Utente:Lombardelli/Sandbox 5

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AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, è un'associazione senza scopo di lucro nata nel 1998 con lo scopo di diffondere la cultura del turismo responsabile e i suoi valori

Il turismo responsabile è per definizione il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica, nel pieno rispetto dell'ambiente e delle culture, e riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto a essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio.

Obiettivi e valori[modifica | modifica wikitesto]

Gli obiettivi dichiarati nello statuto sono:

  • sviluppo di un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale
  • sensibilizzazione dei viaggiatori con la finalità di ridurre gli aspetti negativi dell'impatto sociale, culturale e ambientale del turismo convenzionale
  • dialogo con gli organizzatori di viaggio e l'industria turistica convenzionale nella convenzione che il turismo responsabile non debba rappresentare una pratica di nicchia
  • diffusione delle pratiche del turismo responsabile non solo nei paesi del Sud del mondo ma anche nelle destinazioni con una storia turistica consolidata come i paesi europei e l'Italia in particolare.

Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni Novanta in Italia ha preso avvio un dibattito su quelle che sono state definite le "patologie del turismo"; lo sviluppo del settore turistico, che era cresciuto e continuava a crescere in modo esponenziale, aveva portato con sé gravi conseguenze e innescato meccanismi di ampia portata. Da un punto di vista culturale, l'afflusso di viaggiatori nelle nuove destinazioni turistiche, nei paesi del Sud del mondo, aveva creato fenomeni di banalizzazione e folklorizzazione degli usi e costumi locali. Inoltre, gli investimenti in paesi caratterizzati da un forte squilibrio economico avevano prodotto disastri ambientali e provocato delle pesanti ricadute sugli abitanti, con l'insorgere di gravi problemi sociali come la prostituzione anche minorile, il turismo sessuale e la microcriminalità. È proprio nella cornice di questo dibattito, che ha visto coinvolti gli addetti ai lavori, le istituzioni e la società civile, che il 15 maggio 1998 nasce, per iniziativa di undici soci fondatori, l'Associazione Italiana Turismo Responsabile. A differenza delle associazioni presenti negli altri paesi europei, AITR associa insieme fin da subito organizzatori di viaggio, associazioni culturali, associazioni ambientaliste, organizzazioni non governative e cooperative; questa eterogeneità si accentuerà negli anni successivi con l'ingresso di associazioni di comuni e di consumatori, case editrici e imprese private.

Nel 2005 a Cervia viene elaborata e approvata una precisa definizione di turismo responsabile.

Nel 2010 AITR ottiene il riconoscimento di APS da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Nel 2015 il presidente dell'associazione viene nominato dal Ministro degli Esteri membro del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo.

Presidenti di AITR[modifica | modifica wikitesto]

1998-2004 Alfredo Somoza
2004-in carica Maurizio Davolio

Soci[modifica | modifica wikitesto]

AITR è un'associazione di secondo livello composta da 93 soci; la compagine associativa è ampia e variegata:

  • tour operator, cooperative, associazioni e strutture ricettive che offrono proposte di viaggi sostenibili
  • organizzazioni non governative impegnate in progetti di cooperazione dedicati al turismo come ACRA, CISV, Oxfam Italia, ProgettoMondo Mlal
  • associazioni culturali, case editrici, centri studi e organizzazioni ambientaliste che qualificano e divulgano i contenuti culturali del turismo responsabile e ne diffondono le pratiche come ARCI, CTS, Legacoop Turismo, Terre di mezzo Editore, Lonely Planet, Touring Editore, WWF Italia
  • ICEA, un ente di certificazione
  • ACU, un’associazione di consumatori
  • Borghi autentici d’Italia, un’associazione di comuni

Attività e campagne[modifica | modifica wikitesto]

  • EARTH. Nel 2008 AITR è tra i soci fondatori di EARTH aisbl (European Alliance for Responsible Tourism and Hospitality), la rete europea che promuove il turismo responsabile in tutti i paesi europei e coordina le attività dei soci di Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito e Spagna impegnati nell’educazione al viaggio e nello sviluppo sostenibile.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  • Turismo Responsabile e Corporate Social Responsability; Mara Manente, Valeria Minghetti, Erica Mingotto, 2011; Franco Angeli Editore AITR alle pagg. 46-54
  • Io viaggio responsabile; Elena Gatti; Touring Editore, 2011
  • Guida ai viaggi a occhi aperti, Luciano del Sette, Alfredo Somoza, Airplane 2000
  • Turismo Responsabile; Renzo Garrone; edito da associazione RAM, 2007, AITR alle pagg. da 419 a 477
  • Turisti responsabili dalle Alpi alla Sicilia; Alessandro Berruti e Silvia Pochettino; ed. Terredimezzo, 2008
  • Turismo responsabile, che cos’è, come si fa; Maurizio Davolio e Chiara Meriani; Touring Editore, 2011
  • Turismo responsabile; quale interesse per gli italiani; 2009, Effatà editore
  • Guida Migrante, Itinerari di Turismo Responsabile; Rosina Chiurazzi, Maria Paola Palladino, Francesco Vietti; Compagnia delle Lettere, 2011
  • Rapporto sul turismo italiano; a cura di Emilio Becheri; Mercury 2009, pagg. 459-461 su AITR
  • Rapporto sul turismo italiano; a cura di Emilio Becheri; Mercury 2011, pagg. 745-750 su AITR
  • Turismi responsabili; Paolo Grigolli; Franco Angeli editore
  • Il viaggiatore responsabile; Roberto Dati; edizioni Infinito, 2009
  • Fa’ la cosa giusta, Guida al consumo critico e agli stili di vita sostenibili; autori vari; Terredimezzo editore 2011
  • Per un turismo autenticamente umano; Vera Negri Zamagni, Maurizio Mussoni, Guido Benzi; Fara Editore 2001, L’esperienza di AITR, pagg. 263-267
  • Il turismo responsabile, Luca Colombo, Xenia Edizioni, Milano, 2005, pp. 23 - 37
  • Andare a quel paese, Duccio Canestrini, Feltrinelli 2001

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]