Utente:Hindukusc/Sandbox/Elia Cattani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Padre Elia Cattani (Roccaranieri 1909 - Monghphyak, Myanmar 6 febbraio 1981) - Missionario per il PIME in Birmania per quasi 50 anni (1932-1981) dei suoi 72 anni, prima a Monglin in aiuto a padre Clemente Vismara, poi a Mong-Yang quindi a Mongphyak a 70 km dalla diocesi di Kengtung[1] .

Alla sua morte, di lui scrisse il Beato Clemente Vismara:

«Aveva 72 anni. Tutta la sua proprietà era in una cesta di vimini con delle coperte e dei vestiti.»

Figlio di Benedetto Cattani e Gerolama Carmesini, nato a Roccaranieri, nel comune di Longone Sabino, da una famiglia di contadini benestanti, primo di sei figli, quattro femmine (Olivetta, Elvira, Angelina, Maria) e due maschi (Elia e Donato).Di ingegno vivace, dopo aver frequentato il seminario di Rieti, espresse, appena divenuto sacerdote, l'intenzione di diventare missionario.

Dopo aver frequentato a Milano il corso del Pime, raggiunse la Birmania nel 1932.

Map
I castelli della Signoria di San Salvatore Maggiore (1506)

1 Longone Sabino

2 Vallecupola

3 Capradosso

4 Roccaranieri

5 Concerviano

6 Castel San Pietro Sabino

7 San Silvestro

8 Offeio

9 San Martino

10 Pratoianni

11 Vaccareccia

12 Poggio Vittiano

13 Rocca Vittiana

14 Fassinoro

15 Magnalardo

16 Cenciara

17 Antignano

18 Verano

19 Rocca del Salto

20 Mirandella

21 Lutta

22 Guaita

La missione a Mong Lin

[modifica | modifica wikitesto]

1923 - 26 maggio - Ordinazione sacerdotale nel Duomo di Milano per mano del card. Eugenio Tosi.

1923 - 2 agosto - Parte da Venezia per la missione di Birmania sulla nave "Trieste"; alla fine di settembre è a Toungoo, la prima missione del Pime in Birmania, dove inizia ad imparare l'inglese.

1924 - 16 marzo - Padre Erminio Bonetta, fondatore della missione di Kengtung, con un viaggio di 14 giorni a cavallo (attraversando a guado 28 fiumi o torrenti) lo porta a Kengtung; poi lo destina a Mongping con p. Francesco Portaluppi per imparare la lingua shan.

1924 - 27 ottobre - Con padre Bonetta arriva a Monglin (sei giorni di cavallo) per fondare una nuova missione. Bonetta rimane con lui fino al marzo 1925, con un breve ritorno a Kengtung per celebrare il Natale con gli altri missionari e la piccola comunità cristiana.

Anni trenta - Padre Clemente, oltre che curare il suo distretto di Monglin, fonda altre tre missioni autonome: Kenglap, Mongyong e Mongpyak, che hanno i loro missionari e suore residenti. Per ciascuna di esse esplora il territorio, fonda le prime comunità cristiane, costruisce chiesa, case per il padre e per le suore, orfanotrofio, scuole, cappelle, ecc. E' il missionario che a Kengtung ha avuto i maggiori successi apostolici, con una salute invidiabile.

Giunto in Birmania a Kentung nel 1932, venne inviato a Mong Lin in aiuto a Padre Clemente Vismara che aveva fondato la missione di Mong Lin il 27 ottobre 1924 e che era rimasto solo dopo la morte, per malaria, di padre Antonio Farronato nel 1931.

1934 - 15 febbraio - 7 marzo - Padre Clemente partecipa con altri confratelli al Capitolo generale del Pime che si svolge ad Hong Kong, eletto dai confratelli delle due missioni affidate all'Istituto in Birmania, Toungoo e Kengtung. Prima di partire è preoccupato. Scrive infatti in una lettera: "Per andare in luoghi civili mi mancano anche i vestiti. La veste è tutta verde e di calzoni europei ne ho un paio solo corti: anche quelli me li regalò monsignore… Ho provato a rimettere un colletto fattomi dalle suore, ma mi sembra mi soffochi e mi tagli il collo. L'ho appeso ad un chiodo, però ad Hong Kong lo porterò, convoglio far figure".

1937 - Kengtung celebra il XXV° di fondazione della missione: i primi tre missionari vi si erano stabiliti nel 1912 venendo da Toungoo. Vismara partecipa alle celebrazioni andandovi con i suoi ragazzi e cristiani da Monglin (nove giorni di viaggio a cavallo e a piedi).

1940 - ottobre - I giovani missionari italiani in Birmania sono internati in campo di concentramento in India (nel Darjeeling - Gheddo pag.) dalle autorità coloniali inglesi. Padre Clemente, come gli altri più anziani, non è disturbato.

