Utente:Ivan Plivelic/Sandbox

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Foto di Emil Plivelic negli anni '40

Emil Plivelic (Debrecen, 17 agosto 1905Budapest, 4 maggio 1944) è stato uno scenografo ungherese.

Era un artista nato, dopo l’accademia fece tirocinio con i più famosi scenografi ungheresi presso il Teatro d’Opera di Budapest, uno dei più belli del mondo. In breve tempo divenne uno dei migliori scenografi del paese ma a causa del suo carattere schivo finì per lavorare nelle città di provincia; Szeged, Szolnok, Debrecen, Szabadka, etc. Aspettava che lo chiamassero a Budapest, lui non voleva chiedere, non voleva spingere, tramare, andare avanti a gomitate. Questo era il suo difetto maggiore o la sua virtù.

Avrebbe potuto dare molto di più ma il suo stile di vita bohémienne e la salute malferma lo portarono nella tomba a soli trentanove anni: lavorare di giorno, assistere agli spettacoli e dopo a cena con gli attori, e il cuore trascurato da dieci anni era troppo. Lasciò il figlio Ivan di nove anni e la vedova Jolán Borsi, che ha rispolverato gli studi di sarta, ciò ha consentito al giovane di raggiungere il grado di studio di Perito Chimico negli anni della Guerra e del Comunismo.

La Famiglia Plivelic proviene dalla Bosnia in fuga dai turchi. Abbiamo i documenti del nonno Tomàs, nato a Ogulin. Ci sono diverse famiglie Plivelic nell'area.

Suo padre Milan Plivelic (Gospic, 21.7.1878.) e Margit Eisemann (Debrecen, 25.3.1884) si sposarono a Debrecen il 10 novembre 1904 dove Emil nacque. La famiglia si trasferì a Fiume il 12 luglio 1909: là Emil fece i primi studi nelle scuole inferiori, ma nel 1918 lo vediamo già di nuovo allievo della classe IVB del Ginnasio di Debrecen. I genitori si separarono. Suo padre rimase nei territori separati della Monarchia Austro - Ungherese. Durante gli anni a Fiume ebbe stretti rapporti con il cugino Gyula Balázs che divenne pittore famoso in Olanda e dopo la Guerra fu uno degli elementi importanti della fabbrica di film Dollywood. Lo vediamo da una ricerca relativa con ben 46 risposte (Jules Balazs). Anche dopo la morte di Emil permase un rapporto con il famoso compositore Mihály Eisemann dimostrando una certa parentela con la madre Margit.

Emil, negli anni 1921,1922 e 1923 era alunno dell’Accademia delle Belle Arti Ungherese (ORSZÁGOS MAGYAR KIRÁLYI IPARMŰVÉSZETI ISKOLA), frequentò il Teatro d'Opera di Budapest, com’è attestato dal direttore Gusztáv Oláh e da altri insegnanti. Abbiamo la Tessera d’iscrizione alla Camera degli Artisti Teatrali (SZÍNMŰVÉSZETI ÉS FILMMŰVÉSZETI KAMARA) degli anni 1941,1942 e 1944. Molto materiale è sparito, è stata ritrovata solo la tessera del 27.5.1941

Dal matrimonio, avvenuto il 14 agosto del 1933 a Debrecen con Jolán Borsi (21 ottobre 1911 – 14 ottobre 1965) nasce il loro figlio Ivan il 19 gennaio del 1935 a Budapest.

Emil lavorò presso lo scenografo Adolf Kéri dal 1926 al 1932. Dal settembre 1933 fino al primo Maggio 1938 presso il regista Jenő Sziklai, famoso direttore del Teatro Comunale di Szeged. Alcune recensioni dell’epoca scrissero:

«…possiamo affermare senza esagerazione che soltanto al Teatro d’Opera si possono vedere delle scenografie così affascinanti…
…scene simili le troviamo soltanto nei teatri delle metropoli…
…le scene dei tre atti erano così ricche di colori e sontuose come mai abbiamo visto a Szeged…
…le scene sono state progettate e dipinte da Emil Plivelic, uno dei più capaci del paese…
…lo scenario ricco di colori supera in bellezza e in contenuto artistico i più costosi film cinematografici…
…ha dipinto le pietre fredde con tanta veridicità che il povero scenografo sedutovi sopra ha preso il raffreddore!»

