Utente:Dcosta/Sandbox/Giuseppe Vincenzo Airenti

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Giuseppe Vincenzo Airenti, O.P.
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato20 giugno 1767 a Dolcedo
Ordinato presbitero3 aprile 1790
Nominato vescovo2 ottobre 1820 da papa Pio VII[1]
Consacrato vescovo8 ottobre 1820 dal cardinale Giulio Maria della Somaglia
Elevato arcivescovo5 luglio 1830 da papa Pio VIII[2]
Deceduto3 settembre 1831 a Dolcedo
 

Giuseppe Vincenzo Airenti, a volte indicato come Ajrenti (Dolcedo, 20 giugno 1767Dolcedo, 3 settembre 1831), è stato un arcivescovo cattolico e religioso italiano dell'ordine dei frati predicatori.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da una agiata famiglia, intorno ai 15 anni entrò nell'ordine dominicano, probabilmente nel convento di Taggia, e fu inviato, per la formazione, a Bologna. Terminati gli studi, fu inviato dapprima a Genova come lettore di filosofia presso il convento di Santa Maria di Castello, quindi, dopo pochi anni, a Parma dove gli fu affidata la cattedra di teologia.

Nel 1808 il Maestro generale dell'Ordine, Pio Giuseppe Gaddi, lo chiamò a Roma come bibliotecario presso la Biblioteca Casanatense ma già l'anno successivo, con l'annessione di Roma alla Francia, tornò a Genova dove divenne bibliotecario dell'università.

Nel 1814 pubblicò l'opera intitolata Ricerche storico-critiche intorno alla tolleranza religiosa degli antichi romani.

Rientrato alla Casanatense nel 1816, fu promosso teologo della stessa istituzione; in questo periodo guadagnò la stima di importanti figure religiose, in primis di papa Pio VII ma anche dei cardinali Cacciapiatti e Naro dei quali divenne teologo, e quella di membri delle famiglie regnanti come l'imperatore d'Austria, Maria Luigia di Borbone e del re di Sardegna Vittorio Emanuele I che, avendo diritto di scegliere i vescovi delle sedi afferenti al ducato di Genova, il 24 giugno 1920 lo nominò vescovo di Savona. Ricevuta la conferma pontificia il successivo 2 ottobre, l'8 ottobre ricevette l'ordinazione episcopale dal cardinale Giulio Maria della Somaglia, coconsacranti gli arcivescovi Michele Belli e Candido Maria Frattini, nella chiesa dei Santi Domenico e Sisto a Roma. Prese possesso della sede episcopale, nel frattempo unita aeque principaliter alla diocesi di Noli (quest'ultima, vacante da alcuni anni, era già amministrata dai vescovi di Savona), nella successiva domenica di sessagesima (febbraio 1821).

Dal 21 marzo 1822 fu socio nazionale residente dell'accademia delle Scienze di Torino.

Mantenne stretti rapporti con Casa Savoia: la regina Maia Teresa e le figlie si trattennero presso di lui per un mese e, nel 1825, accolse anche re Carlo Felice, pellegrino presso il santuario di Nostra Signora della Misericordia. Fu lo stesso re Carlo Felice a selezionarlo come arcivescovo di Genova il 3 aprile 1830, nomina poi confermata da papa Pio VIII il successivo 5 luglio. Nel frattempo il re era morto e il 31 maggio 1831 proprio monsignor Airenti fu chiamato a tenere l'orazione funebre nella cattedrale di Torino.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1814 pubblicò l'opera intitolata Ricerche storico-critiche intorno alla tolleranza religiosa degli antichi romani. Note alla geografia del Pinkerton, Roma 1805; Osservazioni intorno all'opinione del signor Gerardo Meermann e di altri scrittori sopra la tavola Peutingeriana, Roma 1809; Osservazioni sulla prima edizione perugina della grammatica di Giovanni Sulpizio da Veroli, Perugia 1816; La relazione del viaggio di Leonardo Frescobaldi in Egitto e Terrasanta, Roma 1818; Analisi chimica dell'ardesia di lavagna, Roma 1818; Epistula pastoralis ad clerum et populum Savonensem, Romae 1820; Lettera pastorale per la sacra visita, Savona 1821; Discorso sul vaccino, Torino 1825.


Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Conferma della nomina effettuata da re Vittorio Emanuele I il 24 giugno dello stesso anno.
  2. ^ Conferma della nomina effettuata da re Carlo Felice il 3 aprile dello stesso anno.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Savona e Noli Successore
Vincenzo Maria Maggioli, O.P. 2 ottobre 1820 - 5 luglio 1830 Agostino Maria de Mari
Predecessore Arcivescovo metropolita di Genova Successore
Luigi Lambruschini, B. 5 luglio 1830 - 3 settembre 1831 Placido Maria Tadini, O.C.D.