1941 - giugno - Mentre i giapponesi progettano di occupare la Birmania, Clemente è internato dagli inglesi a Kalaw in Birmania con altri missionari italiani (sei di Toungoo e sei di Kengtung), perché appartenenti ad una nazione nemica dell'Inghilterra.

1942 - A gennaio i giapponesi invadono la Birmania e a fine aprile liberano i missionari italiani a Kalaw, che possono tornare alle loro missioni. La missione di Kengtung è completamente distrutta, mentre a Monglin (dove Clemente arriva a fine agosto) tutto è rimasto intatto, ma le costruzioni della missione sono quasi tutte occupate dai giapponesi, mentre le suore erano rimaste al loro posto. Clemente riapre l'orfanotrofio maschile e con i suoi ragazzi taglia alberi in foresta e spacca legna per i giapponesi, per guadagnare qualcosa.

1945 - In agosto termina anche in Birmania l'occupazione giapponese, ma la ripresa delle attività missionarie è molto lenta per le distruzioni e il dissesto in cui è il paese. Clemente deve anche chiudere l'ospedale per la mancanza assoluta di medicine (prima le fornivano i giapponesi) e l'eccessivo costo del cibo. Mantiene i suoi orfani vendendo legna, coltivando un grande orto e frutteto, tenendo otto vacche da latte.

La missione a Mong-Yang

[modifica | modifica wikitesto]

Il ritorno a Roccaranieri

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la guerra, tornato per la prima volta, dopo oltre 20 anni, a Roccaranieri nel 1947, vi rimase per un anno assumendo il ruolo di parroco. Si deve a lui il rifacimento della cappella della Madonna di Fatima in via dell'Immagine.

Ripartì l'anno seguente per la Birmania per rimanervi, senza più fare ritorno in Italia, per oltre trent'anni.

Quando ritorna in Birmania scrive: "In Italia più che riposare ho sgobbato"; ma è contento perché porta con sé molti aiuti. Però scrive: "Non per offendervi, ma io mi trovo molto meglio qui che ad Agrate. Certo lì si mangia bene, si beve meglio, si dorme sul soffice… Ma qui qualcosa di buono lo posso fare tutti i giorni, lì cosa facevo se non chiacchierare?".

La missione a Mongphyak

[modifica | modifica wikitesto]

1948 - 4 gennaio - La Birmania diventa indipendente dall'Inghilterra e subito incomincia la guerriglia separatista delle tribù minoritarie, specialmente quelle delle Birmania orientale in cui lavorano i missionari del Pime (karen, shan, lahu, akhà, padaung, ecc.). Da allora ad oggi non c'è più stata vera pace in queste regioni!

1950 - 31 maggio - Padre Ferdinando Guercilena è eletto prefetto apostolico di Kengtung e consacrato vescovo il 10 ottobre 1950 al suo paese natale di Montodine in diocesi di Crema (provincia di Cremona).

1955 - In gennaio Clemente si trasferisce da Monglin e Mongping, 225 km. distante, in un posto più alto e più salubre, ma in cui c'era ancora tutto da fare. Clemente era a Monglin da 31 anni e aveva messo in piedi una cittadina cattolica. Ormai sessantenne, il vescovo era indeciso se mandarlo altrove. Il motivo del trasferimento era che Vismara riceveva tanti aiuti dall'estero (perché scriveva molte lettere e articoli) e aveva ancora energie sufficienti per costruire una nuova missione.

Inviato a Mongphyak, nell'estremo oriente del paese, a confine con Thailandia a Cina, in una nuova missione, in cui Padre Elia costruisce orfanotrofio, la scuola e chiesa.

Nel 1955 Padre Elia è a Mong Phyak dove accoglie padre Eliodoro Farronato poi ucciso dai guerriglieri.

1962 - 2 marzo - Il generale Ne Win conquista il potere con un colpo di stato abolendo partiti, libertà di stampa e sistema democratico. Il paese è in mano ai militari, la linea politica è "la via birmana al socialismo": in pratica una dittatura di tipo staliniano, con feroce repressione delle opposizioni, nazionalizzazione sistematica delle terre, dei commerci, ecc. La Birmania, il più evoluto paese del sud-est asiatico e con le maggiori risorse naturali, oggi è quello più povero e più oppresso dalla stessa dittatura militar-socialista.

1965 - Il 1° aprile il governo nazionalizza ospedali, dispensari medici e scuole delle missioni. Clemente, in un angolo isolato della Birmania, riesce ancora a mantenere per un po' di tempo la proprietà e la gestione della scuola a Mongping.

1966 - Il 1° gennaio il governo espelle tutti i missionari stranieri entrati in Birmania dopo il 4 gennaio 1948 (cioè dopo l'indipendenza). Rimangono 31 missionari del Pime (19 gli espulsi).

http://www.pimeitm.pcn.net/visbea.htm

Dal 1970 agli anni 90 ESS (East Shan States) rimangono isolati dall'esterno. Per due anni padre Elia non può vedere confratelli (Gheddo).

