della durata di un anno che il 16 maggio 2018 è terminato con un evento presso il Parco Archeologico di Ercolano nel quale sarà aperta la mostra Expanded Interiors a cura dell'artista Catrin Huber, nella Casa del Bel Cortile (16 maggio 2018 - Gennaio 2019). Il progetto Expanded Interiors di Huber, in linea con Maiuri, va ad evidenziare la possibile continuità tra l'arte contemporanea e il mondo antico della Casa di Bel Cortile. Il primo evento della serie è stata la riapertura al pubblico della Bottega Romana del Plumbarius, un’officina al centro dell’antica città romana. Sugli scaffali della bottega sono state esposte copie degli strumenti ritrovati, tra cui una serie di pesi in pietra e in piombo originali che ancora riportano il marchio del loro costruttore; oltre ciò è presente una statua di Bacco e un candelabro con quattro bracci. Nell’allestimento dei “pop up” sono stati coinvolti studenti universitari in un laboratorio di scansione laser, teso a produrre copie fedeli dei reperti antichi. A tal proposito vi è stato l’ausilio di “Expanded Interiors”, condotto dalla Newcastle University, grazie alla quale è stato possibile sperimentare in situ nuove tecnologie per le repliche di artefatti antichi. Al progetto hanno partecipato sia gli studenti dell' Accademia delle Belle Arti” di Napoli sia studenti liceali della cittadina di Ercolano.

Partita nel dicembre del 2018, “SplendOri: il lusso negli ornamenti ad Ercolano” è la prima grande mostra del Parco Archeologico di Ercolano all’interno dell’Antiquarium che “completa” idealmente la tradizionale visita al sito, consentendo ai visitatori una “immersione” nella vita quotidiana della città, attraverso l’allestimento di una collezione di circa 200 monili, preziosi, utensili di uso personale e quotidiano, molti recuperati sull'Antica Spiaggia, ritrovati presso gli scheletri degli abitanti. Nel marzo 2019 è stato reso nuovamente accessibile il percorso sotterraneo di visita al Teatro Antico di Ercolano, che si trova a circa 26 metri di profondità sotto la città moderna.

“Close up cantieri”, avviato nel 2018, è un’iniziativa che coinvolge i turisti nel quotidiano lavoro di conservazione e manutenzione svolto dallo staff del Parco, nata con il fine di permettere ai visitatori una fruizione sempre più consapevole del sito: essi vengono condotti all’interno delle domus, per osservare in diretta il lavoro di restauro e manutenzione che si svolge nei cantieri dell’antica città.

“Enjoy Ercolano”, iniziativa del maggio 2020, ha avuto l’obiettivo di sviluppare un legame più profondo e diretto tra la comunità cittadina di Ercolano e il suo patrimonio culturale, attraverso un sondaggio rivolto ai cittadini di Ercolano su come apporre dei concreti miglioramenti al parco.

Dal 9 settembre al 16 ottobre 2021 si è svolta la rassegna “Ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e moderno”, voluta dal direttore Francesco Sirano, che ne ha affidato la cura a Gennaro Carillo. Realizzato con il finanziamento statale del Ministero della Cultura e della Regione Campania, il ciclo di incontri ha portato ad Ercolano protagonisti della cultura e dello spettacolo. Motivo conduttore del ciclo è stata la cultura materiale, indagata nei suoi aspetti antropologici, storici e filosofici. [1][2][3][4][5]

  1. ^ Ercolano, studenti protagonisti alla «città museo» degli scavi, su www.ilmattino.it, 11 gennaio 2018. URL consultato il 2 maggio 2022.
  2. ^ Eventi e News – Benvenuto nel Parco Archeologico di Ercolano, su ercolano.beniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
  3. ^ Lo studio associati ArchiMedia chiamato a collaborare con il team dell’Herculaneum Conservation Project, su Studio Archimedia. URL consultato il 2 maggio 2022.
  4. ^ ARTE it Srl- infoarte.it, SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano - Mostra - Ercolano - Parco Archeologico di Ercolano - Arte.it, su www.arte.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
  5. ^ Ercolano, tornano i Close up Cantieri e le domeniche gratuite, su NapoliToday. URL consultato il 2 maggio 2022.