Coordinate: 40°12′04.28″N 15°23′34.91″E

Utente:FrancescoGer18/sandbox

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Convento di San Francesco di Padula
Strada di accesso e facciata del Convento
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàPadula
Coordinate40°12′04.28″N 15°23′34.91″E
ReligioneCattolica di rito Romano
TitolareSan Francesco D’assisi
OrdineFrancescano
DiocesiTeggiano-Policastro
Consacrazione1380
FondatoreGiovanni Tommaso Sanseverino
Inizio costruzione1380

Il Convento di San Francesco a Padula (SA) è un complesso monastico situato ai piedi del paese.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Fatto costruire dal 1380[1], il convento fu voluto da Giovanni Tommaso Sanseverino, discendente del più famoso Tommaso fondatore della certosa di San Lorenzo.

Nel 400 i lavori furono affidati ai Frati Minori Osservanti di papa Martino V.

Nel contempo fu completato il chiostro e nel 1556 venne fusa la campana[2]; i lavori continuavano velocemente e al soffitto furono affisse delle tele ad olio che andarono perdute per colpo di un fortissimo terremoto nel 1980.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso è l’unione di più corpi: la chiesa,il chiostro e la zona delle celle.

L’ingresso della chiesa affaccia sulla piazzetta antistante: questo ingresso è costituito da tre archi sorretti da capitelli decorati con un motivo a foglie e un portale di pietra.

La chiesa è formata da due navate di cui la principale con abside , il tutto arricchito da numerose decorazioni settecentesche. La navata centrale è affrescata da dipinti tratti dal Nuovo Testamento mentre le laterali sono adornate da motivi floreali ad opera del pittore buonabitacolese Francesco De Martino.

Nella navata laterale troviamo sei cappelle votive: Madonna delle Grazie, S. Anna, Crocifisso,Cuor Gesù, Madonna Addolorata e Madonna degli Angeli, la più importante e in passato l’abside della navata laterale. Il chiostro dal quale si può accedere direttamente dalla porta laterale della chiesa è costituita da 24 colonne impostate da un basamento.

Sulle pareti sono stati riportati alla luce affreschi del pittore ebolitano Ottavio Paparo. Dal chiostro si può accedere alla biblioteca e alla cantina dei Frati.

Di fronte alla chiesa tramite un cancello si può accedere all'orto (chiamato dai padulesi l’uort di San Francesco).

Opere d’arte[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa custodisce anche pregevoli sculture raffiguranti santi, tra cui la veneratissima statua di San Francesco, oggetto di un culto secolare tra gli abitanti di Padula, ma anche di numerosi furti e profanazioni che si sono verificate negli anni addietro, la statua è stata restaurata nel mese di aprile del 2018[3].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Associazione Amici del Cassaro, Padula prima e durante la Certosa.I luoghi, i monumenti e le vicende della sua storia, Lagonegro, Zaccaria, 1998

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Associazione Amici del Cassaro, Padula prima e durante la Certosa.I luoghi, i monumenti e le vicende della sua storia, Lagonegro, Zaccaria, 1998, p. 89.
  2. ^ Ibidem.
  3. ^ http://padulafoto.it/padula-convento-di-s-francesco/ (URL visualizzato il 31.05.2018).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]