Utente:Flazaza/Sandbox4

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Il giorno del cosmo
Titolo originaleUniverse Day
AutoreBarry Malzberg
1ª ed. originale1971
1ª ed. italiana1979
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza
Lingua originaleinglese
Ambientazionesistema solare, dal 1968 al 2850

Il giorno del cosmo (Universe Day) è un romanzo di fantascienza dello scrittore statunitense Barry Malzberg pubblicato nel 1971, firmato con lo pseudonimo di K. M. O'Donnell.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo è un collage di racconti brevi, alcuni dei quali inediti e altri già pubblicati ma ri-elaborati per l'occasione; il filo conduttore dell'opera è l'esplorazione del sistema solare da parte dell'Uomo e del suo difficile rapporto con i progressi tecnologici e con l'ignoto, il tutto raccontato con disincanto e umorismo nero.[1]

Il romanzo è stato firmato da Malzberg con lo pseudonimo di K. M. O'Donnell, da questi già utilizzato in altre occasioni;[2] la traduzione italiana del romanzo, èdita nel 1979, porta in copertina il vero nome dell'autore.[3]

L'opera si articola in capitoli, alcuni dei quali includono dei racconti brevi pubblicati in precedenza: Making Titan incluso nel primo capitolo, A Triptych nel secondo capitolo, There's Nothing Really Doing On the Moon inserito nel settimo capitolo, Pacem Est scritto con Kris Neville e ri-elaborato nel decimo capitolo, Elephants inserito nel tredicesimo capitolo, How I Take Their Measure e Things Are Breaking Down inclusi nel quattordicesimo capitolo. Il quarto capitolo tratta temi successivamente sviluppati nel romanzo The Falling Astronauts (dicembre 1971) dello stesso Malzberg.[1]

[4]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«- È impossibile concepire che ci siano guerre o conflitti; è impossibile concepire la guerra o il conflitto; è impossibile, faccia a faccia con la terribilità dello spazio, concepire che i figli dell'uomo non possano convivere in pace e armonia - dice Thomas, e il comando gli chiede di ripetere: la trasmissione è un po' disturbata.»

Il romanzo è un collage di episodi che descrivono le esplorazioni del sistema solare ad opera dell'uomo nell'arco di quasi mille anni, dei contatti con popolazioni aliene e dei pericoli connessi l'adozione di nuove tecnologie, sviluppate più rapidamente di quanto l'umanità non sia pronta a gestire.[2]

Nel 1968 un'immaginaria missione spaziale vede gli astronauti in orbita intorno alla Terra dover gestire le comunicazioni con il controllo ad esclusivo vantaggio del pubblico in ascolto, pesando le parole e i discorsi per evitare volgarità. Dopo essere sbarcato sulla Luna nel 1969, nel 1973 uno degli astronauti di una delle successive spedizioni, come in un sogno, tornato sulla Terra impazzito, ricorda di quando ha a abbandonato sul suolo lunare i suoi compagni. Nel 1999 la Luna, dopo essere stata colonizzata, viene abbandonata a sè stessa e pochi abitanti costretti al degrado.[1]

L'Uomo conquista Marte nel 1982; la spedizione, capitanata da Gull Johnson trova tracce di una civiltà estinta.[5] Nel 2036 i primi coloni si insediano sul pianeta rosso; una strana forma di pazzia spinge alcuni di essi a uccidersi uscendo sul suolo marziano senza casco.[1]

Nel 1993 la spedizione terrestre guidata dal tenente Golin Jonathan delle Aviazioni Alleate sbarca su Venere e, uccidendo a sangue freddo il reggente venusiano Horsh, impone l'autorità della Terra sul pianeta. Nel 2042 l'Uomo scopre che due delle lune di Marte, Deimos e Fobos, sono dei satelliti artificiali. Nel 2119 nove membri di una spedizione terrestre, capitanati da John Golden sbarcano su Mecurio imponendo con la violenza l'autorità sugli indigeni. Nel 2149 l'Uomo sbarca per la prima volta su Giove con un esercito di sessantacinque uomini guidati da John Grant. Nel 2231 Grant Jolson conquista Saturno; dopo un viaggio di mille chilometri sul suolo alieno, incontra l'ultimo dei saturniani che morirà immediatamente dopo.[5]

Nel 2423 John Redleaf viene preparato dalla Confederazione terrestre a un futuro sbarco su Titano e a possibili incontri con alieni. Sotto ipnosi l'uomo immagina un surreale incontro con un extraterrestre. La conquista di Titano è costellata da una serie di tragici insuccessi. L'inspiegabile scomparsa di precedenti spedizioni convince il comando della missione ad affiancare il comandante dell'ennesima spedizione, lanciata nel 2500 verso Saturno, con un demonologo e un astrologo. I comportamenti dei tre uomini sono guidati dalle loro ossessioni (il sesso, la scienza e la religione) e l'astio reciproco conduce la missione al disastro.[1]

Nel 2850 quattrocentoquarantotto terrestri atterrano su Urano guidati da Golden Jones ma muoiono annegati in un mare di fuoco. Nel 2851 è Jones Golding ad atterrare su Nettuno e ad ordinare lo sterminio degli indigeni. Nel 4111 Gaul Jolding è il primo Uomo a conquistare Plutone.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

nome
testo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Joachim Boaz, Book Review: Universe Day, Barry N. Malzberg (as K. M. O’Donnell) (1971), su Science Fiction and Other Suspect Ruminations, 24 dicembre 2014. URL consultato il 5 gennaio 2017.
  2. ^ a b (EN) Encyclopedia of Science Fiction edizione II, a cura di Don D'Ammassa, Facts on File, 2013, ISBN 978-1-4381-4062-9.
  3. ^ Catalogo Vegetti della letteratura fantastica
  4. ^ (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Barry Malzberg, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
  5. ^ a b c Malzberg (1979)

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Barry Malzberg (firmato con lo pseudonimo di K. M. O'Donnell), Universe Day, 1ª ed., Avon Books, 1971.
  • Barry Malzberg, Il giorno del cosmo, traduzione di Angela Campana, Collana Urania, n. 777, Mondadori, 1979, p. 160.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Catalogo SF|opera=1054202|cid=Vegetti
  • Isfdb

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Categoria:Romanzi ambientati nello spazio Categoria:Romanzi di Barry Malzberg Categoria:Romanzi di fantascienza