Utente:Mac9/Sandbox4

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Tribù[modifica | modifica wikitesto]

Le tribù originarie dell'antica Roma erano raggruppamenti sociali in cui erano inquadrati i cittadini romani. Istituite in età arcaica (secondo la tradizione, dallo stesso Romolo[1]), erano originariamente in numero di tre. Esse erano costituite da dieci curie (dal latino coviria, riunione di uomini) ed erano indicate coi nomi di Ramnes, Luceres e Tities.

Ogni tribù aveva come capo un tribunus,[2] ed era formata da 10 fratrie o curie.[3] Le tre tribù insieme formavano un complesso di un centinaio di gentes originarie.


Le tre tribù originarie erano:

Ramnes[modifica | modifica wikitesto]

  • i Ramnes (da Romulus di origine etrusca[2]), che dovrebbero identificarsi con le famiglie romane autoctone, guidate dai Latini e stanziate nelle zone pianeggianti;[4]

Tities[modifica | modifica wikitesto]

Luceres[modifica | modifica wikitesto]

  • i Luceres (da Lucumon o Lygmon di origine etrusca), che secondo Tito Livio erano di origine incerta;[4] secondo altri studiosi sarebbero stati gli abitanti delle zone boscose nei dintorni di Roma (dal latino lucus, ovvero "bosco"[2]), di origine etnica prevalentemente autoctona; secondo altri, sarebbero genti di origine etrusca condotte da un Lucumone (che in etrusco significa "re"), dal quale avrebbero preso il nome;[6][7] o anche dal re di Ardea, Lucero. Secondo questa interpretazione Roma sarebbe sorta dall'integrazione di ben tre popoli: Latini, Sabini ed Etruschi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC, I, 1.15.
  2. ^ a b c d Plutarco, Vita di Romolo, 20, 2.
  3. ^ Plutarco, Vita di Romolo, 20, 3.
  4. ^ a b c Tito Livio, Ab Urbe condita libri, I, 13.
  5. ^ Massimo Pallottino, Origini e storia primitiva di Roma, Milano 1993, pp.130-131.
  6. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, II, 37, 2.
  7. ^ Marco Tullio Cicerone, De Republica, II, 14.