Utente:Gommacri/sandbox

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Gabriele Lisca (Gaggiano 1945) è un pittore italiano

Dopo un breve periodo a Gaggiano, Lisca si trasferisce nel 1950 a Vittuone, dove risiede tutt'ora con la moglie.

Nel quotidiano si è sempre occupato di stampa artistica e commerciale, tipografia, serigrafia, incisione, fotografia, rotocalco e litografia.

Estroverso e pittore per passione, ama parlare di pittura, sperimentare, dipingere all’aria aperta.

Si inizia alla pittura giovanissimo prendendo spunto da impressionisti ed espressionisti tedeschi, i “suoi” primi lavori con soggetti floreali e zoologici risalgono agli anni ‘60.

Negli anni ‘70 la scoperta di concorsi ed estemporanee lo portano a praticare una pittura di paesaggio, una pittura molto più veloce e sintetica.[1]

È nel 1983 che la sua pittura subisce una trasformazione con l’acquisizione dei grigi e l’abbandono delle terre dalla sua tavolozza; da sempre latente prende vita “Il mondo intimo del fiume” che in continua evoluzione l’accompagna tutt’ora.[2]

Ha partecipato a numerose collettive anche di carattere tematico e dal 1993 si propone annualmente con delle personali. Seguendo il filo logico della sua produzione, sono nate mostre titolate:

  • 1993 - Nosate – Palazzo Comunale “Un fiume-la vita”
  • 1995 - Corbetta – Palazzo Comunale “Un fiume-la vita”
  • 1996 - Pontevecchio di Magenta – Cent. Parco Ticino “Un fiume-la vita”
  • 1998 - Gaggiano – Centro Socio Sanit. “Un fiume-la vita”
  • 1999 - Pregnana Milanese – Biblioteca Civica “Un fiume-la vita”
  • 2000 - Sedriano – Chiesetta di San Bernardino “I colori dell’acqua”
  • 2000 - Vittuone – Villa Resta-Mari “Celesti di Lombardia”
  • 2001 - Corbetta – Palazzo Comunale “La ragione e il pensiero”
  • 2008 - Milano – Museo Civico di Storia Naturale “Un fiume-la vita”
  • 2009 - Saronno – La Fabbrica della Birra “I colori della natura”
  • 2012 - Pogliano Milanese – Palazzo Comunale “A filo d’acqua”
  • 2013 - Vittuone – La Bottega della Cultura “Intrusioni moleste”
  • 2014 - Corbetta – Palazzo Comunale “Ripercorrere il Fiume”
  • 2015 - Abbiategrasso – Palazzo Stampa “Raccontando il Fiume”[3]

Pittore autodidatta usa prevalentemente l’olio a pennello o spatola ma anche l’acquerello e l’incisione a punta secca sono parte del suo modo di esprimersi.

I paesaggi fluviali, e in particolare il "suo" Ticino sono i temi ricorrenti del Lisca, a volte definito "malinconico poeta delle brume di Lombardia".

Ma nella tranquilla vastità di queste distese irrompe improvviso, in primo piano, ma in dinamica posizione decentrata, un cespuglio di fiori gialli o lilla, ed allora sboccia un’esplosione cromatica che accende il quadro.[4]

Questi colori "violenti" si contrappongono al "grigiore" che lo contraddistingue rendendo le sue opere sempre nuove e da scoprire.

Leggendo infatti in profondità i suoi quadri, ci si accorge che ciò che appare a prima vista un’opera figurativa è in realtà un paesaggio-stato d’animo, o, meglio, un paesaggio-visione del mondo.[5]

“Quel fiume sono io”, afferma in proposito lo stesso Lisca: il fiume è l’artista, che osserva il mondo con sguardo sempre nuovo nel corso della propria esistenza.

  1. ^ [1] Arte senza confini
  2. ^ [2] Associazione amici nella cultura
  3. ^ [3] Parco Naviglio
  4. ^ [4] Edmondo Masuzzi, Un personaggio del Ticino, Ed. Quaderni del Ticino, Magenta, 2000
  5. ^ [5] Luciano Prada, Un personaggio del Ticino, Ed. Quaderni del Ticino, Magenta, 2000