Cambiò per allargare la propria professionalità in altri teatri come Szolnok, Szabadka e Novisad dove con Géza Kőszegi misero in scena “Péter Fekete” e altri spettacoli con il famoso attore Árpád Latabár. Una fotografia conferma che, almeno una volta, lavorò al Teatro Vígszínház di Budapest.

Lavorò sempre a Szeged per gli Spettacoli all’aperto di Szeged [SZEGEDI SZABADTÉRI JÁTÉKOK ÉS FESZTIVÁL] di Mátyás Varga, direttore negli Anni Trenta. Abbiamo molte fotografie d’epoca e giudizi lasciati sul quaderno degli spettacoli svolti davanti alla Chiesa del Suffragio. Recentemente è apparsa per caso una fotografia, dove vediamo Emil dietro le spalle di Mascagni quando là presentarono nel 1935 La cavalleria Rusticana.[rivista Film Színház Muzsika 27.9.1975] e articoli da giornali vari, documenti e scenografie rappresentate e altre forse no.

A Debrecen, sua città natale, presso il Teatro Csokonai ebbe sodalizio particolarmente lungo per cinque anni con il regista István Beleznai Unger. Ha pubblicato lui la triste notizia del decesso del 4 maggio 1944 per malattia.

Anche all’OSZMI, [Országos Színháztörténeti Múzeum és Intézet] Museo della Storia del Teatro Ungherese ] di Budapest, sono presenti copie del materiale offerto dal figlio Ivan. Copie dei suoi lavori sono presenti anche nei tre teatri menzionati.

Un giardino con un trono

Una ricerca storica di Emil Plivelic finora ha dato pochi risultati, i teatri hanno perso gli archivi con la guerra e quel poco che potrebbe esistere è inficiato anche dall’increscioso fenomeno che nelle recensioni spesso il nome Plivelic è scritto sbagliato o deformato. Quasi la metà dei documenti in possesso riporta come il nome sia riportato in modo  diverso Plivelics, Livelitz, Plivelich, Plivelicz, forse anche Plivelitz.

Montagne favolose
Scena dell'operetta Sonja
Madama Butterfly II Atto

Opere con il compositore o direttore

DEBRECEN Teatro Csokonay

A mosoly országa – Lehár

Simonyi Óbester – Dezsõ Losonczy

Gyöngykaláris – Lajos Cserháti, József Göndör

Éjfélkor várom – Mihály Eisemann

Violetta – Kázmér Nagy

A Manderly ház asszonya

SZEGED Teatro Comunale

A táncoló város – Hans May

A fenséges asszony – Mihály Krasznai Krausz

Csavargóherceg – László Ilniczky, László Walter

Hadik huszárok – Miklós Beck

Ördöglovas - Kálmán

Violetta di Montmartre – Kálmán

Sonja – Dénes Buday

Portone con colori ungheresi

Szép a világ - Lehár

Trafikos Erzsike – Körössy, Vértes

Gyergyói bál – Miklós Beck

Tabáni orgonák – István Zách

Szeressen kedves

Macskazene – Mihály Eisemann

A nagy kaland

SZEGED Teatro Spettacoli all’aperto

János Vitéz - Kacsóh Pongrátz

Cavalleria rusticana – Mascagni (presente)

Mágneses vonal

Bizánc

Haranghalló János - Babay János - Buday Dénes

NOVISAD Ujvidéki szinház

Fekete Péter

MISKOLC

Cavallo bianco

Tenente Irja