Questo rientra nella tradizione dell'Istituto: la fedeltà alla vocazione fino alla morte, nella missione che è diventata la patria di ogni missionario. (Gheddo).

Di lui il vescovo di Kengtung, Mons. Guercilena, scrivendo ad alcuni benefattori che gli avevano mandato una buona offerta scriveva:

«Mando tutto al più bisognoso dei miei missionari, cioè il carissimo padre Elia Cattani, che ora ha il più grosso e più povero distretto della diocesi, con tre stazioni da curare scaglionate a distanza di centinaia di chilometri lungo la frontiera con la Cina, il Laos e la Thailandia, sempre esposto alle pallottole di quei poco simpatici figli del bosco tinti di rosso (ndr. i guerriglieri comunisti). Il piccolo e zelantissimo padre Elia fa miracoli, dovendo curare le anime e i corpi di tre grossi orfanotrofi e tanti poveri affamati che scappano su per quei boschi inseguiti da soldati ribelli, masnadieri di frontiera […] il padre Elia è un grande missionario […].»

«Così Vismara racconta la morte di Cattani: In missione si muore bene. Entrata nella sua stanza la suora infermiera col caffè, trovò il padre col capo reclinato sul tavolo. Venne anche il padre Achille (ndr. un sacerdote locale) e lo deposero sul letto. Achille gli amministrò l’Estrema Unzione e all’Amen padre Cattani senza dir parola volò in cielo.»

Il 1 maggio 1987 il comune di Longone Sabino gli intitolò la via d'accesso, provenendo da Rieti, al paese di Roccaranieri: da allora Via Padre Elia Cattani.

Il 30 aprile 2014 il consiglio comunale di Longone Sabino deliberò per l'intitolazione del Parco della Cannaina alla memoria di Padre Elia Cattani[2].

Map
Localizzazione di alcune delle dipendenze dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore.
  1. ^ Piero Gheddo, Missione Birmania, I 140 anni del Pime in Myanmar (1867–2007), Bologna, Coop SERMIS, 2007, pp. 329, 355, 360-361, ISBN 978-88-307-1611-7.
    «Dopo il 1970 e fino agli anni Novanta la diocesi di Kengtung (ESS, East Shan States) è rimasta isolata dal resto della Birmania e soprattutto verso l’esterno del paese, a causa delle varie guerriglie, bande di contrabbandieri e brigantaggi che infuriavano nel suo vasto territorio (vasto come l’Italia settentrionale, con circa 300.000 abitanti).

    Padre Elia Cattani, missionario a Mongphyak a soli 70 km da Kengtung, per due anni non poté incontrare nessun confratello. [......]

    Padre Vismara ricorda un episodio che dà l’idea della missione birmana di quel tempo (55). [......] : Forse per troppa generosità (ndr. Padre Cattani), rimase senza un soldo. Chiese allora aiuto a Mons. Bonetta almeno per poter mangiare, ma pure il vescovo aveva la cassa vuota e gli rispose: “Venga a mangiare a Kengtung. Quando arriveranno i soldi potrà ritornare tra la sua gente. Le raccomando di essere meno generoso”. [.....]

    Così Vismara racconta la morte di Cattani: In missione si muore bene. Entrata nella sua stanza la suora infermiera col caffè, trovò il padre col capo reclinato sul tavolo. Venne anche il padre Achille (ndr. un sacerdote locale) e lo deposero sul letto. Achille gli amministrò l’Estrema Unzione e all’Amen padre Cattani senza dir parola volò in cielo.

    (55) Vedi AGPIME, 100, 574, 208, due testi nella busta “Commemorazioni e necrologi"»
  2. ^ Delibera n.13 del 30/04/2014.

Opere e raccolte di suoi scritti

[modifica | modifica wikitesto]
  • Così... colà: fatti, racconti, amenità - PIME, Milano 1938, pagg 124 (rilegato con altri titoli)
  • Mamma della foresta: quadri dal vero di suore e missionari in Birmania - PIME, Milano 1958, pagg 189
  • La perla... sono io: vita birmana - PIME, Milano 1964, pagg 206
  • Agguato nella foresta - PIME, Milano 1966, pagg. 126
  • Lettere dalla Birmania - a cura di Piero Gheddo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 1995, pagg. 237, ISBN 88-215-3007-8
  • Il bosco delle perle - a cura di Piero Gheddo, EMI 1997 3ª ed, pagg 191 (riedizione de La perla... sono io)
  • (EN) Apostle of the Little Ones (ill. Tito Maan Mangola, trad. Catherine Bolton) - PIME World Press, Detroit 1998, pagg 171, ISBN 0-9642010-7-0 (versione inglese de Il bosco delle perle)
  • Clemente Vismara il santo dei bambini, a cura di Piero Gheddo, EMI, febbraio 2004, pagg 158
  • (EN) Father Stephen Wong: First Native Martyr of Burma - a cura di Edward Evans, Australia, 2006, pagg. 147 (adatt. dell'originale italiano Agguato nella foresta)

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]