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Certano fu un antico borgo nella campagna senese, nato intorno alla sua chiesa intitolata a San Michele Arcangelo probabilmente di origine etrusca.

Storia del borgo[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio delle Masse, costellato di borghi, ville e casolari, era composto da piccoli poderi e orti a coltivazione intensiva, costituendo una specie di fascia di territorio sparsa intorno alle mura di Siena per un raggio da sei a otto chilometri costituita, dal XIII secolo almeno, di un particolare stato giuridico-amministrativo suddiviso in tre Comunità autonome, corrispondenti ai tre Terzi in cui era (ed è) territorialmente divisa la città: la Comunità delle Masse del Terzo di Città, quella delle Masse del Terzo di S.Martino e quella delle Masse del Terzo di Camollia. Uno studio approfondito di Odile Redon sui cosidetti "Comunelli" ci conferma che Certano ebbe un proprio Sindico a partire dal 1268, facente parte delle Masse Del Terzo di Città fino agli inizi del 1800 quando tutti questi comunelli furono soppressi dal governo francese. Vennero ripristinati nel 1814 con la creazione di un solo "Comune delle Masse", soppresso nel 1904 e annesso al comune di Siena in via definitiva.

Fin dai primi anni del 1200 Certano fu un borgo con varie attività come testimonia la pergamena più antica che riguarda un contratto di prestito tra Orlandino di Azzo da Grotti e tre individui e tre fratelli "Azzolini" famiglia nota al tempo per aver ricoperto alcuni incarichi pubblici.La sua collocazione geografica era importante in quanto vi si giungeva passando dalla località di Fornaci ( oggi Pian delle Fornaci ) e dalla Costa del Pino (oggi Costalpino ) e poste poco prima della città si toccavano anche San Galganello e Agazzaia, due di queste ( Fornaci e San Galganello) furono sedi di chiese e "Hospitali" nel XIV secolo.

A partire dal XIII secolo abbiamo notizie degli interventi stradali eseguiti e raccolti in un grande volume dal nome "Statuto dei Viarii",la più antica [1] riguarda la via per la quale si andava ai bagni di Sorra la quale andava ampliata in modo tale da facilitare il transito agli uomini con e senza carico. Un'altra risalente agli anni 1275-1285 tratta della sistemazione del ponte sul torrente Sorra ai piedi di Costalpino[2] ed ancora nel 1290 venne avviata la ristrutturazione della strada proveniente dal monastero S. Eugenio, dove parteciparono alle spese di tale strada anche gli abitanti dei comunelli vicini[3].

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

La villa[modifica | modifica wikitesto]

Nel luogo in cui è stata ubicata la villa esisteva già una casa nel 1449 ed era proprietà del Santa Maria della Scala, e poco dopo la stessa passò nelle mani del famoso pittore detto "Il Vecchietta" (Lorenzo Di Pietro 1412-1482). Egli apportò grandi migliorie alla casa tra le quali gli affreschi del Pellegrinaio e il Reliquario nella Cappella del Manto e l'Ospedale per pagare al pittore questi lavori gli cedette un Podere a Certano; lo dimostra infatti il contratto tra il Rettore del tempo dal nome ser Urbano di Pietro il Bello e Il Vecchietta che la casa era passata a lui:

“...E più ò una pocissioncella chon vignie e terre, in tutto staia 18 circa ch’essa posta nel chomuno di Certano allato alla Chiesa, la chuale è in modo che non ci truovo mezaiolo, sì pell’essere la chasa allato al cimittero della Chiesa e pello essere bretta e di pocho frutto e molto allato a boscho, che al temporale che conchorre è malsicura”.

Da questo documento possiamo evidenziare due informazioni molto importanti a livello storico e architettonico: che la casa era a lato della chiesa ed accanto al cimitero e che il bosco arrivava fin quasi alle abitazioni, Il Vecchietta ripeterà la stessa descrizione dei suoi possedimenti in Certano anche nelle successive dichiarazioni del 1465 e del 1467. Nel 1479 Lorenzo di Pietro si ammalò e lasciò al notaio un testamento, che venne poi impugnato dopo la sua morte avvenuta nel 1482 dalla moglie e dal di lui fratello per mediare tra la volontà del defunto, che aveva lasciato molti beni al Santa Maria della Scala, e lo stesso ospedale rappresentato dal rettore.La vedova del Vecchietta, donna Francesca ed il fratello del pittore, tale Bartolomeo di Pietro, scambiarono la casa di Certano donandola di nuovo all’Ospedale ricevendone in cambio un usufrutto posto nella località di Pilli.

Era il 26 marzo del 1483:

“Fu finalmente rimesso in misser lo rectore antedecto che, volendo madonna Francesca, donna che fu di misser Lorenzo Vecchietta e ser Bartolomeo suo fratello dare e donare la possessione di Certano che esso misser lo rectore in cambio possi concedare a loro l’uso et usufructo de la possessione d’esso Spedale, posta a Pilli, la quale fu di Biagio cartaio, a loro et ciascuno di loro, cioè d’essa madonna (Francesca) et Bartolomeo”.

La chiesa di S. Michele Arcangelo[modifica | modifica wikitesto]

questa è la chiesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "qua itur a Balneum de Sorra. bene e sufficienter sicut trahit a capite Coste de Pallaio usque ad pedem Benciucchi vinaiuoli de contrada Certani, que est obviam poderi Arrighi de Terrençano...".
  2. ^ "“item statuimus et ordinamus...ponte Sorre, qui est in pede coste de Pino, usque ad viam que est capite Vallis Lame in contrata Certani”.
  3. ^ “Munisterio, de Casale, de Petriolo prope Montecchium, de 22 Montecchium et de Certano

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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